Nova Historica 73 Stampa E-mail

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Nova Historica
Nuova serie – anno 18 – numero 73


Casa Editrice Pagine, pagg.185, € 21,00

 

novahistorica 73  Questo numero di "Nova Historica" si occupa di alcuni fra i tanti anniversari che hanno caratterizzato il 2020, in particolare quelli estranei al Pensiero Unico.

  Massimo Magliaro, il direttore, nell'Editoriale denuncia la nascita di un nuovo totalitarismo, "del tutto diverso da quello del Secolo scorso, un totalitarismo morbido, sorridente, pacioso, nel quale c'è spazio per tutto, eccetto proprio che per le libertà". Ad agevolarne la nascita sono gli Stati liberali in combutta con le "Nuove Monarchie" mondialiste: Apple, Amazon, Microsoft, Facebook et similia.

  In occasione dei 130 anni dalla nascita di Charles de Gaulle, il leader storico della Destra patriottica francese, Jean Marie Le Pen firma in esclusiva per "Nova Historica" un intervento "che interrompe il silenzio pressocché totale" osservato sulla figura del fondatore della Quinta Repubblica. "A parte la vicenda algerina – scrive Le Pen – e soprattutto il modo, per me inammissibile, di abbandonare al loro destino coloro che avevano la sola colpa di voler servire il nostro Paese, l'opera politica di de Gaulle ha in ogni caso permesso di dorare nuovamente un blasone che la Francia aveva lasciato appannare. Visionario in certi campi, realista in altri, questo personaggio odioso per alcuni e adulato da altri, avrà un posto nella stirpe di coloro che, in mancanza di aver fatto la Francia, hanno, almeno, tentato di impedire che fosse disfatta."

  Ai fatti di Genova del giugno 1960 è dedicato l'intervento di Mario Bozzi Sentieri; dell'esperienza fiumana culminata nel Natale di sangue si occupa invece Roberto Bonuglia.

  A cinquant'anni dalla morte di António de Oliveira Salazar, Jaime Nogueira Pinto ne rievoca la figura.

  "Geopolitica del Coronavirus" è il titolo dell'articolo di Roberto Pecchioli. "Ovunque – scrive l'Autore – non solo chi dissente, ma chiunque osi chiedere chiarimenti, ponga e sponga domande, è ormai trattato come un untore. Va quindi tolto di mezzo, gli vengono immediatamente revocati i diritti costituzionali tra gli applausi delle masse impaurite, l'ex opinione pubblica. Ovunque si generalizza lo stato d'emergenza."

  Prosegue l'inchiesta di Roberto Rosseti sulla strage alla Stazione di Bologna. In questo numero, intervista sul tema Gian Paolo Pelizzaro e Gabrile Paradisi, "che, da sempre, si sono dedicati ad una approfondita indagine di questo processo".

  Giampiero Cannella si occupa di una questione geopolitica, quella relativa alle mire francesi sui giacimenti di uranio in Libia.

  La ricca appendice iconografica è questa volta dedicata alla prima trasvolata atlantica (17 dicembre 1930 – 15 gennaio 1931).