Diretto verso l'ignoto |
Giorgio Galli
IL LIBRO – La lotta armata, la clandestinità sono gli aspetti più clamorosi, ma la sospensione delle vite individuali, il dubbio politico e umano del futuro, l'ansia del braccato e l'angoscia della fuga, hanno avuto un peso e un ruolo di un gran rilievo nelle vicende degli uomini che hanno scelto l'ideologia della rivolta estrema e dell'oblio sociale. Ed è proprio su questi aspetti che l'Autore scava in quell'oblio e riporta in superficie giorni difficili, pericolosi, incerti. Giorgio Galli è un artista apprezzato non solo in Italia e quelle atmosfere risuonano già nelle sue opere, quadri e sculture, ma ora si condensano in parole, in narrazione e superano la difficoltà del rivivere i ricordi e le emozioni di decenni passati e trascurati da molti. Il libro è una inedita esperienza di scrittura, ma emerge subito una penetrante capacità di introdurci in una storia, la sua storia, con la nitida maestria di chi sa osservare e custodire le immagini della vita che gli si svolge intorno, a volte velocemente, come caleidoscopio irrefrenabile che vuole lasciare il senso dell'essere, altre più lentamente con il sapore di un tempo solenne che vuole lasciare il senso della sua incommensurabilità e dell'esistere. In ogni caso il suo racconto è denso, sempre dinamico, non c'è pausa di respiro, non c'è tempo per indugiare in esercizi calligrafici, gli eventi si incalzano reciprocamente fino a creare un film durante il quale non si vorrebbe mai accendere la luce per non interrompere la fruizione. Il coinvolgimento è continuo e ci attrae nei segreti di un vissuto che si svela pagina dopo pagina e che ci rivela un'esperienza sconosciuta e inimmaginabile, un'esperienza che ci viene regalata e che turba e affascina, che ci risucchia in un vortice appassionante con sfondi mari e paesaggi intriganti e smisurati dell'Africa settentrionale, personaggi oscuri e misteriosi, angoli inestricabili di suq e dedali di strade e locali con intorno deserti che conducono alla libertà cercata faticosamente. DAL TESTO – "Nei giorni seguenti facemmo conoscenza con il resto dell'equipaggio: due iugoslavi, tre curdi, un armeno, tre russi, un egiziano e un italiano che in due settimane avremmo incontrato tre volte e che non parlava mai ma fumava una sigaretta dopo l'altra, tutto sembrava tranne che un marinaio. Perdemmo le sue tracce nel porto di Istanbul. L'AUTORE – Giorgio Galli, nato nel 1958, espone dal 1989 le sue opere in importanti musei e gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero. I suoi lavori sono un'indagine continua sempre in evoluzione, dagli anni Ottanta fino a oggi secondo l'idea di un astrattismo rigenerato e rifondato di opera in opera. Dagli esordi figurativi, attraverso il sodalizio con artisti come Cucchi, Dorazio, Accardi, fino alle esperienze di Neoastrazione, Galli è riuscito a concepire un astrattismo fortemente evocativo che sa narrare il suo mondo e che sa ben colloquiare con gli aventi della quotidianità e della storia. INDICE DELL'OPERA – Verso l'ignoto. Prefazione di Claudio Mezzenga - Nota dell'autore - Cap. l - Cap. 2 - Cap. 3 - Cap. 4 - Cap. 5 - Cap. 6 - Cap. 7 - Cap. 8 - Cap. 9 - Cap. 10 - Cap. 11 - Cap. 12 - Cap. 13 - Cap. 14 - Cap. 15 - Conclusioni |