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 "Credere, obbedire, combattere" era uno dei precetti più bellicosi del "catechismo" fascista. Imperativo categorico teso ad esprimere un disprezzo assoluto per la democrazia rappresentativa, aveva il pregio (forse involontario) di sbandierare l'asserito carattere totalitario del Regime sorto con la Marcia su Roma.
In realtà, a prescindere dagli slogan marziali, il Fascismo italiano fu un fenomeno assai complesso e ambivalente. Nato da una scheggia del movimento socialista e forgiato nel primo dopoguerra, lo Stato mussoliniano tentò l'impossibile - creare un'alternativa al comunismo e alle democrazie liberali - e finì per cadere vittima delle sue...
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 Squadriste, dirigenti di partito, intellettuali e giornaliste, ma anche impiegate, casalinghe, operaie e contadine. L'altra metà del cielo in camicia nera: un fenomeno che ebbe una rilevanza significativa all'interno del regime fascista, ma che pure, curiosamente, è stato fatto oggetto solo di studi sporadici o di taglio severamente accademico. A colmare questa lacuna interviene ora Fasciste, la prima "radiografia" a 360 gradi della componente femminile nel corso del ventennio mussoliniano. Introdotto da un contributo di Ben Pastor (stavolta nella sua veste di docente universitaria e militante femminista, anziché in quella, assai più nota nel...
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 Cent’anni prima del crollo dell’Impero d’Occidente, dalle steppe infinite dell’Asia centrale un popolo sconosciuto ai romani si affaccia sul mar Nero, alterando per sempre gli equilibri del mondo antico. Da dove di preciso gli unni venissero non è noto, ma l’Europa centrale è subito preda e scenario della loro incredibile espansione: con assalti rapidi e mirati i temibili nomadi a cavallo, dal 434 sotto la guida di Attila, mettono in fuga i goti e le altre genti ai confini dell’impero, gli stessi popoli considerati da Roma barbari ai limiti della civiltà. Alle spalle si lasciano una scia di distruzione – dalla pianura ungherese ai campi della Champagne fino alle porte...
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 "Enza Cavallero ci offre qui un nuovo libro di storia, un insolito frammento di come siamo stati durante il ventennio fascista. E così facendo per l'ennesima volta prova quanto la storia e le storie della quotidianità siano cartina di tornasole, "epifania" direbbero í cultori della petite histoire, insostituibile per comprendere la grande Storia, quella che coinvolge e talvolta sconvolge l'esistenza di intere comunità... Sorretta da una profonda conoscenza storica e attingendo a una memoria personale che non lesina minuzie, l'autrice ci riporta a un passato nemmeno troppo remoto. Di quando un romagnolo dal fisico tarchiato, a torso nudo invitava alla "battaglia del grano"...
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