«Un assoluto inizio» Stampa E-mail

a cura di Giuliana Fabris

«Un assoluto inizio»
La cristologia di Romano Guardini


Casa editrice Il Poligrafo, pagg.152, € 23,00

 

fabris guardini  IL LIBRO – Un pensiero lucido, quello del filosofo e teologo Romano Guardini (1885-1968). Una razionalità che si oppone a ogni forma di totalitarismo, una cristologia che si fa critica all'ideologia, una riflessione costante sulle due nature, umana e divina, di Gesù Cristo, sulla sua morte, suprema forma d'amore e di dolore, sulla bellezza, dono di Dio da conservare e proteggere, sulla Chiesa come punto d'incontro tra il mondo e la Luce, sul femminile, sullo spazio della liturgia nella sua dimensione architettonica.
  Una riflessione ricca, varia e articolata, che in questi saggi viene posta a confronto con le meditazioni di pensatori e letterati appartenenti a un vastissimo orizzonte concettuale, da Socrate a Dante, da Nietzsche a von Balthassar a Benedetto XVI, nel tracciare il percorso filosofico - oltre che umano - di questo grande innovatore della teologia della Rivelazione.

  DAL TESTO – "Guardini [...] non parla di Cristo, non costruisce una teoria su Cristo nel modo, per così dire, del magistero classico romano, che dalla Scrittura e attraverso la tradizione argomenta per annunciare, chiarificato, l'evangelo agli uomini; egli invece vede Cristo nella sua presenza liberatrice della storia, perché Cristo è il Salvatore, der Erlöser, ed egli lo vede completamente nel secolo delle due guerre mondiali, lui italiano connaturato tedesco, delle due nazioni che in quei conflitti, purtroppo e in modo diverso, hanno rivestito ruoli primari. Forse lo vide, anche e proprio per questo. Guardini vide ciò che l'epoca moderna, nata dall'incontro che il cristianesimo permise fra i popoli del Nord e il cadente impero romano, ci ha lasciato come compito per il futuro del mondo, un compito che richiede un nuovo umanesimo fondato su una nuova religiosità, a fronte delle forze che l'uomo è riuscito a liberare dalla materia e che da solo non controllerà. In questo senso Guardini è un profeta, e possiamo dirlo di tutto cuore."

  LA CURATRICE – Giuliana Fabris, laureata in Psicologia e in Scienze religiose, psicoterapeuta gruppoanalista, opera in ambito pubblico e privato. Per Il Poligrafo ha pubblicato: "Scienza e carità. Accompagnare il morente in ambito geriatrico" (con Evelina Bianchi, 2002), "Lo spazio di Samo. Per una fenomenologia del "femminile"" (2005), "Navigazioni. Verso una teologia dei sentimenti" (2007). Per lo stesso editore ha curato i volumi: "Il male può avere l'ultima parola?" (2008), "Romano Guardini. Presenza e attesa dell'uomo" (2010), ""Caro zio Romano..". Malinconia e spiritualità nelle lettere di Romana Guardini" (2012), "Romano Guardini e la pedagogia. L'educazione come compito e valore" (insieme con Gino Alberto Faccioli, 2013).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Francesco Enrico Gonzo – Introduzione, di Giuliana Fabris - Cristologia come critica all'ideologia. La diagnosi del tempo nel "Signore" di Guardini, di Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz - La bellezza che viene da Dio. Il Gesù di Romano Guardini, di Hans Urs von Balthasar, Benedetto XVI, di Elio Guerriero - Romano Guardini, gli architetti amici e l'architettura: un lascito e la sua interpretazione, di Maria Antonietta Crippa - Socrate e Gesù nell'opera di Romano Guardini, di Paul Metzlaff - Maria e Beatrice: femminilità, forza e verginità fra Dante e Romano Guardini, di Giuliana Fabris - Dioniso contro il Crocefisso. Lo sguardo di Guardini su Nietzsche, di Albrecht Voigt – Postfazione, di Stefano Zamberlan - Gli Autori