Immagini e simboli |
Mircea Eliade
IL LIBRO – Oggi si sta comprendendo una cosa di cui il XIX secolo non poteva avere nemmeno un presentimento, ovvero che il simbolo, il mito, l'immagine appartengono alla sostanza della vita spirituale, che è possibile mascherarli, mutilarli, degradarli, ma che non li si estirperà mai... Le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a una necessità e adempiono una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell'essere. Ne consegue che il loro studio ci permette di conoscere meglio l'uomo, l'«uomo tout court», quello che non è ancora sceso a patti con le condizioni della storia. Ogni essere storico porta con sé una grande parte dell'umanità prima della Storia. Oggi si comincia a vedere che la parte anti-storica di ogni essere umano non affonda, contrariamente a quanto si pensava nel XIX secolo, nel regno animale e, in fin dei conti, nella «Vita»; anzi, al contrario deriva e si innalza ben al di sopra di essa: questa parte astorica dell'essere umano porta, come una medaglia, l'impronta del ricordo di un'esistenza più ricca, più completa, quasi beatifica. DAL TESTO – "Le società arcaiche e tradizionali concepiscono il mondo circostante come un microcosmo. Ai limiti di questo mondo chiuso comincia l'ambito dell'ignoto, del non formato. Da una parte c'è lo spazio cosmicizzato, in quanto abitato e organizzato, dall'altra, all'esterno di questo spazio familiare, si stende la regione sconosciuta e temibile dei demoni, delle larve, dei morti, degli stranieri; in una parola il caos, la morte, la notte. Questa immagine di un microcosmo-mondo abitato, circondato da regioni desertiche assimilate al caos e al regno dei morti, è sopravvissuta anche nelle civiltà molto evolute, come la Cina, la Mesopotamia e l'Egitto. In effetti un gran numero di testi assimilano gli avversari che attaccano il territorio nazionale alle larve, ai demoni o alle forze del caos. Così gli avversari del Faraone erano considerati «figli della rovina, lupi, cani» ecc. Il Faraone veniva assimilato al dio Re vincitore del drago Apophis, mentre i suoi nemici venivano identificati con quel drago mitico. Proprio perché attaccano e mettono in pericolo l'equilibrio e la vita stessa della città (o di qualsiasi altro territorio abitato e organizzato) i nemici sono assimilati alle forze demoniache, in quanto si sforzano di incorporare questo microcosmo nello stato di caos, si sforzano cioè di sopprimerlo. La distruzione di un ordine stabilito, l'abolizione di un'immagine archetipa, equivaleva a una regressione al caos, al preformato allo stato indifferenziato che precedeva la cosmogonia. Osserviamo che le stesse immagini sono ancora utilizzate ai giorni nostri quando si tratta di dare formulazione ai pericoli che minacciano un certo tipo di civiltà: in particolare si parla di «caos», di «disordine», delle « tenebre» in cui sprofonderà «il nostro mondo». Tutte queste espressioni, ben lo si sente, esprimono l'abolizione di un ordine, di un Cosmo, di una struttura e la reimmersione in uno stato fluido, amorfo, in ultima analisi caotico." L'AUTORE – Mircea Eliade, nato nella capitale romena Bucarest nel 1907. Vive in India dal 1928 al 1932. Insegna Filosofia presso l'Università di Bucarest dal '33 al '40. Addetto culturale a Londra e Lisbona durante la guerra, nel '45 si trasferisce a Parigi. Insegna alla Sorbona e in diverse università europee fino al '57, quando assume la cattedra di Storia delle religioni presso l'Università di Chicago, dove muore nel 1986. Jaca Book ha in catalogo numerosi suoi saggi e romanzi, oltre all'"Enciclopedia delle Religioni" in più volumi, da lui ideata e diretta. INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Premessa (Riscoperta del simbolismo - Simbolismo e psicanalisi - Perennità delle Immagini - Il piano del libro) - Capitolo primo. Il simbolismo del «Centro» (Psicologia e storia delle religioni - Storia e archetipi - L'Immagine del mondo - Il simbolismo del «Centro» - Simbolismo dell'ascensione - Costruzione di un centro) - Capitolo secondo. Simbolismi indiani del Tempo e dell'Eternità (La funzione dei miti - Miti indiani del Tempo - La dottrina degli «Yuga» - Tempo cosmico e Storia - Il «terrore del Tempo» - Simbolismo indiano dell'abolizione del Tempo - L'«Uovo infranto» - La filosofia del Tempo nel buddismo - Immagini e paradossi - Tecniche dell'«uscita dal Tempo») - Capitolo terzo. Il « dio legatore» e il simbolismo dei nodi (Il Sovrano Terribile - Il simbolismo di Varuna - «Dei legatori» nell'India antica - Traci, Germani, Caucasici – Iran - Paralleli etnografici - Magia dei nodi - Magia e religione - Simbolismo delle «situazioni limite» - Simbolismo e storia) - Capitolo quarto. Osservazioni sul simbolismo delle conchiglie (La Luna e le Acque - Simbolismo della fecondità - Funzioni rituali delle conchiglie - Il ruolo delle conchiglie nelle credenze funerarie - La perla nella magia e nella medicina - Il mito della perla) - Capitolo quinto. Simbolismo e storia (Battesimo, diluvio e simbolismi acquatici - Immagini archetipe e simbolismo cristiano - Osservazioni sul metodo) |