«Come l'orco della fiaba» Stampa E-mail

a cura di Marina Montesano

«Come l'orco della fiaba»
Studi per Franco Cardini


SISMEL – Edizioni del Galluzzo, pagg. X-665 + 44 tavv. f. t., € 77,00

 

montesano orco  IL LIBRO – «Il bravo storico è come l'orco della fiaba. Egli sa che là dove fiuta carne umana, là è la sua preda»: questa frase è una fra le più note e belle definizioni del "mestiere di storico" che si leggono nell'"Apologia della storia" di Marc Bloch. È anche una frase adatta a sintetizzare l'ampiezza, ma allo stesso tempo il filo rosso che lega i differenti interessi maturati da Franco Cardini nell'arco della sua carriera: l'attenzione alla storia dell'umanità in tutte le sue forme, accompagnata da una simpatia (intesa nel senso etimologico del termine) per i fenomeni analizzati e i loro protagonisti; una simpatia che è sempre un tentativo di comprensione per le ragioni di tutti, nel passato come nell'attualità.
  La prima parte del volume, «Vivere l'Occidente, guardare l'Oriente», verte su un ampio settore, quello dei rapporti tra l'Europa e "gli altri", che egli ha frequentato e frequenta con continuità: vi si parla del pellegrinaggio in Terrasanta, ma anche dell'immagine della Terrasanta e delle sue reliquie riflessa nell'Occidenre cristiano; del ruolo degli Ordini religioso-militari nel Vicino Oriente come in Europa; delle crociate contro i musulmani, ma anche contro gli avversari politico-religiosi o i "pagani" del Baltico; dell'ampliamento degli interessi europei verso il Levante, l'Africa, l'Asia profonda, le Americhe. La seconda parte del volume, «Società e culture d'Europa», raccoglie contributi su questioni di storiografia e di storia delle culture cittadine, delle tensioni sociali, della vita religiosa e culturale, della cavalleria, della regalità, della stregoneria, con speciale riferimento all'età medievale, ma in diversi casi non solo a essa; un insieme di temi ai quali, in diversi momenti, Franco Cardini ha dedicato almeno una volta - e spesso molte di più - la sua attenzione di studioso.

  DAL TESTO – "Pur sapendo che la missione di Pechino guadagnò un piccolo numero di mongoli e di cinesi al cristianesimo, ben poco si conosce circa le tecniche e le strategie messe in atto dai francescani. Alla corte del khan, come si è detto, i rappresentanti delle diverse fedi cercavano di accaparrarsi il favore dei mongoli; quasi tutti i primi missionari europei osservano scandalizzati come i nestoriani, lontani dalle altre comunità cristiane e ormai usi ai costumi mongoli, fossero soliti partecipare sincretisticamente ai riti di questi. È la strada che sceglierà alla fine del Cinquecento il gesuita Matteo Ricci, dimostrandone la validità. Al contrario, francescani e domenicani sembrano aver sempre rifuggito un tale tipo di approccio, limitando così la propria possibilità di riuscita; infatti, se in situazioni di dominio politico-militare, come nel corso della colonizzazione dell'America latina, la loro strategia acculturativa, in cui elementi di imposizione si univano all'evangelizzazione graduale, era stata capace di dare risultati, in un contesto qual era quello cinese gli esiti dovevano essere forzatamente modesti.
  "Uno fra i modelli agiografici più diffusi in quei secoli insegnava come i santi cristiani avessero trionfato sul paganesimo grazie alla forza dei loro miracoli, in una battaglia con le armi magiche dei sacerdoti pagani esemplificata dagli episodi di san Pietro e Simon Mago, di san Giacomo e il mago Ermogene, di santa Giustina e il mago Cipriano. La vittoria del cristianesimo sul paganesimo greco-romano era insomma rivisitata come un trionfo di una sacralità in grado di compiere miracoli superiori alle magie demoniache dei pagani; non è allora casuale che uno sconsolato Guglielmo di Rubruck si rammarichi nel suo Viaggio di non essere in grado di compiere miracoli tali da convincere il khan a scegliere la fede cristiana."

  LA CURATRICE – Marina Montesano insegna Storia medievale all'Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "Storia medievale" (con Franco Cardini), Firenze, 2006.

