Diretto verso l'ignoto Stampa E-mail

Giorgio Galli

Diretto verso l'ignoto
Fuga dagli anni di piombo


Memori, pagg.160, € 16,50

 

galli fuga  IL LIBRO – La lotta armata, la clandestinità sono gli aspetti più clamorosi, ma la sospensione delle vite individuali, il dubbio politico e umano del futuro, l'ansia del braccato e l'angoscia della fuga, hanno avuto un peso e un ruolo di un gran rilievo nelle vicende degli uomini che hanno scelto l'ideologia della rivolta estrema e dell'oblio sociale. Ed è proprio su questi aspetti che l'Autore scava in quell'oblio e riporta in superficie giorni difficili, pericolosi, incerti. Giorgio Galli è un artista apprezzato non solo in Italia e quelle atmosfere risuonano già nelle sue opere, quadri e sculture, ma ora si condensano in parole, in narrazione e superano la difficoltà del rivivere i ricordi e le emozioni di decenni passati e trascurati da molti. Il libro è una inedita esperienza di scrittura, ma emerge subito una penetrante capacità di introdurci in una storia, la sua storia, con la nitida maestria di chi sa osservare e custodire le immagini della vita che gli si svolge intorno, a volte velocemente, come caleidoscopio irrefrenabile che vuole lasciare il senso dell'essere, altre più lentamente con il sapore di un tempo solenne che vuole lasciare il senso della sua incommensurabilità e dell'esistere. In ogni caso il suo racconto è denso, sempre dinamico, non c'è pausa di respiro, non c'è tempo per indugiare in esercizi calligrafici, gli eventi si incalzano reciprocamente fino a creare un film durante il quale non si vorrebbe mai accendere la luce per non interrompere la fruizione. Il coinvolgimento è continuo e ci attrae nei segreti di un vissuto che si svela pagina dopo pagina e che ci rivela un'esperienza sconosciuta e inimmaginabile, un'esperienza che ci viene regalata e che turba e affascina, che ci risucchia in un vortice appassionante con sfondi mari e paesaggi intriganti e smisurati dell'Africa settentrionale, personaggi oscuri e misteriosi, angoli inestricabili di suq e dedali di strade e locali con intorno deserti che conducono alla libertà cercata faticosamente.

  DAL TESTO – "Nei giorni seguenti facemmo conoscenza con il resto dell'equipaggio: due iugoslavi, tre curdi, un armeno, tre russi, un egiziano e un italiano che in due settimane avremmo incontrato tre volte e che non parlava mai ma fumava una sigaretta dopo l'altra, tutto sembrava tranne che un marinaio. Perdemmo le sue tracce nel porto di Istanbul.
  "Quando la nave ormeggiava in qualche porto, io e il mio compagno restavamo sotto coperta. Una volta sentimmo un battello avvicinarsi e poco dopo tornare indietro, quel giorno l'italiano scomparve.
  "Era ovvio che non eravamo i soli clandestini su quell'ammasso di ruggine galleggiante che puzzava di carogna, perfino la dogana ci evitava per il fetore. La nave tornò allargo nel golfo della Marmara, a un chilometro dal porto, dove gettammo l'ancora. Distanti da occhi indiscreti, potevamo salire in coperta e respirare aria pulita, la serata era calda e di fronte a noi, in tutta la sua bellezza, Istanbul illuminata nel buio della notte. Era l'incrocio fra due continenti, separati da una piccola striscia di mare, da un lato l'Europa e dall'altro l'Asia. La mattina seguente, di buon'ora, il capitano sbarcò a terra per sbrigare le pratiche doganali e organizzare un carico di materiali. Al suo ritorno ci raggiunse in cabina e ci consegnò una lettera."

  L'AUTORE – Giorgio Galli, nato nel 1958, espone dal 1989 le sue opere in importanti musei e gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero. I suoi lavori sono un'indagine continua sempre in evoluzione, dagli anni Ottanta fino a oggi secondo l'idea di un astrattismo rigenerato e rifondato di opera in opera. Dagli esordi figurativi, attraverso il sodalizio con artisti come Cucchi, Dorazio, Accardi, fino alle esperienze di Neoastrazione, Galli è riuscito a concepire un astrattismo fortemente evocativo che sa narrare il suo mondo e che sa ben colloquiare con gli aventi della quotidianità e della storia.

  INDICE DELL'OPERA – Verso l'ignoto. Prefazione di Claudio Mezzenga - Nota dell'autore - Cap. l - Cap. 2 - Cap. 3 - Cap. 4 - Cap. 5 - Cap. 6 - Cap. 7 - Cap. 8 - Cap. 9 - Cap. 10 - Cap. 11 - Cap. 12 - Cap. 13 - Cap. 14 - Cap. 15 - Conclusioni