Fasciste |
Sergio Vicini Fasciste. La vita delle donne nel Ventennio mussoliniano Hobby & Work Publishing, pagg.263, Euro 16,00
IL LIBRO - Squadriste, dirigenti di partito, intellettuali e giornaliste, ma anche impiegate, casalinghe, operaie e contadine. L'altra metà del cielo in camicia nera: un fenomeno che ebbe una rilevanza significativa all'interno del regime fascista, ma che pure, curiosamente, è stato fatto oggetto solo di studi sporadici o di taglio severamente accademico. A colmare questa lacuna interviene ora Fasciste, la prima "radiografia" a 360 gradi della componente femminile nel corso del ventennio mussoliniano. Introdotto da un contributo di Ben Pastor (stavolta nella sua veste di docente universitaria e militante femminista, anziché in quella, assai più nota nel nostro Paese, di scrittrice di romanzi storici) e suddiviso in nitide sezioni tematiche (vita quotidiana delle donne dal 1922 al 1943, organizzazioni femminili del Partito Nazionale Fascista, biografie di "camerate esemplari"), il saggio di Sergio Vicini è una cavalcata divertita e divertente attraverso un territorio storiografico denso di scorci inattesi e panorami sconcertanti: un modo nel contempo leggero e rigoroso per riportare alla luce una delle pagine più nascoste e ingiustamente svilite di un periodo in cui la parola "fascista" - intesa sia come sostantivo che come aggettivo - per volontà dello stesso Regime poteva essere declinata anche al femminile. Con esiti, non di rado, assolutamente imprevedibili.
DAL TESTO - "Alle origini del Fascismo femminile ci sono loro: nove donne nove. Le uniche ad aver preso parte alla storica adunata di piazza San Sepolcro a Milano, l'atto di nascita dei Fasci di combattimento. È il 23 marzo 1919. "Ma chi sono queste nove donne? E soprattutto, che ruolo hanno giocato negli anni successivi? "Spiace dirlo, ma di fatto nessuno, tanto che di queste nove solo tre hanno lasciato una qualche traccia del loro passaggio nel movimento mussoliniano. Un fenomeno prevedibile, visto il continuo cambiare pelle del Duce, con le sue svolte tattiche, le alleanze di comodo, le concessioni di facciata, l'enunciazione di principi tanto granitici nella forma quanto friabili nella sostanza. E soprattutto vista la provenienza politica di queste nove attiviste. Sono tutte impegnate nella lotta per i diritti femminili. Sono convinte sostenitrici del diritto di voto e alcune sono su posizioni molto avanzate anche dal punto di vista sociale, tanto da essere propagandiste del divorzio. La loro matrice comune non è tanto il ceto di provenienza quanto l'impegno interventista, il patriottismo esasperato e l'odio viscerale per i socialisti. Per molte di loro c'è anche la militanza a favore dell'impresa fiumana di D'Annunzio".
L'AUTORE - Sergio Vicini è giornalista, traduttore e consulente editoriale. Profondo conoscitore della storia e della cultura europea (in particolare di quella tedesca), si è specializzato nello studio delle ideologie di massa e dei "tre totalitarismi" del Novecento (Fascismo, Nazionalsocialismo e Comunismo). È autore, con Paolo A. Dossena, di Lupo vigliacco, una biografia di Roberto Farinacci (Hobby & Work Publishing, 2006) nonché, sempre per Hobby & Work Publishing, di Le 100 grandi donne, Le 100 date fatali, Le stelle del Duce. Di Sergio Vicini, prossimamente Hobby & Work Publishing pubblicherà Le Tangentopoli del Duce: un viaggio negli scandali del fascismo.
INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Cannoni e lenticchie, di Ben Pastor - Introduzione - Parte prima - L'ideologia della madre - La costruzione della gabbia - Demone in gonnella - La sana famiglia rurale - Angeli con le ali tarpate - Modernamente reazionaria - Sposa, madre e cittadina - La Giornata della Fede - Nella provincia dell'impero - Alle armi! Alle armi? - Parte seconda - Le sansepolcriste - Le fiumane - Le squadriste - Le dirigenti - Donne che scrivono per le donne - Le organizzazioni femminili - Appendice iconografica - Bibliografia |