  INDICE DELL'OPERA – M. Montesano, Introduzione - G. Airaldi, Uomini di frontiera - M. Balard, L'historiographie des croisades en France au XXe siècle - A. Bedini, Un pellegrino in Terrasanta. Il "Resoconto di viaggio" di messer Giorgio di Guccio Gucci - G. Bautier-Bresc, H. Bresc, La cloche de Sibenik qui sonne pour la libération de la patrie (Acre, 1266) - C. Carpini, Vytautas e Jogaila. I destini incrociati di due cavalieri in un mondo in cambiamento - G. Cipollone, Gerusalemme è "dove ti manda il papa". Prendere la croce in più direzioni - L. G. de Anna, La presenza dell'ordine di San Giovanni in Scandinavia - A. Demurger, "Manuscrit de Chinon" ou "Moment Chinon"? Quelques remarques sur l'attitude du pape Clément V envers les Templiers à l'été 1308 - J. Flori, Bohémond, croisé modèle? - B. Frale, La visione dell'abisso. Il corpo martoriato di Gesù nell'arte e la sindone di Torino - C. Grasso, Ars Praedicandi e crociata nella predicazione dei Magistri parigini - D. Jacoby, Acre-Alexandria: A Major Commercial Axis of the Thirteenth Century - G. Ligato, Un cattivo consigliere: Gerardo de Ridefort, «magister» templare - B. Z. Kedar, The Latin Hermits of the Frankish Levant Revisited - L. Mantelli, Maghreb, Levante, Mediterraneo: intuizioni e incomprensioni dalla «prospettiva fiorentina» di Giovanni Villani - M. Montesano, L'Europa e la Cina. Missionarismo, cristianizzazione, acculturazione - R. Nelli, Una lettera da Gerusalemme a Cosimo il Vecchio - J. Riley-Smith, King Henry II, Patriarch Heraclius and the English Templars and Hospitallers - R. Salvarani, Idea e realtà del Santo Sepolcro in due disegni alla Österreichische Nationalbibliothek di Vienna - U. Sorelli, Dalla Custodia a Firenze: archivi di Terra Santa ritrovati - A. Vanoli, L'Islam e il Nuovo Mondo ai tempi della conquista - S. Agnoletti, Il «macellaio» di Franconia: note a margine di un episodio di antigiudaismo nel 1298 - A. Barbero, L'insurrezione dei Tuchini nel Canavese (1386-1391) - M. Barsacchi, La battaglia di Cascina - A. Benvenuti, Santi e notai: ser Baldovino Baldovini e il volgarizzamento della Vita di santa Verdiana da Castelfiorentino - R. Bonfil, Relazioni giornalistiche e cronaca storica: la rotta di Filippo Strozzi a Marciano (1554) nello specchio di una cronaca ebraica cinquecentesca - D. Corsi, La supplica della "fatuciera" Bellezze Ursini (1528) - S. Fodale, I nepoti dell'Abbas Panormitanus, l'anticardinale Nicolò Tudisco - F. Franceschi, Il dolore del padre. La morte del figlio nell'"autobiografia" quattrocentesca di Giovanni Antonio da Faie - C. Frugoni, A proposito della predica di san Francesco agli uccelli - I. Gagliardi, Innamorate pazze di Cristo: mistica follia e donne sante nel Medioevo. Brevi note - E. Menestò, «Colligere fragmenta». Per una nuova lettura di un testimone emigrato della Compilatio assisiensis (il ms. C 4 della universitaria di Uppsala) - C. Mercuri, La regalità sacra nell'Occidente medievale: temi e prospettive - M. Miglio, Microstorie. 1883: riflessi di medioevo - A. Molho, J. Pyper, Hans Baron 1933-1935. A Wandering Scholar - M. G. Muzzarelli, Gioielli amati e gioielli disciplinati. Usi e concessioni fra Medioevo ed Età moderna dal caso di Bologna - G. Ortalli, Il pittore e la lotteria. Lorenzo Lotto e lo Spedale della Carità - A. Paravicini Bagliani, I baci liturgici del papa nel Medioevo. Prime ricerche - J. E. Ruiz-Domènec, La caballería: el último idilio - F. Santi, Un'interpretazione di Dante, nello specchio delle lacrime - A. Savorelli, Paladini di Francia nella "Sala di Dante" a San Gimignano - L. Sciascia, Per una storia di Palermo nel Duecento (e dei toscani in Sicilia): la famiglia di Ruggero Mastrangelo - T. Szabó, Florenz und die Vermessung Europas - A. Vauchez, La biographie historique en France aujourd'hui. Indici (Indice dei nomi – Indice dei luoghi)