Ucraina. Una guerra per procura Stampa E-mail

Giacomo Gabellini

Ucraina
Una guerra per procura


Arianna Editrice, pagg.336, € 14,50

 

gabellini ucraina  IL LIBRO – Occorrono diversi livelli di lettura per comprendere l'essenza profonda della crisi ucraina, frutto della collisione tra nazionalismi di segno opposto, differenti valori e inconciliabili interessi.
  La rivolta di "Euro-Majdan", il referendum plebiscitario che ha determinato l'annessione della Crimea alla Federazione Russa e la guerra civile tra le forze governative e i ribelli del Donbass sono infatti gli episodi recenti di una storia molto più vecchia, che trascende i confini nazionali e rischia di far saltare i delicatissimi equilibri geopolitici instauratisi dalla fine della Guerra Fredda.
  Questo volume indaga con dovizia di particolari le ragioni che stanno alla base della cronica instabilità ucraina ed evidenzia come le contraddizioni interne al più esteso Paese europeo siano sfruttate dalle maggiori potenze mondiali nel contesto di un conflitto tanto ibrido quanto globale.
  Emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni preconfezionate, che mette in luce gli aspetti determinanti del problema e l'entità della posta in gioco.
  Il saggio di Gabellini, scrive il prof. Eugenio Di Rienzo nell'Introduzione, "costituisce un contributo molto importante per comprendere il conflitto di potenza che si sta sviluppando sul fianco est della Nato, in un quadrante economicamente e geo-politicamente vitale per i destini di tutti i Popoli europei."

  DAL TESTO – "Le direttive di Brzezinski hanno con ogni probabilità spinto la Casa Bianca a potenziare l'offensiva, inviando Victoria Nuland in Armenia, Richard Miles in Kirghizistan e Pamela Spratlen in Uzbekistan con l'incarico di provocare scossoni - come ad esempio le "rivoluzioni colorate" – che mandino in pezzi i capisaldi della strategia geopolitica, economica e militare portata avanti dalla Russia, ovvero l'Unione doganale eurasiatica, l'Organizzazione per la cooperazione di Shangai e l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. La forma di "finlandizzazione" indicata da Brzezinski e la sottrazione alla sfera di influenza russa dei tasselli fondamentali del suo "estero vicino" comprometterebbe il progetto di cooperazione politico-economica eurasiatica patrocinato da Putin, relegando la Russia al rango di potenza asiatica da accerchiare da est e da ovest con le aree di libero scambio meglio note come Trans-atlantic trade and investment partnership (Ttip) Trans-pacific partnership (Tpp) e Trade in service agreement (Tisa). Il Ttip e il Tpp rispondono all'esigenza di liberalizzare totalente il commercio rispettivamente tra Stati Uniti e Ue e Stati Uniti e nazioni asiatiche. Il Tisa riguarda invece la liberalizzazione dei servizi. Questi accordi sono finalizzati a marginalizzare i Paesi emergenti facendo in modo che le multinazionali statunitensi continuino a dominare i mercati mondiali, specialmente alla luce del crescente peso che i Brics - tenuti rigorosamente fuori dai tre progetti internazionali patrocinati dagli Usa - stanno ottenendo sia sul piano economico-finanziario che su quello geostrategico."

  L'AUTORE – Giacomo Gabellini (1985) è redattore di "Scenari Internazionali" e collaboratore di «Eurasia. Rivista di studi geopolitici». È autore di diversi saggi in cui si analizzano questioni storiche ed economiche, il più recente dei quali (2015) è "Eurocrack. Il disastro politico, economico e strategico dell'Europa", pubblicato da Anteo Edizioni.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Eugenio Di Rienzo - Capitolo 1. Le conseguenze del crollo dell'URSS in Russia e Ucraina - Capitolo 2. Il contesto geopolitico - Capitolo 3. Putin - Capitolo 4. Sull'orlo del baratro - Capitolo 5. Il ruolo cruciale dell'energia - Capitolo 6. La lenta agonia dello Stato ucraino - Capitolo 7. Escalation - Capitolo 8. Le pericolose inclinazioni strategiche di Russia e Germania - Capitolo 9. Gli accordi di Minsk - Capitolo 10. Conclusioni - Bibliografia