Diritto e politica. Saggi di filosofia giuridica |
Julien Freund
IL LIBRO – Freund ha lasciato un'opera ampia e di grande interesse scientifico. Può essere senz'altro considerato come uno dei rappresentanti più illustri del realismo politico europeo, di una tradizione, di ricerca che tra i suoi esponenti contemporanei vanta, oltre a Carl Schmitt, Max Weber e Vilfredo Pareto, Roberto Michels e Raymond Aron, Bertrand de Jouvenel e Giovanni Sartori, Gianfranco Miglio e Gaetano Mosca. Una volta Freund ha riassunto il suo credo politico con quattro termini: francese, gollista, europeo, regionalista; aggiungendo però che la sua vera vocazione è sempre stata quella di essere un teorico, interessato ad individuare le costanti dell'agire politico degli uomini. La sua prestazione intellettuale è stata indubbiamente all'altezza delle sue aspirazioni, in particolare per quel che concerne i suoi studi in materia polemologica e le sue ricerche sulla società conflittuale. Quanto alla sua opera principale, "L'essence du politique", sotto le maglie rigide di un autentico ed imponente trattato filosofico-politico (genere, tra l'altro, largamente in disuso nella letteratura scientifica contemporanea) è possibile individuare un gran numero di spunti analitici che se opportunamente sviluppati di sicuro permetteranno ulteriori passi in avanti verso la definizione di quella "teoria generale del politico" che, per quanto problematica, costituisce pur sempre l'ambizioso traguardo della moderna scienza politica. DAL TESTO – "Dato il carattere mediatore del diritto, sembra che se la politica e la morale non giocano più il ruolo loro proprio, sia per il venir meno dell'autorità sia per l'emergere di una situazione prerivoluzionaria o prefascista, il diritto perde anch'esso i suoi diritti. La nozione di un'attività giuridica autonoma è concepibile eventualmente in una catttedra universitaria, ma è assurda nella realtà politica. Per questa ragione né l'ordine sociale né l'ordine politico sono assimilabili puramente e semplicemente all'ordine giuridico. La dialettica è partecipazione. Ciò vuol dire che il diritto non nasce dalla semplice volontà politica né tanto meno dalle sole esigenze morali, ma appare quando nella società interviene la dicotomia tra la politica e la morale, altrimenti l'idea di mediazione non avrebbe alcun senso." L'AUTORE – Julien Freund (1921-1993) è stato professore di sociologia all'Università di Strasburgo, dove ha fondato e diretto l'Istituto di polemologia. Scrittore molto fecondo, ha pubblicato numerosissimi saggi su argomenti di sociologia, di politica e di filosofia. La sua opera principale resta "L'essence du politique" (1965). INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Agostino Carrino - Parte prima. Diritto, politica, conflitto - Capitolo primo. Diritto e politica. Per una definizione del diritto - Capitolo secondo. Diritto e conflitto - Parte seconda. Weber e Schmitt - Capitolo terzo. La razionalizzazione del diritto in Max Weber - Capitolo quarto. Le linee-chiave del pensiero di CarI Schmitt - Capitolo quinto. La teologia politica di Carl Schmitt – Appendice. Per una fenomenologia del Politico: introduzione al pensiero di Julien Freund, di Alessandro Campi |