La rivoluzione conservatrice |
Ernst Nolte La rivoluzione conservatrice Rubbettino Editore, pagg.88, Euro 10,00
IL LIBRO – In questo agile saggio, Ernst Nolte traccia un quadro delle figure rilevanti della rivoluzione conservatrice nella Germania di Weimar: da Mann a Spengler, da Klages a Schmitt fino a Moeller van den Bruck, Jünger, Winnig, Niekisch, Woltmann, Scheler, Stadtler, Otto e Gregor Straßer. DAL TESTO – “Questo saggio sulla rivoluzione conservatrice, in Germania e non solo, si basa sull'idea che l'avvenimento più importante del ventesimo secolo e quello che ebbe una maggiore influenza sui fatti che accaddero nell'immediato futuro, non fu tanto la vittoria o la sconfitta delle potenze europee alla fine del 1918, quanto la violenta presa di potere rivoluzionaria, verificatasi l'anno precedente, di un partito marxista in Russia, lo Stato più grande del mondo per estensione. Certamente non furono pochi i marxisti che contestarono nettamente il carattere "marxista" e perfino socialista di questa rivoluzione, con la motivazione che non si era verificata nel modo predetto da Marx. Tuttavia gli ideologi della rivoluzione, capeggiati da Wladimir Iljitsch Lenin, mostravano tutti una straordinaria e talvolta fanatica sicurezza perché, a loro dire, in possesso della "verità assoluta" sul corso naturale della storia mondiale pronta ad avviarsi verso l'ultimo capitolo che avrebbe prodotto in tutto il mondo quella società senza classi e senza stati, liberata dalla disuguaglianza tra gli uomini e dalla proprietà privata, e già preannunciata dalla teoria illuminista dello stato di natura e del diritto naturale. Con quanta forza quest'idea riuscisse ad attrarre grandi masse di uomini negli stati europei estenuati dalla guerra apparve chiaro, anche in seguito, con la nascita di partiti comunisti in Germania, Italia, Polonia e persino in Francia. Non si trattava di semplice retorica quando Lenin, nel 1920, affermava che "l'Europa borghese" era impaurita e atterrita e si vedeva ormai sull'orlo del baratro.” L’AUTORE – Ernst Nolte è professore emerito di storia moderna presso la Freie Universität di Berlino ed ha insegnato anche presso la Yale University, il Massachusetts Institute of Technology, l'Institute for Advanced Studies a Wassenaar, la Cambridge University e la Hebrew University di Gerusalemme. Fra le sue opere più note: I tre volti del fascismo (1963, ed. it. 1966), Deutschland und der Kalte Krieg (1974), Marxismus und Industrielle Revolution (1983), Nazionalsocialismo e bolscevismo: la guerra civile europea 1917-1945 (1987, ed. it. 1988), e infine il carteggio con François Furet Feindliche Nähe (1998). INDICE DELL’OPERA - Introduzione, di Luigi Iannone - Il quadro storico - Woltmann, Scheler e Stadtler - Le Considerazioni di un impolitico di Thomas Mann - Oswald Spengler: il profetico pensatore della storia - Ludwig Klages: paladino dell'ecologia e nemico radicale dei Giudei - Ernst Jünger e la "mobilitazione totale" - Carl Schmitt difensore della Repubblica di Weimar - Moeller van den Bruck: "popoli giovani" e Terzo Reich - August Winnig: antimarxista e antigiudeo - Il nazionalbolscevico Ernst Niekisch - Otto e Gregor Straßer e il nazionalsocialismo rivoluzionario - Sintesi conclusiva
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