Il paradiso devastato Stampa E-mail

Alberto Leoni

Il paradiso devastato
Storia militare della Campagna d’Italia (1943-1945)

Edizioni Ares, pagg.504, € 19,50

 

leoni_il_paradiso_devastato  IL LIBRO – Il 10 giugno 1940 l’Italia entrava nella Seconda guerra mondiale, il più rovinoso conflitto della storia umana. Dopo aver subìto il martirio di durissimi bombardamenti, il suo territorio venne invaso dagli Alleati il 10 luglio 1943: da quel momento l’intera Penisola, da Capo Pachino a  Domodossola, diventò una sconfinata arena di battaglia, in cui si affrontarono centinaia di migliaia di combattenti provenienti da ogni angolo del Globo. Per la prima volta uno storico italiano ricostruisce ogni singolo tassello di quella interminabile Campagna, non confinando la prospettiva al campo della politica o della guerra civile, ma approfondendo l’analisi dei protagonisti militari di quel conflitto, ossia delle macchine da guerra alleate e naziste. È una narrazione del volto sporco della guerra fatta dalla prospettiva dei soldati, che furono prima di tutto uomini, dei loro slanci come delle loro paure: è un racconto «dal basso», nel solco della migliore storiografia anglosassone, dove sono dettagliate tutte le tappe di una via Crucis di spettrale ampiezza: le spiagge della Sicilia, come quelle di Salerno e di Anzio, la Linea Gotica, il baluardo di Cassino, Ortona, la «Stalingrado d’Italia», fino alla breccia di Argenta, l’ultima battaglia che consentì lo sfondamento e la vittoria finale. Alberto Leoni ha dato voce a una miriade di eroi dimenticati o sconosciuti, come i fanti canadesi, i temerari fucilieri nippoamericani, i gurkha dai pugnali a lama ricurva, nonché gli implacabili paracadutisti tedeschi, i famoso Diavoli verdi. I loro nomi costellano i tanti cimiteri militari presenti nel nostro Paese.
  In ogni pagina di questa «storia di storie», Leoni riscopre la Resistenza come valore unificante della Nazione e come risposta morale nello sfacelo dell’8 settembre 1943, ma  ha saputo anche andare controcorrente ricordando, per esempio, il coraggio e l’abnegazione dei tanti combattenti che scelsero l’«altra» guerra militando nelle truppe della Repubblica Sociale italiana.

  DAL TESTO – “In Romagna e in Emilia le vendette politiche si intrecciarono con le rivolte sociali, i rancori personali e il banditismo. I conti Manzoni di Lugo di Romagna non avevano avuto responsabilità nella guerra civile. La loro colpa era di essere benestanti e così la contessa e la domestica furono uccise a bastonate e Reginaldo, uno dei tre figli, venne sepolto vivo. La villa fu svaligiata. Le indagini portarono all'incriminazione di Elic Silvio Pasi esponente di spicco del Pci. Poi il colpo di scena. Sette partigiani rifugiati in Cecoslovacchia si autoaccusarono ma i giudici condannarono ugualmente all'ergastolo Elic e i suoi uomini. Le pene furono, in seguito ridotte.
  “A Bologna venne fucilato Leandro Arpinati, vecchio squadrista che non aveva aderito alla Repubblica Sociale. Pochi sanno che a Pieve di Cento c'era una famiglia composta da sette fratelli, proprio come i Cervi. Era la famiglia Govoni, sei maschi e una femmina, Ida. Solo due di essi erano stati fascisti. Con raccapricciante premeditazione i sette fratelli furono sequestrati e portati in una casa colonica di Argelato l'11 maggio e trucidati dopo lunghe ore di torture ributtanti. Qualche giorno dopo toccò ad altre 12 persone patire l'inferno a opera di quelli che, oggi, rientrano nel novero dei combattenti per la libertà. Fra gli uccisi c’era anche Giacomo Malaguti, anticomunista, che aveva combattuto nell'esercito italiano contro i tedeschi. Le indagini dei carabinieri appurarono i fatti e il 24 febbraio 1951 venne scoperta la fossa comune. Furono imputati 27 partigiani della 2a brigata Paolo e della 7a Gap. Il processo terminò l'8 febbraio 1953 ma venne applicata a tutti la famosa amnistia Togliatti. In Emilia i delitti continuarono anche nel 1946 e, spesso le vittime furono noti antifascisti come Cornelio Ferrari, Mario Simonazzi e don Luigi Ilarucci. Il 18 giugno l'omicidio più clamoroso, quello di don Umberto Pessina. Pochi mesi dopo, il 23 settembre, Togliatti intervenne personalmente silurando il vertice del partito a Reggio Emilia e ponendo le premesse per la fine di questi misfatti.”

