Divo Barsotti
La mistica della riparazione
Edizioni Parva, pagg.112, € 8,00
IL LIBRO – Si tratta di una riedizione del libro "Il Sacro Cuore e la riparazione", che don Divo Barsotti scrisse nel 1962, e che fu ben presto esaurito. In accordo con l'Autore, il libro venne ripubblicato dalle Edizioni Parva con un titolo diverso: "La mistica della riparazione". Il padre Barsotti riteneva che questo titolo esprimesse meglio il contenuto del libro: il volume, infatti, affronta non tanto il tema dell'apparizione a Santa Margherita Maria Alacoque e della devozione al Sacro Cuore, quanto piuttosto il tema della riparazione cristiana nei confronti del mondo. Questo tema era caro sia ai Padri della Chiesa sia ai Padri del deserto, ed è stata sempre una tensione presente nella vita dei Santi. Eppure ora non se ne sente quasi più parlare: si condanna il peccato (in generale quello degli altri: le guerre, le ingiustizie nel mondo...), ma nelle chiese non si parla quasi più della riparazione. In questo libro, don Divo Barsotti dimostra che la riparazione è un impegno del cristiano, perché è stata, in fondo, la vita stessa di Gesù. E lo fa con approfondimenti che entrano nel cuore del Mistero cristiano stesso (di qui il titolo: La mistica). Alcuni ritengono che questo sia addirittura uno dei migliori testi di don Barsotti. "A quale compito è chiamato – si legge nella Prefazione di G. Gioia - l'uomo per attuare pienamente la propria vita cristiana? Nelle agili pagine di questo libro con l'ardente tensione del mistico e, perciò, con l'originalissima semplicità che caratterizza tutte le sue numerose opere, don Divo Barsotti non esita ad approfondire questo interrogativo essenziale. Lungi dal cedere a qualsiasi forma di devozionismo, Barsotti progressivamente ci introduce negli sviluppi mistici di una meditazione che non solo affronta le difficoltà che il radicale impegno cristiano della riparazione implica, ma anzi si mostra sempre più ancorata al senso inesauribile dell'Atto del Cristo, quell'Atto che si configura quale autentico cuore della stessa prospettiva barsottiana: è infatti Cristo, l'eterno Figlio – vero Dio e Uomo vero - ad offrirsi, nell'unità dello Spirito, al Padre, e però assumendo nel proprio Atto d'amore oblativo l'umanità intera, anzi ricapitolando in Sé la storia umana e l'intera creazione."
DAL TESTO – "Dio vuole da noi che compiamo quello che non potremo mai fare senza di lui. Eppure è questo che ha voluto il Signore: che noi, rovinati dal peccato, nell'abisso del male, collaborassimo alla nostra salvezza. Non solo Dio ci salva: se dobbiamo espiare è perché lui ci fa capaci di essere uniti al Cristo nell'atto supremo con cui egli ha salvato il mondo e ha reso a Dio una gloria immensamente più grande di quella che gli uomini gli avevano usurpato. Noi dunque siamo presuntuosi se vogliamo espiare senza prima espiare per noi, e pazzi se vogliamo espiare con le sole nostre forze. Ma la vita cristiana che cos'è se non il vivere in noi stessi la vita del Cristo? Il Padre ci ha uniti al Figlio perché vivessimo il suo stesso mistero e il suo mistero ha il proprio compimento nella Morte sulla Croce. "Possiamo espiare soltanto nell'unione col Cristo, soltanto essendo uniti a lui. L'uomo da solo non può espiare. Tutto quello che l'uomo può fare non ha alcun merito davanti a Dio. Innanzi tutto l'espiazione comporta l'essere uniti a Cristo, l'essere in grazia. Se saremo uniti a lui vivremo il suo mistero, saremo una sola cosa con lui, non soltanto nella sua vita nascosta, nella sua predicazione, nella sua preghiera, ma nel mistero di quella morte con cui egli ha espiato per tutti i peccatori del mondo ed ha ottenuto per loro il perdono. La nostra espiazione in tanto sarà efficace in quanto saremo uniti a Gesù e vivremo la sua morte redentrice; nell'unione a questa Morte offriremo a Dio l'omaggio più alto di lode che mai sia salito al suo trono."
L'AUTORE – Divo Barsotti, nato a Palaia in provincia di Pisa nel 1914, è stato uno dei mistici contemporanei più interessanti e originali. Ordinato sacerdote nel 1937, poeta singolare e profondo, ha svolto un'intensa attività di predicatore e di guida spirituale di molte comunità religiose italiane e straniere, oltre che di molte personalità ecclesiastiche e politiche. Don Divo è tornato al Padre il 15 febbraio 2006 nel piccolo monastero dedicato a San Sergio di Radonež, sulle pendici dei colli di Firenze, dove viveva con i suoi giovani monaci.
INDICE DELL'OPERA – Prefazione - «Almeno tu amami» - Amare Dio per gli altri - Il mistero della Redenzione - Maria e i Santi contribuiscono alla Redenzione - Collaboratori di Cristo - Noi peccatori - Siamo uniti a Cristo - Essere Cristiano - Essere nel mondo - L'espiazione è un dovere - Dio è amore - Carità è soffrire per gli altri - La Redenzione è il più alto atto di carità - Dare la vita per i fratelli - Significato della vita terrena - L'uomo unito a Dio - Amore e dolore - Continua attraverso il cristiano l'azione redentrice del Cristo - Il peccato di tutti è il peccato di ciascuno - Solidali con l'umanità peccatrice - La sofferenza è strumento di redenzione - Redimere significa ricomprare - Cristo si unisce agli uomini con la Morte di Croce - Perfetto cristiano è il martire - La vita eucaristica - Partecipazione alla Morte di Cristo - In Cristo si uniscono Dio e l'uomo - Il tema del cuore - L'uomo deve corrispondere all'amore di Dio - Rapporto tra riparazione e S. Cuore - La devozione al S. Cuore |