Miti, sogni, misteri |
Mircea Eliade Miti, sogni, misteri Lindau, pagg.304, Euro 24,00
IL LIBRO – Il mito dell’Albero Sacro posto al centro dell’Eden risale ai primordi dell’umanità: è la suggestiva ipotesi di Mircea Eliade, il più grande studioso di storia delle religioni del XX secolo. L’Albero Sacro, scrive Eliade, consentiva all’uomo di ascendere al cielo, stabilire un colloquio diretto con Dio, arrivare alla comprensione metafisica della realtà. Poi, con la perdita dell’innocenza, venne il giorno dell’esilio dall’Eden. Le grandi mitologie del passato hanno una radice comune: la nostalgia per il paradiso primordiale, sede della felicità e dell’immortalità. Ma qual è oggi la funzione del Mito? Con la desacralizzazione della vita e del Creato, l’uomo contemporaneo ha «rimosso» il simbolo nelle zone oscure della psiche, cioè nel sogno, nelle fantasie, nelle memorie ancestrali. Con Miti, sogni, misteri Mircea Eliade procede a un illuminante raffronto tra il variegato, trasparente e interpersonale spazio delle religioni e l’opaca e limitativa sfera dell’inconscio individuale. In questo ormai classico studio, l’autore interpreta in modo nuovo e anticonvenzionale i riti della Madre Terra, i sacrifici umani, i misteri orfici, i poteri degli sciamani, la mistica indiana, le pratiche dei monaci buddhisti, i valori delle Scritture ebraiche e cristiane, per approdare alle odierne dinamiche dell’immaginario. Le sue conclusioni sono chiare: mimetizzato sotto varie forme il Mito vive ancora, la nostalgia del Paradiso resta presente in noi, e molte idee apparentemente nuove non sono altro che un prolungamento del pensiero arcaico.
DAL TESTO – “I testi raccolti in questo volume non costituiscono in senso proprio uno studio sistematico dei rapporti esistenti fra alcune strutture dell’universo religioso, come i miti e i misteri, e l’universo onirico. Questo problema può appassionare lo psicologo, forse il filosofo, ma è meno pressante per lo storico delle religioni; e proprio in tale veste abbiamo redatto i presenti studi. Non intendiamo certamente dire che lo storico delle religioni non abbia nulla da imparare da tutte le recenti scoperte della psicologia del profondo; ma nulla lo costringe a rinunciare alla prospettiva che gli è propria per comprendere i vari universi religiosi rivelati dai suoi documenti. Facendolo, si sostituirebbe allo psicologo e avrebbe certamente tutto da perdere e nulla da guadagnare. La disavventura gli è già capitata quando, credendo di servire meglio la propria disciplina, ha affrontato il suo oggetto come sociologo o etnologo: è sfociato soltanto in una cattiva sociologia e in una cattiva etnologia. Senza dubbio, tutte le discipline dello spirito e tutte le scienze dell’uomo sono ugualmente preziose, e le loro scoperte sono strettamente connesse. Ma connessione non significa confusione; l’importante è integrare i risultati dei diversi approcci spirituali, senza confonderli. Il metodo più sicuro, nella storia delle religioni come in tutti gli altri campi, rimane sempre quello di studiare un fenomeno sul suo piano di riferimento, salvo integrare poi i risultati di questo approccio in una prospettiva più ampia.”
L’AUTORE – Mircea Eliade (1907-1986), storico delle religioni, filosofo e anche prolifico narratore, è stato una delle personalità intellettuali più importanti e influenti del ’900. Tutte le sue principali opere sono tradotte in italiano.
INDICE DELL’OPERA – Premessa – Nota bibliografica – Capitolo 1. I miti del mondo moderno – Capitolo 2. Il mito del buon selvaggio o le suggestioni delle origini – Capitolo 3. Simbolismo religioso e valorizzazione del’angoscia – Capitolo 4. La nostalgia del paradiso nelle tradizioni primitive – Capitolo 5. Esperienza sensoriale ed esperienza mistica presso i primitivi – Capitolo 6. Simbolismi dell’ascensione e «sogni da svegli» - Capitolo 7. Potenza e sacralità nella storia delle religioni – Capitolo 8. La terra madre e le ierogamie cosmiche – Capitolo 9. Misteri e rigenerazione spirituale - Biografia e bibliografia |