  L’AUTORE – Alberto Leoni (Napoli 25/12/1957) vive a Desio con Francesca e i loro sei figli. Laureato in giurisprudenza, è funzionario in una grande compagnia di assicurazioni. Il suo amore per la storia data fin dalla prima infanzia, dalla Bologna dei suoi genitori, al mare di Ancona, ai tanti libri letti quando la televisione aveva solo due canali in bianco e nero. Fondamentale l’incontro con il Salvatore Guglielmino, suo professore di italiano al liceo Carducci, All’inizio degli anni Novanta ha iniziato a collaborare a giornali e riviste (Avvenire, Il Sabato, Storia e Dossier) alternando articoli di storia all’organizzazione e presentazione di cineforum. Nel 1998 inizia la sua collaborazione con il neonato settimanale “Tempi” e pubblica il suo primo volume Novecento in celluloide. Visita guidata alla filmografia del Novecento (edizioni CESED).  Nel 2000 inizia a lavorare per ARES, traducendo la storia del Risorgimento italiano, scritta da Patrick Keyes O`Clery, con il titolo La Rivoluzione italiana. Contemporaneamente redige le schede sul cinema nell’antologia Il sistema letterario di Salvatore Guglielmino e Hermann Grosser. Nel 2002 esce, sempre per i tipi di ARES La croce e la mezzaluna per il quale vince il Premio Capri 2003 nella sezione Attualità. Negli anni successivi collabora con i periodici “Il Domenicale”, “Tempi” e “Il Timone”, pubblicando Storia militare del cristianesimo (Piemme) e continuando l’attività di selezione e presentazione di film per comuni e associazioni. Nel 2007 ha pubblicato La “quarta” guerra mondiale: origine e cronache.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Capitolo I. Come eravamo. L'Italia e gli italiani prima dell'estate del 1943 (Origini e fondamenti di un sentimento nazionale condiviso - Due elementi della tradizione militare italiana: eroismo e volontarismo - La sintonia del Paese con il regime: Etiopia e Spagna - Realtà e propaganda, popolo e regime: le cause di un divorzio e le origini dell'impreparazione militare - La guerra parallela e la guerra subordinata all'alleato tedesco - I disastri della guerra: lutti, bombardamenti, privazioni) - Capitolo II. L'invasione della Sicilia e il crollo del Regime (La situazione militare: quattro eserciti a confronto - La strana resa di Pantelleria - Lo sbarco del 10 luglio e il crollo del morale - Il bombardamento di Roma (19 luglio), la caduta di Mussolini e l'evacuazione della Sicilia) - Capitolo III. L'armistizio e l'aggressione tedesca (Breve storia di una trattativa convulsa - Il naufragio di una nazione: la fuga del re e dei generali, l'orgoglio dei combattenti - La Resistenza italiana all'estero - Le prime bande partigiane e l'inizio della Resistenza - Le Quattro giornate di Napoli - Gli altri che non si arresero: la nascita dell'esercito della Repubblica Sociale) - Capitolo IV. Da Salerno alla Linea Gustav (Operazione Avalanche: a un soffio dal disastro - Le battaglie per la Linea Bernhard: il Volturno e il Sangro - Lo sfondamento della Linea Bernhard e la battaglia di Montelungo - Ortona, la Stalingrado d'Italia) - Capitolo V. L'inferno di Cassino e la tragedia di Anzio (La prima battaglia di Cassino - Lo sbarco di Anzio e il proseguimento della prima battaglia di Cassino «e la testa di ponte di Anzio fu salvata al prezzo di poche centinaia di vite ordinarie» - L'offensiva del Corpo d'armata neozelandese e la distruzione dell'abbazia - Operazione Diadem: lo sfondamento della Linea Gustav e la liberazione di Roma) - Capitolo VI. Gli italiani e la guerra civile: fra Repubblica e resistenza (L'esercito della Repubblica Sociale nel primo semestre del 1944 - Gli altri teatri di guerra italiani: prigionia, Resistenza all'estero, il dramma dei civili fra carestie e bombardamenti - Lo sviluppo della Resistenza nel primo semestre del 1944 - L'avanzata verso nord: la campagna nel centro Italia e la battaglia di Firenze - Le stragi naziste sulla Linea Gotica - Un'estate di fuoco) - Capitolo VII. Le battaglie sulla Linea Gotica (25 agosto - 25 dicembre 1944) (La devastazione del paradiso - Settembre 1944: l'azione dell'VIII armata in Romagna e della V armata sulla Futa - L'altra Italia: la guerra civile vista dalla parte dell'esercito repubblicano - La breve vita delle repubbliche partigiane (luglio - dicembre 1944) - Autunno 1944: a un passo dalla vittoria) - Capitolo VIII. Gennaio-aprile 1945. La fine della guerra (Un lungo inverno ...e la rossa primavera: l'offensiva, l'insurrezione, la resa) - Capitolo IX. La guerra dopo la guerra: dal sangue dei vinti alla ricostruzione (Il sangue dei vinti - Il ritorno a casa - Un bilancio finale) - Indice dei nomi - Indice dei luoghi – Bibliografia - Indice generale