Democrazia, il problema |
Alain de Benoist
IL LIBRO – Questo libro di Alain de Benoist è di straordinaria importanza. Non soltanto si confronta, sotto il profilo teorico, con una delle problematiche più dibattute e pressanti della scienza politica contemporanea, ma tenta di rispondere, attraverso la formulazione di una proposta politica concreta, alla crisi della democrazia rappresentativa, della quale nessun osservatore di buon senso può oggi dubitare. Un testo centrale nella biografia intellettuale del filosofo francese, vero e proprio segnavia in senso heideggeriano, che ha guidato le fasi successive della sua evoluzione teorica verso la cultura delle Nuove Sintesi e, al medesimo tempo, essenziale per il dibattito politologico dei nostri giorni. Quando uscì in Italia la prima edizione di "Democrazia il problema", nel 1985, la prima Repubblica celebrava i suoi fasti mentre, inconsapevolmente, si avviava verso il suo mesto tramonto. Ben presto, nei drammatici mesi dell'inchiesta mani pulite, sarebbe emerso come il disancoraggio della politica dal perseguimento del bene comune, caratterizzante le democrazie liberali, fosse in grado di travolgere un intero sistema e le vite di personaggi di primo piano della scena politica nazionale. DAL TESTO – "La democrazia, in ciò che ha di più fondamentale, si contrappone dunque direttamente alla legittimazione liberale dell'apatia politica, nella quale non ci si può impedire di vedere una negazione della sovranità popolare. Ma si dimostra anche incompatibile in molti altri modi con i principi liberali. Essa è una forma di autorità politica, e non ammette che questa venga posta sotto la dipendenza dell'economia né sotto il controllo dei suoi rappresentanti. Si fonda sul principio dell'eguaglianza dei diritti politici, distinta dalla credenza nell'eguaglianza naturale degli esseri. Infine, fa discendere i diritti politici dalla cittadinanza, ed implica quindi che l'individuo si definisca prima di tutto tramite le sue appartenenze. Nessuna democrazia senza popolo, senza nazione, senza città – non essendo queste né strutture transitorie né semplici pluralità insignificanti, ma i contesti privilegiati della pratica democratica. La democrazia non è altro che la forma politica nella quale il maggior numero di persone può partecipare alla vita pubblica. Non sono dunque le istituzioni a fare la democrazia, bensì la partecipazione del popolo alle istituzioni. La sovranità popolare si manifesta attraverso la partecipazione di tutti. Il massimo di democrazia si confonde con il massimo di partecipazione. L'AUTORE – Alain de Benoist è una delle figure più importanti e insieme discusse del panorama culturale contemporaneo, a livello internazionale. Ha all'attivo oltre cento volumi, senza contare gli innumerevoli articoli, oggi tradotti in tutto il mondo. Vastissimo il campo dei suoi interessi, che spaziano dalla filosofia alla storia della cultura, anche se con una particolare attenzione al pensiero politico. Viene comunemente considerato il "maestro" della Nuova Destra francese, dalla quale, tuttavia, si è da tempo distaccato, seguendo un suo (personalissimo) percorso intellettuale. Ha fondato e diretto riviste come "Nouvelle Ecole" e "Krisis". È stato la vera anima del GRECE (Gruppo di Ricerca e di Studi per la civiltà europea) il cui "Manifesto" è pubblicato nel libro "Nuova destra, nuova Europa" (I libri del Borghese, 2012). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. La democrazia organica di Alain de Benoist. Una risposta alla crisi, di Giovanni Sessa – Prefazione, di Alain de Benoist - Gli antichi e i moderni - Difesa della democrazia - Sovranità popolare e pluralismo - La crisi della democrazia - Verso una democrazia organica – Appendice. Dieci tesi sulla democrazia |