«Tagliamento». La legione delle camicie nere in Russia Stampa E-mail

Stefano Fabei

«Tagliamento»
La legione delle camicie nere in Russia (1941-1943)


In edibus Edizioni, pagg.304, € 20,00

fabei tagliamento  IL LIBRO – Ignorata o sottovalutata dalla storiografia ufficiale, la partecipazione alla campagna di Russia delle Camicie nere della Legione e del Gruppo «Tagliamento» è stata tutt'altro che simbolica, al punto di meritarsi medaglie d'oro e d'argento, sia a livello individuale sia a livello di unità. Non solo: come avrebbe riconosciuto in seguito Nikita Kruscev, le Camicie nere, tanto temute dall'esercito di Stalin, che volle fossero considerate alla stregua delle SS germaniche, combatterono bene e mostrarono oltre a coraggio e abnegazione umanità e correttezza verso il nemico e la popolazione civile.
  "Il Fabei – scrive Franco Cardini nella Presentazione - ci offre senza alcuna pietà un quadro desolante dello stato dell'armamento degli italiani in Russia, antiquato e inadeguato rispetto non solo a quello dell'alleato germanico, ma ohimè soprattutto a quello del nemico sovietico; e ricostruisce in modo attendibile e ben documentato le ragioni generali che presiedettero alla decisione mussoliniana d'un intervento sul fronte russo ancora una volta tutt'altro che auspicato e incoraggiato da Hitler e dall'OKW."

  DAL TESTO – "Operando nel quadro della «Pasubio» con altre unità di rinforzo, la «Tagliamento», durante le manovre fra il 1° e il 14 ottobre, aveva avuto 3 morti e 36 feriti e aveva catturato, oltre a notevoli quantità di armi, munizioni e materiali, 373 prigionieri dei quali 166 erano stati avviati alla «Pasubio» e i rimanenti alla 198° divisione di fanteria tedesca. Tra l'8 e il 15 ottobre essa aveva costituito il nucleo più importante della colonna del generale Garelli, suscitando l'ammirazione del comandante della 198° divisione di fanteria tedesca, generale Roettiz, e del generale Kleist. Rifiutando qualsiasi sosta nell'avanzata a est, questi, fin dall'8, aveva ordinato alle sue forze di continuare la marcia nella duplice direttrice di Stalino e di Taganrog sul Mar d'Azov per poi proseguire su Rostov. Insieme al XLIX Gebirgskorps, gli italiani avrebbero dovuto procedere alla conquista di Stalino, compiendo un rapido balzo in avanti di oltre 200 chilometri, per un fronte di 100: compito tutt'altro che facile considerando che, se punto di partenza era uno schieramento lineare di 150 chilometri, le divisioni qui collocate si trovavano scaglionate a diversa profondità ed erano equipaggiate in modo tutt'altro che organico.
  "L'avanzata su Stalino iniziò il 13: in testa marciavano i reggimenti di «Savoia Cavalleria» e «Lancieri di Novara» oltre al 3° bersaglieri del colonnello Aminto Caretto, tutti appartenenti alla «Celere». La «Tagliamento», operante insieme alla «Pasubio», il 16 ottobre raggiunse Dmitrievka riuscendo a superare i ponti interrotti dai guastatori sovietici, combattendo contro le retroguardie russe, determinate a ostacolare in ogni modo e a qualunque costo l'avanzata nemica, e contro un fango che aveva trasformato la steppa ucraina in un immenso pantano, in cui per avanzare non si poteva fare altro che spingere a mano gli automezzi bloccati nella melma."

  L'AUTORE – Stefano Fabei (Passignano sul Trasimeno, 1960), insegna a Perugia. Già autore di saggi per «Studi Piacentini» e «Treccani Scuola», collabora a «I sentieri della ricerca», «Eurasia» e «Nuova Storia Contemporanea». Tra le sue opere recenti: "Il fascio, la svastica e la mezzaluna" (2002), tradotto in Francia nel 2005, "Una vita per la Palestina. Storia del Gran Mufti di Gerusalemme" (2003), "Mussolini e la resistenza palestinese" (2005), "I cetnici nella seconda guerra mondiale" (2006), "Carmelo Borg Pisani. Eroe o traditore?" (2007), "La «legione straniera» di Mussolini" (2008), "Operazione Barbarossa. 22 giugno 1941" (2009), "I neri e i rossi. Tentativi di conciliazione tra fascisti e socialisti nella Repubblica di Mussolini" (2011), "Fascismo d'acciaio. Maceo Carloni e il sindacalismo a Terni, 1920-1944" (2013), "Il generale delle Camicie Nere" (2013).

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Franco Cardini – Premessa - Capitolo I. La partecipazione dell'Italia alla «lotta contro il bolscevismo» - Capitolo II. Il CSIR e l'ARMIR - Capitolo III. Le unità italiane sul fronte russo (1941-1943) - Capitolo IV. Mobilitazione e addestramento della 63° Legione CC. NN. d'assalto - Capitolo V. La «Tagliamento» dall'Italia al fronte russo - Capitolo VI. Dalla manovra di Petrikovka alla presa di Stalino - Capitolo VII. La battaglia di Natale - Capitolo VIII. La mancata riconoscenza della nazione - Capitolo IX. Dalla 63° legione al gruppo CC. NN. «Tagliamento» - Capitolo X. Il gruppo CC. NN. «Tagliamento» - Capitolo XI. La prima battaglia difensiva del Don - Capitolo XII. L'offensiva russa e la ritirata dell'Asse (dicembre 1942 - marzo 1943)- Capitolo XIII. I reduci del «Tagliamento» nella divisione corazzata CC. NN. «M» - Capitolo XIV. I legionari di Mussolini traditi dai vertici della Milizia – Appendice – Bibliografia - Indice dei nomi