Permanere nella verità di Cristo Stampa E-mail

a cura di Robert Dodaro

Permanere nella verità di Cristo
Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica


Edizioni Cantagalli, pagg.304, € 16,50

 

dodaro permanere  IL LIBRO – All'inizio del 2014 il cardinale Walter Kasper ha lanciato un appello affinché la Chiesa armonizzi fedeltà e misericordia di Dio nella sua azione pastorale riguardo ai divorziati risposati con rito civile ("Il Vangelo della Famiglia", Queriniana, 2014). Un invito al confronto arriva con questo volume, scritto in vista del sinodo sulla famiglia, che vede lo sforzo congiunto di cinque cardinali della Chiesa cattolica (Brandmüller, Müller, Caffarra, De Paolis e Burke) e di altri quattro studiosi (Mankowski, Rist, Vasil' e il curatore Dodaro). Nei loro interventi, gli autori dimostrano come, esaminando i testi biblici fondamentali e facendo ricorso alla patristica, non sia possibile dare sostegno sic et simpliciter ad una forma di ''tolleranza'' - come sostiene il cardinale Kasper - che riconosca la facoltà di accedere al sacramento dell'Eucaristia a quanti abbiano contratto il matrimonio civile successivamente al divorzio. Il volume affronta poi la questione della oikonomia, pratica diffusa nell'Oriente ortodosso a partire dal secondo millennio e scaturita dalle pressioni politiche degli imperatori bizantini, che consente l'ammissione alle seconde nozze religiose dopo un periodo di penitenza, tracciando la storia secolare della resistenza cattolica a questa convenzione. Gli autori argomentano in favore del mantenimento delle basi teologiche e canoniche della connessione tra dottrina cattolica tradizionale e disciplina sacramentale inerente il matrimonio e la comunione. La fedeltà della Chiesa alla verità del matrimonio costituisce così il fondamento irrevocabile della sua misericordiosa e amorevole risposta alla persona civilmente divorziata e risposata. Il libro, quindi, sfida la premessa secondo la quale la dottrina tradizionale cattolica e la pratica pastorale contemporanea sarebbero in contraddizione.

  DAL TESTO – "Coloro che sostengono che la testimonianza antica a favore del cambiamento sia molto inadeguata devono stare attenti a non esagerare la loro tesi: alcune delle testimonianze avanzate in favore dello status quo, mentre in nessun modo supportano una posizione alternativa, sono ambigue e di incerta interpretazione. È importante che coloro che si battono contro certi cambiamenti evitino le stesse ermeneutiche faziose e la stessa confusione tra realtà e desideri che spesso squalificano le asserzioni dei loro oppositori. Ci sono ragioni per concludere che il fatidico testo di Basilio sia spesso sottoposto ad abusi di questo genere, ma l'unica guida negli studi storici è una sincera determinazione a comprendere cosa sia successo e perché.
  "Cionondimeno, la conclusione di questa ricerca può essere riassunta in questo modo: sebbene tra gli antichi cristiani le seconde nozze, vivente il coniuge, fossero di norma proibite e si negasse la comunione a chi se ne rendesse responsabile, esistevano nella prassi eccezioni limitate ma evidenti che, tuttavia, erano quasi invariabilmente condannate. Anche se non conosciamo le ragioni di queste eccezioni, sulle quali possiamo solo speculare, possiamo senz'altro essere certi che si tratti, appunto, di eccezioni e che come tali vadano considerate - perché i cristiani dell'antichità vedevano qualsiasi comportamento "misericordioso" verso i divorziati risposati come direttamente opposto agli insegnamenti di Cristo stesso. Stando così le cose, quali che siano i meriti o demeriti di cambiamenti nella pratica corrente della Chiesa cattolica, è chiaro che tali cambiamenti non possono essere sostenuti da una testimonianza significativa dal mondo dei primi cinque secoli di cristianesimo.
  "Se ci chiediamo come sia possibile che ci si appelli alle testimonianze antiche come parte di una tesi a favore del cambiamento, possiamo soltanto concludere che coloro che lo fanno, o le fonti alle quali si affidano, sono responsabili di una infelice pratica fin troppo comune altrove nel mondo accademico: quando l'evidenza storica in favore di una posizione è superiore in modo schiacciante, ma ci sono rari casi, per lo più di incerta determinazione, che ne indicano un'altra, allora si rivendica che l'evidenza stessa, se non in favore di un cambiamento, almeno lascia la soluzione aperta. Tali procedimenti possono solo essere condannati come metodologicamente viziati."

  IL CURATORE – Padre Robert Dodaro, dell'Ordine di Sant'Agostino (O.S.A.), è consultore della Congregazione per la dottrina della Fede e Preside dell'Istituto Patristico "Augustinianum".

  INDICE DELL'OPERA – I. La questione in breve, di Robert Dodaro, O.S.A. - II. L'insegnamento del Signore su divorzio e seconde nozze: i dati biblici, di Paul Mankowski, S.I. - III. Divorzio e seconde nozze nella Chiesa antica: riflessioni storiche e culturali, di John M. Rist - IV. Separazione, divorzio, scioglimento del vincolo matrimoniale e seconde nozze. Approcci teologici e pratici delle Chiese ortodosse, dell'Arcivescovo Cyril Vasil', S.I. - V. Unità ed indissolubilità del matrimonio: dal Medioevo al Concilio di Trento, del Cardinale Walter Brandmüller - VI. Indissolubilità del matrimonio e dibattito sui divorziati risposati e i Sacramenti, del Cardinale Gerhard Ludwig Müller - VII. Ontologia sacramentale e indissolubilità del matrimonio, del Cardinale Carlo Caffarra – VIII. I divorziati risposati e i sacramenti dell'Eucaristia e della Penitenza, del Cardinale Velasio De Paolis C.S. - IX. Il processo di nullità canonica del matrimonio come ricerca della verità, del Cardinale Raymond Leo Burke – Appendice - Estratti da documenti scelti del Magistero - Testi del Magistero su matrimonio e divorzio - Testi del Magistero sul Sensus fidei