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Durante una pausa della Grande Guerra, una mutua ammirazione unì brevemente sul campo di battaglia due uomini molto diversi: Gabriele D’Annunzio, allegro e brillante filibustiere, e Santi Ceccherini, generale di carriera, famoso per le sue imprese eroiche. Nell’ottobre 1919, riuniti a Fiume, occupata il mese prima dalle forze dannunziane, i due miravano a un fine: conservarne l’italianità per la più grande gloria d’Italia. Durante i mesi seguenti, mentre Ceccherini cercava di mantenere la fede e, un po’ pedantescamente, la disciplina, D’Annunzio si lasciò trascinare dalla gloria...
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Il mito dell’Albero Sacro posto al centro dell’Eden risale ai primordi dell’umanità: è la suggestiva ipotesi di Mircea Eliade, il più grande studioso di storia delle religioni del XX secolo. L’Albero Sacro, scrive Eliade, consentiva all’uomo di ascendere al cielo, stabilire un colloquio diretto con Dio, arrivare alla comprensione metafisica della realtà. Poi, con la perdita dell’innocenza, venne il giorno dell’esilio dall’Eden. Le grandi mitologie del passato hanno una radice comune: la nostalgia per il paradiso primordiale, sede della felicità e dell’immortalità.
Ma qual è oggi la funzione del Mito? Con la desacralizzazione della vita...
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La storia tedesca del dopoguerra non può essere rinchiusa nella leggenda dorata della ricostruzione, della nascita di una democrazia modello, del miracolo economico, del ritorno graduale nel gruppo delle grandi potenze, fino alla clamorosa riunificazione, nel 1990, con la parte orientale rimasta ostaggio del blocco sovietico. La realtà è molto più complessa e soprattutto più ambigua, in primo luogo perché i maggiori responsabili di questa strabiliante sequenza di eventi sono stati uomini del regime nazista, che hanno mantenuto potere e responsabilità. In questo libro sorprendente, e spesso inquietante, Alfred Wahl mostra i limiti della...
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La nostra civiltà ci ha condotto, attraverso l'ultimo vertiginoso tratto del suo cammino, sul bordo estremo di una soglia oltre la quale ci aspetta un passaggio pieno di rischi ma anche di straordinarie opportunità. Da quest'orlo, l'esperienza del rapporto fra passato e futuro - l'implacabile freccia del tempo - si presenta d'improvviso sotto una forma nuova, che chiede un esercizio di ragione e di realismo, capace di separare previsione e apocalisse e di rivoluzionare completamente noi stessi.
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