Armi in pugno |
Pino Casamassima Armi in pugno Stampa Alternativa, pagg.213, Euro 15,00
IL LIBRO – Le Brigate Rosse, la prima volta che uccisero, lo fecero a Padova, la città che assisteva alla nascita dell'Autonomia organizzata e ai teoremi giudiziari che portarono al processo 7 aprile. Ma il Veneto fu anche la culla dell'eversione neofascista, quella di Ordine Nuovo, che metteva le bombe sui treni e che inaugurò gli anni di piombo con la strage di piazza Fontana. E sempre nel Nord Est nacquero e si svilupparono fenomeni criminali autoctoni, come la mafia del Brenta di Felice Maniero. Un'area, raccontata in questo libro, che passò dalla miseria e dall'emigrazione alla prosperità economica coltivando alcuni dei fenomeni che hanno fatto la storia dell'intera nazione. DAL TESTO – “Nell'arco di pochi decenni, il Veneto era […] passato dalla miseria alla ricchezza. Nuove generazioni crescevano in un'opulenza senza memoria, mentre esplodevano inevitabilmente contraddizioni destinate ad avere inquietanti riverberi politici di natura eversiva e sovversiva. Ecco perché non raccontiamo solo storie di criminali, ma anche di brigatisti, neofascisti e mafiosi: non mafiosi "importati" dalle regioni del Sud, Sicilia in primis, ma autoctoni con tanto di nome, come "la mafia del Brenta". Basta pensarci per non meravigliarsi. Per non stupirsi che sul territorio di una regione passata dalla miseria al primato economico poteva solo germogliare un'associazione a delinquere con tutti i connotati mafiosi al loro posto. Così come non potevano che trovare "naturale" sviluppo eccentricità politiche pericolosissime e devastanti, come i terrorismi di diversa natura e colore. Nella terra politicamente "bianca" per eccellenza, hanno così trovato acqua in cui nuotare non solo piovre mafiose, ma anche pesci rossi delle Brigate Rosse e seppie plumbee dei vari ordini nuovi e neri. Tutto ciò contestualmente, contemporaneamente e specularmente a una criminalità comune finita sui giornali con episodi assolutamente inediti per ferocia e amoralità.” L’AUTORE – Pino Casamassima, giornalista e scrittore di lungo corso, collabora con la trasmissione "La storia siamo noi" di Giovanni Minoli. Autore teatrale, è stato opinionista del network statunitense CBS e consulente per Rizzoli. Nella sua bibliografia compare una ventina di titoli, tra cui Il libro nero delle Brigate Rosse (Newton&Compton), 68, l'anno che ritorna con Franco Piperno (Rizzoli) e Il sangue dei rossi. Morire di politica negli anni Settanta (Cairo). Ha inoltre curato Il dizionario della musica leggera (Le Lettere). INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I rossi (Operazione Tramonto: e il Veneto si ritinse di rosso brigatista - "L'incidente" di Padova: il primo omicidio delle Brigate Rosse - Il feroce biennio dei PAC di Cesare Battisti - Pietro Calogero: un teorema per l'autonomia - Mestre cuore brigatista: il sequestro e l'uccisione dell'ingegner Taliercio - J. L. Dozier: un amerikano a Verona - La prima linea di Rovigo: evasione con morto - La vita spericolata di Marco Donat Cattin) - I neri (La pista veneta della strage di Piazza Fontana - Peteano, provincia di Ordine Nuovo - Gianfranco Bertoli, come ti plagio l'anarchico - Il giudice padovano e la Rosa dei Venti - Italicus, treno di morte, Verona saluta con onore - Occorsio, una sentenza a morte scritta sui muri di Verona - Amato, da Rovereto a Roma per morire di eversione nera - Ludwig e la pulizia del mondo) - La nera (Felice Maniero e la mafia del Brenta - I predatori del Cermis - Pietro Maso, il pavone di Verona - Pietro Peruffo: io sono un orco - Gianfranco Stevanin, il contadino serial killer - Roberto Succo. Anima persa - La strana morte di don Bisaglia - Michele Profeta. Scala reale con la morte - La misteriosa scomparsa di Livio Zanussi - Adriano Fabian. T'amo, t'uccido - Poliziotti a Verona) - Bibliografia e fonti - Siti web di riferimento - Indice dei nomi
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