Esercizi di ammirazione |
E. M. Cioran Esercizi di ammirazione Adelphi Edizioni, pagg.225, € 14,00
IL LIBRO – Cioran ha sempre amato i grandi ritrattisti francesi, da Saint-Simon a Tocqueville. E in questo libro ha mostrato come continuare, per vie impreviste e oblique, la loro arte. Qui troveremo ritratti di Beckett e di Borges, di Michaux e di Fitzgerald che subito toccano l’essenziale e ci restituiscono un’immagine di questi scrittori che non riusciremo mai a cancellare. L’ammirazione va talvolta insieme a una lunga schermaglia con l’autore di cui Cioran parla, visibile soprattutto nei saggi su Joseph de Maistre e Paul Valéry. Testi estremi l’uno e l’altro: il primo perché dedicato al «più appassionato e più intollerante fra i pensatori», il secondo perché mosso da una «esasperazione impura» che accende tutti i possibili contrasti. Fuori da questo eccesso di nettezza, anzi dall’interno di una ominosa penombra, ci viene incontro invece il ritratto di una donna incontrata soltanto due volte, vera «creatura della luce lunare». E ovunque avvertiremo, nella vibrazione di questa prosa, la «superba vertigine» dello scrittore. DAL TESTO – “La prima versione del libro fu redatta molto rapidamente nel 1947 e si intitolava Esercizi negativi. La feci vedere a un amico che me la rese qualche giorno dopo dicendo: «È da riscrivere per intero». Reagii assai male al suo consiglio ma, per mia grande fortuna, lo seguii. In realtà ho scritto il libro quattro volte perché non volevo a nessun costo che fosse considerato come il prodotto di uno venuto da altrove. La mia ambizione era né più né meno che quella di rivaleggiare con gli autoctoni. Da dove poteva derivare una tale tracotanza? I miei genitori, che sapevano solo il romeno e l'ungherese e un pochino di tedesco, non conoscevano di parole francesi altro che bonjour e merci. Quando nel 1929 andai a Bucarest per degli studi abbastanza vaghi, constatai che la maggior parte degli intellettuali parlava correntemente il francese; da qui, in me che lo leggevo soltanto, una rabbia che doveva durare a lungo e che dura ancora, in altra forma, perché - una volta giunto a Parigi - non ho mai potuto sbarazzarmi del mio accento valacco. Se non sono dunque in grado di parlare come gli autoctoni, tenterò almeno di scrivere come loro, ecco quale dovette essere il mio ragionamento inconscio; altrimenti, come spiegare il mio accanimento a voler fare altrettanto bene e anzi, presunzione insensata, meglio di loro? L’AUTORE – Emil Cioran (1911-1995) rappresenta una delle voci filosofiche di maggior rilievo nell’ambito del “pensiero tragico” contemporaneo. Tra le sue opere ricordiamo: Al culmine della disperazione (1934), Sommario di decomposizione (1949), Sillogismi dell’amarezza (1952), La tentazione di esistere (1956), Storia e utopia (1960), La caduta nel tempo (1964), Il funesto demiurgo (1969), L’inconveniente di essere nati (1973), Squartamento (1979). INDICE DELL’OPERA – Joseph de Maistre - Valéry di fronte ai suoi idoli – Beckett - Saint-John Perse - Mircea Eliade – Caillois – Michaux - Benjamin Fondane – Borges - Maria Zambrano – Weininger – Fitzgerald - Guido Ceronetti - Lei non era di qui... - In forma di confessione - Rileggendo...
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