Guerra di propaganda |
a cura di Claudio Melchior e Antonella Pocecco
IL LIBRO – La propaganda violenta dello Stato Islamico, o Daesh, la 'guerra di significati' della crisi ucraina, l'attuale war reporting: gli scenari dei conflitti contemporanei sono sempre più mediatizzati. La comunicazione è diventata elemento essenziale e complementare alle operazioni svolte sul campo, e la gestione del consenso e delle percezioni delle opinioni pubbliche ne costituisce parte integrante. Le tecniche di propaganda, sempre più complesse, riguadagnano oggi ampio spazio nei budget dei governi, nel dibattito pubblico, nelle scelte strategiche di ogni tipo di combattimento. DAL TESTO – "La recente guerra in Ucraina ha riproposto tutti gli scherni classici della propaganda, ma addirittura della propaganda del periodo bellico della Seconda guerra mondiale, rispolverando quelli scherni ideologici presenti nella grande lotta patriottica sovietica contro il mostro nazista, funzionale alla rimozione del fatto che tale conflitto inizia con l'alleanza tedesco-sovietica che si spartisce la Polonia e finisce con l'Armata rossa che entra a Berlino. Nella crisi ucraina si rivedono tutte queste cose: da una parte movimenti di estrema destra dichiaratamente neo-nazisti il cui ruolo viene enfatizzato dalla propaganda e dalla narrativa russa, mentre dall'altra si cerca di enfatizzare il ruolo di neo-comunisti degli indipendentisti." I CURATORI – Claudio Melchior e Antonella Pocecco si occupano di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università di Udine. I loro interessi di ricerca vertono sugli aspetti relazionali e negoziali delle interazioni umane, a livello individuale e sociale. Insieme dirigono l'unità di ricerca 'Comunicazione e conflitti', attiva dal 2014 nella sede goriziana dell'Ateneo udinese. INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Propaganda, informazione e disinformazione nelle società occidentali, di Claudio Melchior e Antonella Pocecco - Propaganda, disinformazione e info-ops nelle crisi dei nostri giorni, di Gianandrea Gaiani - La guerra non lineare, il paradigma del caos, di Andrea Romoli - Guerra dell'informazione dalla Libia all'Ucraina fino alle bandiere nere e i tabù delle nostre missioni all'estero, di Fausto Biloslavo - Professione inviato: conflitti e narrazioni. Intervista a Barbara Gruden (di Paola Pellegrino) - Comunicazione a-consapevole e propaganda di guerra, di Claudio Melchior - Nuovi orientalismi nelle narrazioni mediatiche contemporanee, di Antonella Pocecco - Le icone di guerra come monumento visuale, di Paolo Parmeggiani - Propaganda e coscienza critica. Intervista ad Alberto Alpozzi - Proselitismo, immagini e mancanza d'informazione. Intervista a Giulio Magnifico - Tra fragilità occidentale e fanatismo messianico, di Gad Lerner - Gli Autori |