"Dante" di Ezra Pound |
Ezra Pound
IL LIBRO – Dante è la grande «scoperta» del Novecento. A capirlo, ripensarlo, perfino riscriverlo, furono anzitutto i grandi poeti: Pound, Eliot, Mandel'štam, Borges. In questo libro torniamo ad ascoltare la voce autentica del primo fra tutti e di tutti maestro, Ezra Pound, che Eliot definì, con formula dantesca, «il miglior fabbro». Originariamente preparato da Vanni Scheiwiller per festeggiare gli ottant'anni del poeta, il libro era rimasto sempre solo un «sogno editoriale». Oggi, riscattato da mezzo secolo di silenzio, prende vita, offrendo intatta la meraviglia di un pensiero critico e poetico decisivo. «Un libro di Ezra Pound su Dante - si legge nell'introduzione al volume - è uno scrigno di idee e di punti di vista sulla poesia. [...] Pound ci stupisce, perché sembra aver pensato prima di noi quel che noi ora pensiamo su Dante: e invece quel che oggi noi pensiamo nasce spesso dalle sue idee e scorre fino a noi lungo rivoli carsici, in un'attività di scrittura fitta e dispersiva, che questo libro contribuisce, infine, a rendere unitaria». DAL TESTO – "Non vi è dubbio che Dante concepisse l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso reali come stati e non come luoghi. Qualche tempo prima Riccardo di San Vittore aveva espresso questa credenza, che per di più fa anche parte del dogma esoterico e mistico. Ma per i fini dell'arte e della religione popolare conviene meglio oggettivare queste cose; e ciò era tanto più naturale in un'epoca in cui era convenzione poetica personificare astrazioni e pensieri, gli spiriti della vita e dei sensi, cioè, di fatto, qualunque cosa che potesse essere considerata un oggetto, un'essenza o una qualità. Leggendo la Commedia conviene quindi considerare le descrizioni dantesche delle azioni e delle condizioni delle ombre come descrizioni di stati mentali in cui gli uomini erano in vita e nei quali sono destinati a rimanere dopo morti; il che vale a dire che le personalità interiori stanno visibili davanti agli occhi dell'intelletto di Dante guidato da una personificazione della cultura classica, della teologia mistica e delle potenze benefiche." L'AUTORE – Ezra Pound (Hailey, 1885 – Venezia, 1972), tra i massimi poeti statunitensi del secolo scorso, fu anche critico, traduttore, pubblicista politico, fondatore di riviste e movimenti letterari. Trascorse la maggior parte della vita in Europa, tra Londra, Parigi e l'Italia, dove rimase fino alla morte. I CURATORI - Corrado Bologna (Torino, 1950), professore ordinario di Filologia romanza all'Università Roma Tre, è autore di numerosi volumi e studi e ha curato l'edizione italiana di saggi di K. Kerényi, J. Starobinski, G.R. Cardona. INDICE DELL'OPERA – Il «Dante» di Ezra Pound: breve storia di un libro sognato, di Corrado Bologna e Lorenzo Fabiani - Nota al testo – Dante - Dante tra Pound e Eliot, di Hugh Kenner - Da Lo spirito romanzo (1910) (Lingua toscana – Dante) - Da Canzoni (1911) (To Guido Cavalcanti - La Nuvoletta - Rosa sempiterna) - Da Saggi letterari (1954) (Cavalcanti (1910-1931) - Inferno (1934)) - Da «New English Weekly» e «Broletto» (1938) (Purgatorio - Binyon: salutiamo una traduzione pregevolissima della Divina Commedia) - Due lettere su Dante (Lettera di Ezra Pound a Laurence Binyon, 22 aprile 1938 - Lettera di Ezra Pound a Laurence Binyon, 4 maggio 1938 - Nota di Luciano Anceschi) – Appendice - Guido Cavalcanti, Donna me prega - Cino da Pistoia, Madonna, la beltà vostra infollìo - Guido Cavalcanti, Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira - Rinvii bibliografici - Elenco dei manoscritti e delle edizioni a stampa citati in abbreviazione |