Critica del liberalismo Stampa E-mail

Alain de Benoist

Critica del liberalismo
La società non è un mercato


Arianna Editrice, pagg.288, € 23,50

 

debenoist liberalismo  IL LIBRO – Il concetto moderno di sviluppo è caratterizzato dall'inclusione sempre più vasta, nella logica commerciale, di cose o ambiti che in precedenza non vi rientravano. Tutto diventa merce monetizzabile, tutto diventa disponibile sul mercato. Persino i fini non economici sono perseguiti attraverso un'attività economica e la moneta standardizza tutte le attività umane, seguendo il principio del "mai abbastanza". È ancora possibile impedire che il nostro pianeta e la nostra società si trasformino in un immenso mercato? Esiste un legame tra la propaganda liberalista e il cosiddetto pensiero unico?
  Alain De Benoist dimostra come il liberalismo sia la dottrina filosofica, economica e politica dominante e che, pertanto, deve essere studiata e giudicata con un'analisi critica stringente. Sfruttamento del lavoro, trasformazione del soggetto in oggetto, solitudine di massa, crollo della vita interiore, condizionamento pubblicitario, tirannia della moda, scomparsa dell'intimità, menzogna mediatica, controllo sociale, regno del politicamente corretto. Tutto questo fa parte di un sistema contemporaneo fortemente influenzato dal pensiero liberalista che, come ogni ideologia dominante, è anche l'ideologia della classe dominante.
  "Le ragioni impellenti di quest'ultima opera di Alain de Benoist – spiega Eduardo Zarelli nella Prefazione – portano avanti la disanima tanto puntuale quanto sistematica sulle condizioni del nostro tempo sviluppate nel precedente Populismo. La fine della destra e della sinistra. Qui si descrive con capacità esaustive il liberalismo come ideologia dominante nell'estremo Occidente, unitamente all'inverarsi oligarchico del potere contro la sovranità e la partecipazione popolare, dove la democrazia è concettualmente intesa come la forma di governo corrispondente al principio dell'identità di vedute fra governanti e governati, istanza primaria di un popolo in quanto unità politica."
  Il volume può essere acquistato sul sito www.gruppomacro.com.

  DAL TESTO – "Il liberalismo, da solo, non riassume la modernità, ma ne è il più illustre rappresentante («La forma più coerente del progetto moderno», dice Michéa, «ma non la sua forma esclusiva»). La modernità è stata spesso descritta come l'epoca in cui il modo di vita eteronomo fa spazio al modo di vita autonomo, ossia come il momento in cui si passa da una società in cui i comportamenti erano regolati dal super-ego delle credenze o delle tradizioni a una società in cui l'uomo si concepisce come potenza libera di crearsi esclusivamente a partire da se stesso."
  "Il liberalismo, in realtà, non può non opporsi al conservatorismo, che percepisce come l'erede di un vecchio ordine cui l'ascesa del capitalismo ha posto fine. Il conservatorismo difende la permanenza di un certo numero di costanti antropologiche, che l'individualismo liberale decostruisce automaticamente, dal momento che non considera più l'uomo come un essere sociale e politico per natura."

  L'AUTORE – Alain de Benoist, tra i più significativi pensatori europei, scrittore, saggista, filosofo e noto conferenziere, ha scritto più di 80 libri e oltre 2000 articoli, oggi tradotti in una quindicina di lingue. Con Arianna Editrice ha già pubblicato "Comunismo e nazismo. 25 riflessioni sul totalitarismo del XX secolo", "La "Nuova Evangelizzazione" dell'Europa", "Comunità e Decrescita", "Oltre il Moderno", "Sull'orlo del baratro", "La fine della Sovranità" e "Il trattato transatlantico".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione. Morfologia del dominio e sua metanoia, di Eduardo Zarelli – Introduzione - 1. Che cos'è il liberalismo? - 2. Comunitaristi contro liberali (La teoria liberale - La critica comunitarista) - 3. Liberalismo e identità - 4. La figura del borghese - 5. Critica di Hayek - 6. Democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa - 7. Liberalismo e democrazia - 8. La terza età del capitalismo - 9. Conservare cosa? Gli equivoci del conservatorismo - 10. Tutti precari! Il lavoro nel tempo degli "uomini di troppo" - 11. Critica del valore - 12. Il denaro o l'equivalente universale