Lo scudo di Cristo |
Gastone Breccia
IL LIBRO – Le possenti mura di Costantinopoli hanno arginato per secoli le ondate di nemici che insidiavano l'Europa cristiana. Le armate dell'impero romano d'Oriente si erano trasformate nello scudo di Cristo: questa è la storia della loro lunga lotta, fino alla vittoria. DAL TESTO – "Quella di Leone III fu una vittoria tattica navale, dunque ottenuta grazie al «fuoco liquido», ma anche una spettacolare vittoria strategica ottenuta grazie a Costantinopoli, tornata ad essere - come era già accaduto nel 626 e nel 678 – obiettivo capace di catturare la mente del nemico, indirizzandolo lungo una strada che portava alla dissipazione di risorse immense, e quindi al disastro. La cinta muraria eretta da Teodosio II era stata ancora una volta il robustissimo scudo della Cristianità: c'è anzi da dubitare, nonostante l'enfasi posta dal basileus e dal patriarca Germano nel celebrare la vittoria, che abbia mai corso seriamente il rischio di essere violata dagli Arabi. Le fortificazioni della capitale erano troppo solide per i mezzi ossidionali dell'epoca: solo la sorpresa, il tradimento o la fame avrebbero potuto mettere in pericolo Costantinopoli. Non aveva dunque senso portare decine e decine di migliaia di uomini sotto le sue mura: per muovere un esercito di quelle dimensioni si rinunciava alla possibilità di cogliere impreparata la guarnigione, ma se non si riusciva ad attaccare la città anche dal mare la superiorità numerica perdeva d'importanza, e finiva per causare difficoltà logistiche insormontabili, come aveva dimostrato il terribile inverno del 718. L'AUTORE – Gastone Breccia è ricercatore di Civiltà bizantina presso l'Università degli Studi di Pavia. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell'ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista "Focus Wars". Tra le sue più recenti pubblicazioni: "I figli di Marte. L'arte della guerra a Roma antica" (Mondadori, 2012); "L'arte della guerriglia" (Il Mulino, 2013); "La tomba degli imperi" (Mondadori, 2013); "Le guerre afgane" (Il Mulino, 2014); "Nei secoli fedele. Le battaglie dei Carabinieri 1814-2014" (Mondadori, 2014); "1915. L'Italia va in trincea" (Il Mulino, 2015); "Guerra all'Isis. Diario dal fronte curdo" (Il Mulino, 2016). INDICE DELL'OPERA - Premessa. In difesa della Nuova Roma - I. Salus Orientis («Prima caligine tenebrarum» - Difesa in profondità - Il sistema teodosiano alla prova) - II. L'arte della sopravvivenza (Barbari dentro e fuori i confini - Vecchi nemici - La tempesta - La pace possibile) - III. «Renovatio imperii» (I nuovi guerrieri dell'impero - La prima guerra di Giustiniano - Trionfo in Africa - Sulle mura della prima Roma - La distruzione del regno dei Goti - Il prezzo della gloria) - IV. Sull'orlo dell'abisso (Ammutinamento - La strategia della sopravvivenza: «adattarsi al nemico» - Un imperatore senza fortuna) - V. Il nuovo Davide («L'abominio della desolazione» - Guerrieri di Cristo - «Il pericolo non sarà senza ricompensa» - Il trionfo della Croce) - VI. Sotto il segno della spada (La «spada di Dio» - La fine dell'impero mediterraneo - Il bastione d'Europa) - VII. Spezzare l'assedio (Il peggiore dei mondi possibili - «Fuoco liquido» e segni divini - Il trionfo di Costantino V) - VIII. Guerra permanente (Un fragile equilibrio - I guardiani delle frontiere - La lancia di Krum) - Conclusione. La dolcezza della pace - Note - Bibliografia scelta - Indice dei nomi - Indice dei luoghi |