Il Piano Solo |
Mimmo Franzinelli Il Piano Solo. I servizi segreti, il centro-sinistra e il «golpe» del 1964 Mondadori, pagg.381, Euro 20,00
IL LIBRO – Nel maggio del 1967 una campagna giornalistica lanciata dal settimanale "L'Espresso" rivela che tre anni prima, nell'estate del 1964, il generale Giovanni de Lorenzo, all'epoca comandante dell'Arma dei carabinieri, e il presidente della Repubblica allora in carica, Antonio Segni, predisposero un piano d'emergenza che prevedeva il controllo del Paese da parte dell'Arma e l'arresto di centinaia di attivisti di sinistra. Si tratta del cosiddetto Piano Solo, a lungo protetto dal segreto di Stato, uno dei più misteriosi e discussi complotti dell'Italia del dopoguerra. Cosa veramente accadde nel giugno-luglio 1964? Quale scenario alternativo stavano preparando Quirinale e carabinieri? Era ipotizzabile negli anni Sessanta un golpe con la regia del capo dello Stato? Sulla base di un'imponente documentazione inedita Mimmo Franzinelli ricostruisce i retroscena del Piano Solo, i progetti di Segni e dei "poteri forti" (Confindustria, Banca d'Italia), le posizioni di Stati Uniti e Vaticano, il tormentato ruolo di Aldo Moro. Le carte del generale de Lorenzo e del presidente del Senato Merzagora (candidato alla guida del governo d'emergenza), le "veline" del SIFAR e le fonti d'archivio dei carabinieri, qui pubblicate per la prima volta, si intrecciano con i memoriali, gli epistolari e i diari di Andreotti, Carli, Fanfani, La Malfa, Nenni, Segni, Taviani. Sullo sfondo, un Paese condizionato dalla guerra fredda e sospeso sull'orlo dello scontro civile, con il possibile passaggio dei poteri ai militari. Il lettore può ora finalmente conoscere le verità sequestrate dalla ragion di Stato: le registrazioni dei colloqui al Quirinale, le liste degli "enucleandi", la composizione del governo d'emergenza, i contatti degli ufficiali italiani con la CIA, le schedature del SIFAR, lo scontro Segni-Saragat, fatale al presidente, le valutazioni per cui la DC sacrificò de Lorenzo e lo marchiò come golpista. L'affresco avvincente di un momento critico della democrazia italiana. DAL TESTO – “I 731 candidati all'internamento sarebbero, secondo il SIFAR, elementi asserviti all'Unione sovietica: spioni e sabotatori non più operativi ma disponibili a tornare in azione, cittadini potenzialmente pericolosi per le strutture militari e la sicurezza dello Stato. La stragrande maggioranza degli elementi «antiitaliani» milita nella CGIL e nel PCI. Tra i sindacalisti, figurano membri della segreteria nazionale (Luciano Lama, Agostino Marianetti, Rinaldo Scheda ...) e una miriade di attivisti delle più sperdute camere del lavoro. Stesso criterio guida le schedature degli iscritti al partito comunista: qualche dirigente, diversi quadri e il nerbo dell'apparato periferico. Le liste includono pure deputati e senatori, in spregio alla legge sull'immunità parlamentare. Non mancano personalità della cultura di sinistra quali i registi Pier Paolo Pasolini e Gillo Pontecorvo, gli storici Aldo Garosci e Enzo Santarelli, il critico d'arte Ranuccio Bianchi Bandinelli, il cattolico fiorentino Mario Gozzini. Sono ovviamente schedati i giornalisti dei quotidiani «Paese Sera» (Enrico Ardù, Mario Quaranta...) e «l'Unità» (dal redattore Ugo Baduel al proprietario della testata Amerigo Terenzi).” L’AUTORE – Mimmo Franzinelli, studioso del fascismo, è autore di numerosi libri, fra cui: I tentacoli dell'Ovra (Bollati Boringhieri 1999) e, da Mondadori, Delatori (2001), Le stragi nascoste (2002), Squadristi (2003), Guerra di spie (2004), Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza, 1943-1945 (2005), L'amnistia Togliatti (2006), Il delitto Rosselli (2007). È inoltre autore, con Valerio Marino, del libro fotografico Il duce proibito (Mondadori 2003), con Marco Magnani, Beneduce (Mondadori 2009) e con Paolo Cavassini Fiume (Mondadori 2009). Nel 2002 gli è stato conferito il Premio internazionale Ignazio Silone. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Parte prima. Spionaggio e politica - Il Servizio informativo delle forze armate - I dossier illegali del SIFAR - I servizi segreti nel tramonto del centrismo - Il presidente Segni - Il generale de Lorenzo, 1° carabiniere d'Italia - Centro-sinistra sotto assedio - Parte seconda. Il «tintinnio di sciabole» dell’estate 1964 - Alta tensione al Quirinale - L'elaborazione del Piano Solo – La caduta del governo - L'opzione tecnocratica - Lo scenario militare - La crisi politica - Lo stallo di Villa Madama - Il convegno segreto chez Morlino - Dal ritorno di Moro alle dimissioni di Segni - Parte terza. Battaglie sotterranee, inchieste e processi - Lo «scandalo SIFAR» e l'inchiesta ministeriale Beolchini - La destituzione di de Lorenzo - La campagna de «L'Espresso» sul Piano Solo - L'indagine militare - La commissione parlamentare - Le rivelazioni postume di Moro – Note - Profili biografici (Alessi - Allavena - Aloia - Andreotti – Beolchini – Ciglieri – Cossetto - De Lorenzo – Gronchi – Jannuzzi – Lombardi - Manes – Merzagora – Moro – Nenni – Parri – Rocca – Saragat – Scalfari – Schiano – Segni – Taviani – Tremelloni – Vicari – Viggiani) – Documenti – Ringraziamenti - Indice dei nomi
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