Nicolás Gómez Dávila e la crisi dell'Occidente Stampa E-mail

a cura di Fabrizio Meroi e Silvano Zucal

Nicolás Gómez Dávila e la crisi dell'Occidente

Edizioni ETS, pagg.218, € 22,00

 

meroi davila  IL LIBRO – Pensatore scomodo e radicale, il colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994) è una delle figure più interessanti – e inquietanti – del panorama intellettuale dell'intero Novecento. Nonostante una scelta di vita che ha trovato il suo baricentro in un meditato e rigoroso isolamento, Gómez Dávila è stato un osservatore attento e un critico finissimo della modernità, coerente con le proprie idee e sempre lucido e sferzante nei suoi testi e nei suoi aforismi. Nel quadro dell'ampia e articolata riflessione novecentesca sulla crisi dell'Occidente, la sua originale posizione spicca per la vastità dei temi affrontati, per l'impressionante familiarità con gli autori e le opere fondamentali della tradizione, per le solide basi teoretiche di un pensiero al tempo stesso aristocratico e militante.
  I saggi raccolti in questo volume hanno per oggetto, a un secolo di distanza dalla nascita di Gómez Dávila e con una particolare attenzione per le tematiche di ordine storico-filosofico, politico, estetico e religioso, diversi aspetti della sua opera, che vengono trattati e approfonditi nell'intento, tra l'altro, di promuovere nuovi studi e nuove interpretazioni.

  DAL TESTO – "Il pathos anti-egualitaristico della concezione politica gomezdaviliana è di gran lunga un elemento ricorrente nei suoi escolios, fondato, come già in Donoso Cortés (e non senza taluni accenti affini alla speculazione malebranchiana), ma senza le derive marcatamente teocratiche assunte dal diplomatico della Estremadura, sulla convinzione che solo a Dio spetta la possibilità di creare qualcosa di simile a una eguaglianza tra gli uomini. Infatti, sentenzia lapidariamente il pensatore colombiano, «chi non si rassegna alla fondamentale asimmetria del mondo finisce col falsificare le misure»: la democrazia necessita rigorosamente che Dio non esista, perché se Dio esistesse, l'uomo sarebbe una sua creatura e non potrebbe toccar mano la propria, presunta, divinità. L'ateismo in gioco nella democrazia è una teologia del dio immanente; le istituzioni democratiche, con la vana e illusoria pretesa livellatrice che le contraddistingue, frutto di una erronea interpretazione della storia, si svelano da ultimo in tutta la loro sembianza di «tentativi di istituzionalizzare ciò che non si può istituzionalizzare».
  "Neppure è consentito alla democrazia di rifugiarsi nel principio del consenso e della sovranità popolare come causa propria legittimità: esso, infatti, per il pensatore colombiano, è semmai solo indizio di legittimità, al pari di come lo sono il principio della rappresentanza (secondo il paradigma già istituito dalla Metafisica dei costumi di Kant) e quello della forza, che può vantare dalla sua parte una ampia tradizione, da von Treitschke a Max Weber, da Carl Schmitt a Hermann Heller."

  I CURATORI – Fabrizio Meroi insegna Storia della filosofia dal Rinascimento all'Illuminismo e Storia della filosofia moderna e contemporanea presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.
  Silvano Zucal insegna Filosofia teoretica e Filosofia della religione presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Quando l'occidente muore. Nicolás Gómez Dávila: rilevanza e attualità del suo pensiero, di Gabriele Zuppa - «Vivir con lucidez». Nicolás Gómez Dávila e la biografia come storia del proprio filosofare, di Antonio Lombardi - Filósofo del límite, politico de Dios: aproximaciones a la obra de Nicolás Gómez Dávila, di Samuel Manuel Cabanchik - Variazioni, corollari e controaforismi sul secondo volume degli Escolios a un texto implicito di Nicolás Gómez Dávila, di Vittorio Hösle - Das aphoristische Denken und die implizite Bibliothek: Nicolás Gómez Dávila Lektüren als angewandte Modernitätskritik, di Till Kinzel - Nicolás Gómez Dávila e la sua filosofia tragica della storia, di Francesco Ghia - Gómez Dávila y la muerte del arte, di Alfredo Abad - Tradizione e significato dell'aforisma: Ferdinand Ebner e Gómez Dávila alla scuola di Nietzsche, di Silvano Zucal - Reazione e scetticismo: Gómez Dávila e Cioran, di Fabrizio Meroi - Fonti spagnole del pensiero politico di Nicolás Gómez Dávila, di Lorena Cebolla Sanahuja - Il contesto impossibile del testo implicito, di Francisco José Martín