Gaetano Bresci a 150 anni dalla nascita (1869-2019) Stampa E-mail

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Gaetano Bresci a 150 anni dalla nascita (1869-2019)
Atti del convegno di studi
(Prato, Camera del lavoro di Prato, 13-14 novembre 2019)


Pentalinea Edizioni e Tipografia, pagg.112, € 13,00

 

aavv bresci  IL LIBRO – Questo volume dei "Quaderni risorgimentali" editi da Pentalinea raccoglie gli atti del convegno «Gaetano Bresci a 150 anni dalla nascita (1869-2019)» svoltosi, presso la presso la Sala conferenze «Bruno Fattori» della CGIL - Camera del lavoro nei giorni 13 e 14 novembre 2019, grazie alla collaborazione tra sindacato, Associazione culturale per il lavoro e la democrazia e Comitato pratese per la promozione dei valori risorgimentali.
  L'intenzione, spiega Manuele Marigolli (Presidente dell'Associazione culturale per il lavoro e la democrazia), è quella di "ribadire l'impegno al dibattito, alla conoscenza ed alla divulgazione dei valori di libertà, unità e democrazia. Senza volerne giustificare il gesto, la figura di Gaetano Bresci viene mostrata nel contesto in cui era inserita e sulla scia del mito che l'anarchico rappresentò poi nell'immaginario comune. È indispensabile far comprendere i diversi scenari della sua formazione: quella moltitudine di prospettive che univa l'instancabile operosità di fabbrica alla progressiva presa di coscienza popolare, della quale Prato era, ed avrebbe continuato ad essere, uno dei ricettori più sensibili".
  Fabio Bertini, ripercorrendo le origini e l'evoluzione dell'anarchismo ottocentesco, ne definisce i passaggi, giungendo a individuare alcune delle intersezioni profonde con lo sviluppo della società europea dalla prima metà dell'Ottocento in avanti.
  Giorgio Sacchetti mette in evidenza i mutamenti intervenuti nel mondo dell'anarchismo a seguito del gesto compiuto da Bresci con particolare riferimento all'uso della violenza.
  Il contesto nel quale cresce Gaetano Bresci fino al momento della sua emigrazione negli USA, nel 1897, è quello di una cittadina all'interno della quale la presenza internazionalista e anarchica non sembra essere particolarmente significativa. Nel contempo, quello che descrive Alessandro Affortunati è un quadro all'interno del quale anche i tentativi di organizzazione e di propaganda, così come i reati che vengono ascritti agli anarchici pratesi, assumono caratteristiche simili a centinaia di episodi che accadono in moltissime altre città e cittadine italiane.
  Alla pubblica condanna del gesto e del responsabile, si aggiunse la precisa volontà di cancellarne la memoria, offrendo la possibilità a tutti i concittadini del regicida con lo stesso cognome di modificarlo. Giuseppe Galzerano descrive anche come questa volontà si estese intero Paese.
  Il gesto compiuto da Bresci determinò conseguenze anche nell'anarchismo d'oltreoceano – come spiega Antonio Senta -, soprattutto attraverso l'azione propagandistica e giornalistica di Luigi Galleani.
  Attorno a Bresci e all'attentato da lui compiuto presero immediatamente a formarsi posizioni differenti, che videro contrapposti – come osserva Massimo Ortalli - i militanti residenti in Italia e quelli delle varie comunità estere.

  DAL TESTO – "[...] la figura ed il gesto di Gaetano Bresci, lungi dall'essere relegato in un lontanissimo passato, suscita attenzione storiografica e timori ancestrali, mostrando come esso si presti ad essere rappresentato e utilizzato da parte di tutti i soggetti in campo. Certo, è un avvenimento metabolizzato, ma attraverso il quale è possibile cogliere sia il fallimento di quel processo di rimozione, obiettivo della classe dirigente liberale e dell'Italia umbertina e giolittiana, sia il contemporaneo avvio della sua stratificazione nella memoria dell'Italia liberale, poi fascista e poi repubblicana. È questo uno di quegli aspetti che maggiormente aiutano a comprendere le persistenze e la formazione di miti e simboli all'interno di un movimento che, di fronte al regicidio, giudicò in modo differente l'episodio in sé, ma soprattutto l'utilizzo della violenza, se sganciata da un contesto di preparazione rivoluzionaria."

  INDICE DELL'OPERA – Saluto, di Manuele Marigolli – Prefazione, di Pasquale Fuso - Nota introduttiva, di Alessandro Affortunati e Andrea Giaconi - Anarchismo europeo e movimento operaio nell'Ottocento, di Fabio Bertini - Prima e dopo Bresci. L'anarchismo in Italia fra Otto e Novecento, di Giorgio Sacchetti - Il movimento anarchico pratese, di Alessandro Affortunati - Gaetano Bresci: il tessitore anarchico pratese, di Giuseppe Galzerano - Il gesto di Bresci e l'anarchismo di lingua italiana negli Stati Uniti. Etica della rivolta e filosofia del progresso, di Antonio Senta - «Pria di morir nel fango della via, imiteremo Bresci e Ravachol», di Massimo Ortalli - Indice dei nomi