È arrivata la bufera Stampa E-mail

Giulietto Chiesa

È arrivata la bufera

Edizioni Piemme, pagg.294, € 17,50

 

chiesa bufera  IL LIBRO – All'indomani dei tragici fatti di Parigi, con l'assalto alla redazione della rivista satirica "Charlie Hebdo" e a un supermercato ebraico, l'atmosfera ha raggiunto livelli di isteria tali che tentare, finalmente, una ricostruzione puntuale e pacata è diventato ineludibile. È in gioco l'esistenza stessa dell'Europa. È in gioco la collocazione dell'Europa rispetto alla Russia, ai cui confini è in corso una guerra sanguinosa. In una parola, è in gioco la sopravvivenza della pace mondiale.
  Le stragi parigine hanno prodotto l'inizio di un'enorme crociata che sta investendo tutto il mondo. Ma il fatto è che molto di ciò che ci hanno raccontato finora, quello che è stato mostrato a centinaia di milioni di persone, non regge alla minima verifica. Ci sono troppi elementi che non tornano. "Buchi neri" che sfidano, anzi, che demoliscono la ricostruzione ufficiale passano completamente sotto silenzio. Non possiamo permetterci di ignorarli; al contrario, dobbiamo analizzarli con molta attenzione. Perché potremmo trovarci di fronte a situazioni persino più pericolose di quelle che seguirono l'11 settembre 2001.
  Ne "I misteri di Parigi", Giulietto Chiesa produce – in presa diretta – la prima rilettura critica dei drammatici eventi che stanno sconvolgendo le opinioni pubbliche europee e catalizzando l'interesse della macchina dell'informazione nelle ultime settimane – e che orienteranno le scelte degli Stati e i destini di miliardi di persone negli anni a venire. Si tratta di argomenti che aveva anticipato nel recente "Invece della catastrofe", qui proposto in versione aggiornata.

  DAL TESTO – "Io non credo che l'Europa di oggi possa rimanere a lungo nel limbo di queste contraddizioni. Ma non credo neppure che crollerà, che svanirà, che si ridurrà alle sue ventisette componenti attuali. È un ritorno impossibile, che sarebbe impedito da colossali interessi contrari. È appunto questo il nodo che dovrà essere sciolto. Perché sono almeno due le Europe che, in questa "parentesi multipolare", si stanno affrontando: un'Europa che io chiamo "dei popoli", cioè quella che nacque con le buone intenzioni di pace, di giustizia sociale, di riequilibrio distributivo e di democrazia; e l'Europa delle banche, della finanza, delle grandi corporation, dei circoli militari. La prima Europa contiene anche molte componenti che non sono necessariamente virtuose, ma che hanno ormai compreso come gli interessi che perseguono non coincidano più con quelli d'oltreoceano. Queste componenti esistono e non devono essere ignorate. Esistono in Italia, in Francia, in Germania, in Spagna, in Grecia, dovunque. Non è un caso se la Francia e la Germania non hanno partecipato alla guerra in Iraq. Né è un caso che la Germania non sia andata in guerra in Libia o che la Francia sia stato l'unico paese europeo a non prendere parte al programma delle carceri segrete istituite in Europa dopo l'11 settembre 2001. Certamente l'intreccio micidiale provocato dall'integrazione capitalistico-finanziaria che ha segnato l'Europa ha paralizzato, condizionato e infine ridotto ai margini queste forze. Il sistema bancario internazionale è stato lo strumento principale, decisivo, per sottomettere l'Europa."

  L'AUTORE – Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Esperto di politica internazionale, studioso della comunicazione, nel 2010 ha fondato il laboratorio politico Alternativa, di cui è presidente. Per Piemme ha pubblicato i bestseller "Zero" e "Zero2".

  INDICE DELL'OPERA – I misteri di Parigi - Invece della catastrofe - 1. Avviso ai lettori - 2. Note preliminari per una teoria della sopravvivenza - 3. La convergenza dei punti critici - 4. Le guerre prossime venture - 5. Matrix - 6. Non cadere nella Rete - 7. Il collasso della finanza mondiale - 8. La crisi dell'Europa - 9. Appunti sulla fenomenologia della "Nuova Classe" - 10. Il debito che non si può (più) pagare - 11. Apprendisti stregoni - 12. Quale democrazia? - 13. Decrescita e transizione