Gastone Breccia
Il demone della battaglia Alessandro a Isso
il Mulino, pagg.216, € 16,00
Nel novembre del 333 a. C. ebbe luogo una delle battaglie più epiche della storia antica, quella tra Alessandro Magno e Dario III a Isso. Questo scontro non è soltanto la rappresentazione della forza militare di due imperi, ma anche l'incarnazione del coraggio, della tenacia e dell'ambizione del giovane re di Macedonia, figlio del grande Filippo. In quello scontro che ha visto andare in fumo il destino dell'enorme impero persiano, Alessandro si è dimostrato il condottiero per eccellenza, il capo carismatico che ha animato il suo esercito con il fuoco della passione.
La lunga giornata di lotta si configura come un vero e proprio spettacolo di abilità, di sfide e di sangue, reso ancor più strabiliante dalla figura di Alessandro, il quale, pur essendo coperto di sudore e di polvere, cavalca alla testa dei suoi uomini, deciso a vedere la fine della battaglia. Ma non è solo la tenacia del giovane macedone a stupire la storia, bensì il modo travolgente con cui ha saputo conquistare la vittoria, facendo diventare la sua impresa un mito che ha attraversato i secoli.
La sera stessa della battaglia, tale era già la leggenda che si riferiva alla sua audacia e alla sua fermezza che tutti coloro che c'erano particolarmente affascinati dal suo modo di condurre lo scontro, ovunque avessero trovato rifugio, erano sicuri di parlare di Alessandro e della sua epica impresa.
Gastone Breccia (docente di Storia bizantina e Storia militare antica presso l'Università di Pavia), attraverso questo agile saggio, riporta alla nostra mente una figura che ha segnato profondamente l'Occidente, mostrando l'anima di Alessandro nel suo giorno perfetto quando, quasi posseduto dal "demone della battaglia", ha dato vita ad una performance oltre l'immaginazione, dimostrando di essere invincibile e di meritare per sempre un posto d'onore nella storia dell'umanità.
Il volume di Gatone Breccia, intitolato "La battaglia di Isso: Alessandro Magno e l'impero persiano", offre al lettore un interessante approfondimento storico sulla notevole vittoria di Alessandro Magno sulla flotta persiana a Isso.
Il libro è diviso in cinque capitoli, ognuno dei quali offre una diversa prospettiva sulla battaglia. Nella premessa, l'Autore presenta il contesto storico della crescente tensione tra le civiltà greca e persiana dell'epoca, che culminerà nella battaglia di Isso.
Il primo capitolo del libro, "Nebbia", descrive il viaggio dell'esercito di Alessandro verso Isso, attraverso difficili terreni e condizioni meteorologiche avverse. Nel corso del suo cammino, Alessandro motiva i suoi soldati con un discorso che li esorta a lottare per la loro libertà e a non temere la superiorità numerica del nemico.
Nel secondo capitolo, "Gli strumenti di Ares", viene presentata una ricostruzione storica sulle origini dell'esercito di Alessandro e sulla sua evoluzione militare. Si affrontano le sue origini macedoni, la strategia militare e la struttura dell'esercito di Alessandro, illustrando l'organizzazione logistica.
Il terzo, "L'arte della guerra di Alessandro", si concentra sull'approfondimento delle tattiche e della strategia di Alessandro, aprendo al lettore una finestra sulle sue capacità militari e sulle sue abilità tattiche.
Il quarto, "In Asia", narra degli scontri tra le due civiltà e del tentativo di Alessandro di accrescere il proprio controllo su quelle terre. In questo contesto, viene rivisitato uno dei momenti più leggendari della vita di Alessandro: la decisione di accettare il nodo di Gordio.
Infine, il quinto capitolo, dal titolo "Un giorno di novembre", si concentra sulla battaglia di Isso stessa, dalla sua preparazione alle conseguenze della vittoria di Alessandro. L'evoluzione degli schieramenti, gli eventi della battaglia e l'epilogo vengono descritti con vivida passione e precisione storica.
In conclusione, questo libro offre al lettore un'approfondita analisi storica di una battaglia epica, affrontando il tema delle civiltà greca e persiana e facendo luce sulle capacità militari di Alessandro Magno. |