Acri 1291. La caduta degli stati crociati |
Antonio Musarra
IL LIBRO – Il 18 maggio del 1291, dopo un drammatico assedio, Acri, l'opulenta capitale del regno crociato di Gerusalemme, cadeva sotto i colpi d'un giovane ma ambizioso sultano mamelucco, seguita dieci giorni dopo dal castelletto templare, teatro dell'estrema difesa cittadina. Cessava così, dopo quasi due secoli, la presenza crociata in Terrasanta. L'Occidente metabolizzò il fatto con un gran vociare e molte recriminazioni, ma senza impegnarsi attivamente per recuperare quanto perduto. In questo libro, la fine degli stati crociati è letta nel contesto più generale dei sommovimenti che interessarono il territorio siro-palestinese nel corso del XIII secolo: un'area contesa a vario titolo fra Mongoli e Mamelucchi, Genovesi, Pisani e Veneziani, papi e imperatori, Templari e Ospitalieri, re, regine e reggenti, e difesa da nugoli di crociati sovente indisciplinati che finiranno per decretarne la rovina. DAL TESTO – "Le macchine da guerra franche, posizionate in corrispondenza della Torre degli Inglesi e delle rovine della Torre del Re, non riuscirono a contenere la marea montante nemica. I Mamelucchi s'insinuarono tra la prima e la seconda cerchia di mura, distanziate tra loro da un fossato largo circa 10 metri. Si procedette velocemente al suo riempimento mediante pietre, legna, fieno, oggetti di vario tipo, animali e perfino cadaveri (qualcuno si sarebbe addirittura gettato volontariamente nella fossa). Dopo alcune ore, la Torre Maledetta crollò su sé stessa, permettendo alle armate mamelucche di penetrare in città: un gruppo sciamò verso San Romano; un altro, più consistente, si diresse, invece, verso la Porta di Sant'Antonio. Guglielmo di Beaujeu e Giovanni di Villiers accorsero alla porta per respingere l'attacco, assieme a un manipolo di confratelli e ad alcuni cavalieri ciprioti, avendo la meglio; tuttavia, non fu possibile per loro raggiungere la Torre Maledetta per via dell'eccessiva presenza di squadre mamelucche, le quali iniziarono a spingersi verso il dedalo di viuzze interne. Matteo di Clermont cadde ferito a morte «nella piazza della strada che era stata dei Genovesi»: dunque, in una zona piuttosto centrale, segno che la città era ormai preda del nemico." L'AUTORE – Antonio Musarra è dottore di ricerca in Storia medievale e Fellow di Harvard (Villa I Tatti). Tra i suoi libri: «La guerra di San Saba» (Pacini, 2009), «Gli Italiani e la Terrasanta» (a cura di; SISMEL, 2014), «Genova e il mare nel Medioevo» (Il Mulino, 2015), «In partibus Ultramaris. I Genovesi, la crociata e la Terrasanta» (ISIME, in corso di stampa). INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Franco Cardini – Prologo - I. Outremer (Una nuova storia - Tra Oriente e Occidente - Il sapore delle spezie e l'odore dell'incenso - Credere, obbedire, combattere e fare di conto - Rivalità e contrasti) - II. Egitto (La terra del Soldano - Un'eredità difficile - Morte sul Nilo - Il sultano e l'imperatore - Gerusalemme val bene una scomunica) - III. Guazzabuglio orientale (Un nuovo sultano, una nuova crociata - Harbīya, 1244 - I leoni turchi e i cani infedeli - Da schiavi a sultani) - IV. Acri (Luigi IX in Outremer - All'ombra delle mura - Una nuova guerra civile - Abbandonare Acri) - V. Tra Mongoli e Mamelucchi (La lunga marcia verso ovest - 'Ayn Jālūt, 1260 - Il leone d'Egitto - Un vicino ingombrante - Il gatto e il topo) – VI. Un re per Outremer (Antiochia, 1268 – Tregua - Un sovrano residente - Difficili alleeanze, facili conquiste - Il principe e il sultano) - VII. Fronti contrapposti (Piani di crociata - Alzati, Gerusalemme! - Ambizioni angioine - Un nuovo sultano - Guerra e pace) - VIII. Brandelli di un regno (Trapassi e corone - Una festa a lungo attesa - Rivalità mediterranee - Acri, 1287) - IX. «L'alto cedro del Libano cadrà» (Un comune effimero - L'aventure di Benedetto Zaccaria - Tripoli, 1289) - X. Recuperare la Terrasanta? (Contrasti mediterranei - Impia foedera - Niccolò IV e la crociata) - XI. L'ultima crociata (La crociata degli Italiani - Il casus belli - Una morte inaspettata - Acco delenda est) - XII. La caduta (Sotto assedio - L'inizio dei bombardamenti – Sortite - Il ritorno del re - 18 maggio 1921 - Gli ultimi giorni di Acri - «Fu toute la Surie perdue» - Tentativi di riconquista) – Epilogo – Note – Cronologie – Carte – Bibliografia - Indice dei nomi |