Attila e la caduta di Roma |
Christopher Kelly Attila e la caduta di Roma Bruno Mondadori, pagg.336, Euro 26,00
IL LIBRO - Cent’anni prima del crollo dell’Impero d’Occidente, dalle steppe infinite dell’Asia centrale un popolo sconosciuto ai romani si affaccia sul mar Nero, alterando per sempre gli equilibri del mondo antico. Da dove di preciso gli unni venissero non è noto, ma l’Europa centrale è subito preda e scenario della loro incredibile espansione: con assalti rapidi e mirati i temibili nomadi a cavallo, dal 434 sotto la guida di Attila, mettono in fuga i goti e le altre genti ai confini dell’impero, gli stessi popoli considerati da Roma barbari ai limiti della civiltà. Alle spalle si lasciano una scia di distruzione – dalla pianura ungherese ai campi della Champagne fino alle porte di Costantinopoli, la capitale dorata sulle sponde del Bosforo – mentre gli imperatori e i loro consiglieri tentano, invano, di arginare il pericolo con ogni genere di contromisure, dai pagamenti in oro ai giochi di alleanze, dalle spedizioni militari ai subdoli complotti di corte. Grazie a un abile uso di fonti storiche e archeologiche, Christopher Kelly dipana le intrecciate vicende di sovrani, usurpatori, generali ambigui e influenti, eunuchi, devote e astutissime principesse, per far emergere, liberandolo dai pregiudizi occidentali e dai sedimenti leggendari, il personaggio di Attila: uomo d’aspetto inquietante con gli occhi piccoli e il naso camuso, favorito dal dio della guerra, condottiero indomito ma dotato di grandi abilità diplomatiche e autocontrollo, saggio sovrano, più ragionevole e accorto di molti imperatori romani. Una nuvola di polvere si profila all’orizzonte. Nel villaggio senza più difese gli abitanti impietriti dal terrore stanno a guardare, mentre un’incombente macchia scura s’ingrossa sempre più: è l’attacco fulminante di un drappello di unni a cavallo. A Costanza, Sirmio, Serdica, Filippopoli, Reims, Aquileia, Pavia, Milano, la stessa scena si ripete innumerevoli volte nell’arco di soli vent’anni, tra il 430 e il 450, quando il popolo unno, al comando dell’invincibile Attila, intelligente stratega e formidabile combattente, percorre per migliaia di chilometri l’Europa intera, fino a minacciare Roma, la città eterna.
DAL TESTO - "È su questo ricco sfondo moralistico relativo ai costumi dei banchetti romani che i lettori di Prisco avevano collocato la descrizione di Attila. L'assenza di ubriachezza, gola ed eccessi sarà stata l'elemento più notevole. Il comportamento di Attila manifestava un livello di moderazione e sobrietà che poteva essere confrontato, a suo favore, con il migliore tra gli imperatori. Eccezionalmente Prisco presentava inoltre Attila come un diplomatico scaltro e capace, in grado di superare in astuzia i cortigiani più potenti di Costantinopoli. Ironicamente, il complotto di Grisafio avrebbe potuto avere successo se Attila fosse stato il barbaro stupidamente crudele che l'eunuco chiaramente si aspettava. Prisco è anzi disposto a spingersi ancora più in là nel confronto, suggerendo che per certi versi Attila rispetto a Teodosio raggiungeva un grado più alto di virtù regale. La critica di Prisco alla politica imperiale dei sussidi unni sottintende che quel genere di azione codarda era esattamente ciò che ci si poteva attendere da un regnante che sperperava denaro per «spettacoli stravaganti, per ambizioni assurde, piaceri e lussi sfrenati quali nessun uomo ragionevole potrebbe sopportare neppure in tempi di prosperità»".
L'AUTORE - Christopher Kelly insegna Storia antica presso la Cambridge University, ed è membro del Corpus Christi College. Tra i suoi libri, Ruling the Later Roman Empire (Harvard University Press, 2004) e The Roman Empire: A Very Short Introduction (Oxford University Press, 2006).
INDICE DELL'OPERA - Prologo. Il funerale di Attila l’unno - I. Prima di Attila - 1. Il primo contatto - 2. L’asse del male - 3. Una steppa arretrata - 4. Romani e barbari - 5. Come fu sconfitto l’Occidente - II. Unni e romani - 6. Racconto di due città - 7. Guerra su tre fronti - 8. Fratelli d’armi - 9. La battaglia per Roma - 10. Panico e sgomento - 11. I barbari alle porte - 12. Il prezzo della pace - III. A cena con Attila - 13. Missione impossibile - 14. Incontri ravvicinati - 15. A cena con il nemico - 16. Cosa vide lo storico - 17. La verità e la sfida - 18. Finale di partita - IV. La caduta dell’impero - 19. I cuori e le menti - 20. La sposa di Attila - 21. Gli schieramenti - 22. La nebbia della guerra - 23. L’ultima ritirata - 24. Conclusioni - Epilogo. La leggenda |