Il duce, il cibo e l'autarchia Stampa E-mail

Enza Cavallero

Il duce, il cibo e l'autarchia. Gli Italiani a tavola in orbace e camicia nera

Araba fenice, pagg.191, Euro 16,00

 

cavallero_duce_cibo.jpg  IL LIBRO - "Enza Cavallero ci offre qui un nuovo libro di storia, un insolito frammento di come siamo stati durante il ventennio fascista. E così facendo per l'ennesima volta prova quanto la storia e le storie della quotidianità siano cartina di tornasole, "epifania" direbbero í cultori della petite histoire, insostituibile per comprendere la grande Storia, quella che coinvolge e talvolta sconvolge l'esistenza di intere comunità... Sorretta da una profonda conoscenza storica e attingendo a una memoria personale che non lesina minuzie, l'autrice ci riporta a un passato nemmeno troppo remoto. Di quando un romagnolo dal fisico tarchiato, a torso nudo invitava alla "battaglia del grano", cosa persino ridicola in un paese che per secoli era stato il granaio d'Europa. Di quando quello stesso uomo, dopo aver perso sé stesso e l'Italia nella catastrofe della guerra, si vide costretto a sollecitare avvilenti eppur necessari "orti di guerra".

  "Grazie a una narrazione avvolgente, sorretta e quasi ordinata con la puntigliosa enumerazione di ricette dell'epoca, rivive un Paese che fortunatamente non c'è più, quello di "un solo pasto al giorno, e quando va bene". Non ci allontaniamo troppo dal vero affermando che la fame fu sfrontata e costante compagna di vita di molti nostri avi. Al complesso di espedienti che escogitarono per renderla meno dura è dedicato questo libro." (Dalla Prefazione di Carlo Petrini)

 

  DAL TESTO - "Stava per finire la guerra ma non finiva ancora la fame: le navi Liberty e le Victory erano pronte a salpare dai porti americani portando viveri, e medicinali, le navi bianche avevano preso il posto delle bananiere e riconducevano in patria feriti e prigionieri di guerra, nelle piazze la gente ballava senza accorgersi che erano terminati l'oscuramento e il coprifuoco....

  "Il pane, non più di riso o di mais, ma di farina canadese, il riso non più della Valpadana ma della Virginia, ci avrebbero sfamati, nutriti e ingrassati, insieme con il burro di arachidi, che gli americani spalmavano ingordi su quello strano pane già affettato, di forma quadrata, ma noi avremmo continuato a sognare le grosse biove cotte nei forni a legna, i tajarin, le nostre buone minestre... Purtroppo era scoppiata la pace!"

 

  L'AUTRICE - Enza Cavallero è conosciuta come rigorosa saggista e profonda conoscitrice delle uve del passato, del mondo contadino e della povertà, visti attraverso la storia dell'alimentazione. Tra i suoi libri: Monferrato '70, Il Grignolino, L'Albugnano, Viti e uomini del Piemonte. Dai Longobardi alla fillossera, I malnutrì, Le uve del Loëss, etc.. Con Araba Fenice ha pubblicato La moglie del boia (2008), nove racconti ambientati in una Torino criminale e sotterranea a cavallo tra otto e novecento.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Carlo Petrini - Banane somale flambée - Tagliatelli crostati - Ravioli a culo nudo - Agnello con l'intingolo - Salsa maionese al grasso - Salsa maionese - Polenta con cavoli - Pancotto - Muggine in bella vista - Catagnola alla borghese - Formaggio pecorino in padella - Merenda con il seirass di mucca - Oignons a l'estouffade ovvero Cipolle stufate - Cipolle ripiene - Cipollata di zucca - Riso e zucca al latte - Gnocchetti col pangrattato - Riso in prigione - Semolino di grano duro - Risotto verde agli spinaci - Riso e cavoli - Ciambella di riso balilla per tutti - Mele caramellate - Pasta con grano saraceno ovvero Pizzoccheri - Pizzoccheri all'uso dí Teglio - Polenta taragna in Valtellina oppure Polenta grisa - nelle vallate alpine pinerolesi - Minestra con la cisrà - Ricetta per i semolini da frittura per i poveri - Semolini per frittura per chi non conosce le ristrettezze - Orecchiette - Le raviole delle terre occitane - Raviole occitane di carote - Agnolotti con riso e cavoli a l'aria 'd l'uss - Agnolotti con la tetta di vacca - Agnolotti piemontesi con testina di vitello - Antipasto italiano - Sardine o alici, aperte alla genovese - Sardine ripiene - Alici o acciughe agrette - Il pane di riso - Frittate - Luvertin - Frittate di luvertin - Frittata rognosa - Frittura alla moda novarese - Frittata di riso - Omelette - Omelette al gorgonzola - Frittata di cipolle - Belecauda o Farinata genovese - Farinata in tegghia - Paniccia (Panissa) - Favetta - Castagnaccio - Caffè con ghiande di rovere tostate - La giunta - Condimento per la pastasciutta con i budelli della gallina - Patate al forno farcite - Insalata di patate e cipolle al forno - Trance di palombo - Pesci marinati a l'aggiadda - Frittatíne di rossetti o novellame o gianchetti - Conservazione del basilico - Brodo di ossa - La finanziera dei sudditi e non di Cavour - Zuppa di pasta reale (petits choux) - Funghi fritti - Chiodini o famigliole in umido per polenta - Prugne secche come piacevano a zia Maria - La pizza napoletana di Michele - Canederli alla moda trentina - Cavoli, verze, cavolo nero e coj, coj alla piemontese - Salsa di rafano a mio modo - Cavolfiori con bechamella - Cavolo verza secondo la moda di Dronero - Pane casalingo - Agliata - Salsa al midollo di bue - Salsa pearà (per bolliti) - Bagnet piemontese (per bolliti) - Salsa casalinga rossa per il bollito - Salsa rossa - Pappa col pomodoro - Acqua cotta - Pancotto pantrito e panada - La ribollita - Soupe valpelleunentze - Zuppa cuata tipica della Gallura - Crema d'oro - Zanzarelli in brodo - Rosolio del Portogallo - Patate alle noci - Patate al vino - Polenta e latticello del burro - Pastine e capellini sul brodo di Ombrina - Riso al prosciutto - Risotto al limone - Minestra di riso e ortiche