La Liturgia della Chiesa nell'epoca della secolarizzazione Stampa E-mail

Roberto de Mattei

La Liturgia della Chiesa nell'epoca della secolarizzazione

Edizioni Solfanelli, pagg.80, Euro 7,00

 

demattei_laliturgiadellachiesa.jpg  IL LIBRO - Benedetto XVI ha affermato che “la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal culto della liturgia che talvolta viene addirittura concepita: etsi Deus non daretur”. A questa formula, che riassume l’itinerario di secolarizzazione della società contemporanea, il Papa ha opposto quella etsi Deus daretur, che contiene una visione del mondo fondata sul principio del sacro. Espressione per eccellenza del sacro è la liturgia, la preghiera pubblica della Chiesa, atto di culto non del singolo uomo, ma della comunità dei battezzati, riuniti attorno al Santo Sacrificio dell’Altare. Questa liturgia non è solo la trasmissione della parola di Dio all’uomo, e la sua santificazione attraverso i Sacramenti; essa è anche e innanzitutto un insieme di forme sensibili che elevano l’uomo verso Dio e lo aiutano a glorificarlo e a rendergli il culto dovuto.

  Negli anni successivi al Concilio Vaticano II, si è voluta sostituire la liturgia tradizionale con una nuova liturgia per avvicinare il mondo alla Chiesa. Il risultato è stato contrario alle aspettative e spesso catastrofico. Il Motu Proprio Summorum Pontificum, con cui Benedetto XVI ha restituito piena cittadinanza alla liturgia tradizionale, indica una direzione diversa.

  Il Rito romano antico costituisce oggi, secondo l’autore, la risposta più radicale alla sfida della secolarizzazione, che è la sfida del laicismo e dell’umanesimo anticristiano, che aggredisce la Chiesa e la società contemporanea.

 

  DAL TESTO - "Chi ritiene che il Concilio abbia voluto togliere il latino dalla liturgia è [...] in errore. Il latino è ancora oggi lingua della Chiesa.Basti ricordare come, nell'aprile 2005, milioni di persone seguirono in televisione le esequie, celebrate in latino, di Papa Giovanni Paolo II e, due settimane dopo, la Messa di insediamento di Papa Benedetto XVI, anch'essa celebrata in latino. Ogni mattina la Radio Vaticana trasmette la S. Messa in latino, e il latino è ancora la lingua con la quale vengono pubblicati i documenti ufficiali della Santa Sede. È vero tuttavia che al Concilio seguì una crisi del latino nella Chiesa. La Veterum Sapientia, malgrado le disposizioni tassative che prevedeva, fu ignorata. L'ordine di rimozione graduale dei professori che non fossero in grado di parlare il latino, ricorda don Mauro Gagliardi, ne è una prova. I docenti delle università pontificie minacciarono, infatti, di dimettersi in massa, mettendo in grande imbarazzo gli organi direttivi delle stesse, che non avrebbero mai potuto sostituirli immediatamente con altri".

 

  L'AUTORE - Roberto de Mattei (Roma, 1948) è Professore di Storia Moderna all’Università di Cassino e insegna Storia del Cristianesimo e della Chiesa presso l’Università Europea di Roma, dove è coordinatore del corso di laurea in Scienze storiche.

  Giornalista e scrittore, difende i principi e le istituzioni della Civiltà cristiana su numerose pubblicazioni come “Radici Cristiane”, “Lepanto”, “Corrispondenza romana”, “Famiglia Domani Flash” e “Nova Historica”.

  Tra i suoi ultimi libri: Pio IX (Casale Monferrato 2000, tradotto in portoghese e inglese); La sovranità necessaria (Roma 2001, tradotto in francese, spagnolo e portoghese); Guerra santa. Guerra giusta (Casale Monferrato 2002, tradotto in portoghese e inglese); La Biblioteca delle Amicizie (Napoli 2005); De Europa. Tra radici cristiane e sogni postmoderni (Firenze 2006); Finis Vitae, a sua cura (ed. italiana Roma 2006, ed. inglese Roma 2007); La dittatura del relativismo (Chieti 2007, tradotto in croato, polacco e portoghese).

 

  INDICE DELL'OPERA - Capitolo primo. Il latino nella vita della Chiesa - Capitolo secondo. Considerazioni sulla Riforma liturgica di Paolo VI - Capitolo III. Il Summorum Pontificum come risposta al processo di secolarizzazione della società contemporanea - L'Autore