Il tramonto dell'Occidente |
![]() |
![]() |
Oswald Spengler Il tramonto dell'Occidente Longanesi, pagg.LXIII-1513, Euro 50,00
"Tutto ciò che passa è soltanto un simbolo, dice Spengler ricordando un verso del Faust, che ritorna come un leitmotiv wagneriano in Il tramonto dell’Occidente. [Citiamo dall’introduzione di Stefano Zecchi.] Ma anche, aggiunge, il movimento dell’esistere e del conoscere ha un significato se ha un valore simbolico. Spengler riabilita così i concetti di Simbolo e Destino che la cultura moderna ha deriso e avvilito, credendo di poterli sostituire con quelli di Segno e Progresso, più funzionali alla filosofia analitica e al controllo tecnico-scientifico dell’esistenza. Ma questo non significa che Il tramonto dell’Occidente possa essere letto come una tradizionale reazione allo spirito dell’Illuminismo, anche se proprio a questa interpretazione deve il suo grande successo. Una notorietà e una diffusione che però sono state il più delle volte il risultato di un fraintendimento: il titolo è suggestivo ed evoca facili nostalgie, incoraggia formule rapide con cui ingabbiare la sostanza del libro."
DAL TESTO - "Ogni nobiltà è simbolo vivo del tempo, ogni sacerdotalità è simbolo vivo dello spazio. Destino e causalità sacra, storia e natura, «quando» e «dove», razza e lingua, vita sessuale e vita riflessiva: qui tutto ciò perviene alla sua più alta espessione. La nobiltà vive in un mondo di fatti, il sacerdote in un mndo di verità; all'una è propria l'esperienza vissuta, all'altro il sapere; all'una corrisponde l'uomo d'azione, all'altro il pensare. Il sentimento aristocratico del mondo è in tutto e per tutto ritmo, mentre quello sacerdotale si basa assolutamente su delle tensioni, su delle polarità. Nel periodo compreso fra Carlomagno e Corrado II nella corrente dell'esistenza prese forma qualcosa che non si può spieggare ma che si deve poter sentire per capire l'inizio di una nuova civiltà. Dei nobili e dei religiosi esistevano già da tempo, ma la nobiltà e il clero in un senso superiore e in tutta la potenza del loro significato simbolico esistettero solo allora e nemmeno per un lungo periodo. La forza di questo simbolismo è tale, che in origine ogni altra differenza, le differenze derivanti da paesaggi, da popoli e da lingue, passò in secondo piano".
L'AUTORE - Oswald Spengler nacque a Blankenburg (Harz) il 29 maggio 1880. Studiò scienze naturali e matematica a Monaco, Berlino e Halle, e per tre anni fu professore di queste materie in un ginnasio di Amburgo. Si trasferì poi a Monaco, dove si dedicò privatamente agli studi e dove morì l’8 maggio 1936. Fece parte di varie organizzazioni scientifiche e in particolare, come membro del comitato di fondazione, del Forschungsinstitut für Kulturmorphologie, divenuto poi Frobenius-Institut. Tra le sue opere: Der Untergang des Abendlandes (Il tramonto dell’Occidente), 1918 e 1922; Preussentum und Sozialismus (Prussianesimo e socialismo), 1920; Der Mensch und die Technik (L’uomo e la tecnica), 1931; Jahre der Entscheidung (Anni decisivi), 1933.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Stefano Zecchi - Recezione di Spengler in Italia, di M. Cottone - La taduzione di Evola, il lessico di Spengler, di R. Calabrese Conte - Bibliografia - Prefazione dell'autore all'edizione definitiva - Prefazione dell'autore alla prima edizione - Parte prima. Forma e realtà - Introduzione - Avvertenza - Capitolo primo. Sul senso dei numeri - Capitolo secondo. Il problema della storia mondiale - I. fisiognomica e sistematica - II. Idea di destino e principio di causalità - Capitolo terzo. Macrocsmo - I. Il simboilismo dell'imagine cosmica e il problema dello spazio - II. Anima apollinea, anima faustiana, anima magica - Capitolo quarto. Musica e arti plastiche - I. Le arti figurative - II. Nudo riratto - Capitolo quinto. Imagine dell'anima e sentimento della vita - I. Sulla foma dell'anima - II. Buddhismo, stoicismo, socialismo - Capitolo sesto. Scienza faustiana e scienza apollinea - Parte seconda. Prospettive della storia mondiale - Capitolo primo. Origine e paesaggio - I. La realtà cosmica - II. Il gruppo delle civiltà superiori - III. Le relazioni fra le civiltà - Capitolo secondo. Città e popoli - I. L'anima della città - II. Popoli, razze, lingue - III. Popoli primitivi, popoli di civiltà e di «fellahim» - Capitolo terzo. Problemi della civiltà araba - I. Le pseudomorfosi storiche - II. L'anima magica - III. Pitagora, Maometto, Cromwell - Capitolo quarto. Lo Stato - I. Il problema delle caste: nobiltà e sacerdotalità - II. Lo Stato e la storia - III. Filosoofia della politica - Capitolo quinto. Il mondo delle forme della vita economica - I. Il danaro - II. La macchina - Note - Indice dei nomi |