Sulle orme di George L. Mosse Stampa E-mail

a cura di Lorenzo Benadusi e Giorgio Caravale

Sulle orme di George L. Mosse
Interpretazioni e fortuna dell'opera di un grande storico

Carocci Editore, pagg.158, € 17,00

 

benadusi_caravale_mosse  IL LIBRO – George L. Mosse (1918-1999) è stato uno degli storici più letti e conosciuti al mondo e l’Italia è stato probabilmente il paese a tributargli il più ampio e sentito apprezzamento, per la sua capacità di rinnovare radicalmente lo studio dei fenomeni politici del Novecento, l’abilità di esplorare nuovi ambiti di ricerca e l’originalità di un approccio in cui l’impostazione culturalista si lega a una forte impronta storicista. Il volume, ripercorrendo le principali tappe della biografia intellettuale di Mosse e sfruttando un’ampia documentazione inedita, traccia un bilancio critico della sua vasta produzione scientifica ed evidenzia allo stesso tempo l’influsso che essa ha avuto in diversi ambiti disciplinari e su diverse generazioni di storici. Le tematiche affrontate da Mosse sono analizzate in modo diacronico e poste al centro dell’attenzione insieme alle sue relazioni accademiche, ai suoi debiti culturali e al dibattito suscitato dalle sue più stimolanti e controverse interpretazioni.

  DAL TESTO – “Secondo Mosse i regimi totalitari e la rispettabilità borghese sono accomunati dall'avere gli stessi nemici: i diversi. In realtà vi è però una sostanziale differenza tra chi considera l'intolleranza un fatto normale e chi la considera un fatto eccezionale. Società democratiche possono in alcune circostanze ammettere forme di imbarbarimento e discriminazione, senza per questo essere fondate sul razzismo, in modo analogo a quanto avviene a livello politico e giuridico di fronte alla limitazione della libertà nello stato di eccezione. Trasformare l'eccezione in sistema implica una torsione tale da rendere non accomunabili i due casi. Insomma, come Mosse stesso rileva, «la società normale non penserebbe affatto di sterminare [i diversi], però li vorrebbe escludere: ovviamente la differenza tra esclusione e sterminio è considerevole». Appunto così considerevole da non permettere la comparazione tra democrazie borghesi e totalitarismi fascisti.”

  I CURATORI – Ricercatore di Storia contemporanea all’Università di Bergamo, Lorenzo Benadusi si occupa di storia del giornalismo e di storia di genere, con particolare attenzione al rapporto tra mascolinità, sessualità e potere durante il fascismo. Su questo tema ha pubblicato: Il nemico dell’uomo nuovo. L’omosessualità nell’esperimento totalitario fascista (Feltrinelli, 2005; trad. ingl. Wisconsin University Press, 2012) e «Mussolini ha deciso di internarmi col piccino». Lettere di Ida Dalser a Luigi Albertini 1916-1925 (Fondazione Corriere della Sera, 2010).
  Giorgio Caravale insegna Storia dell’Europa presso l’Università di Roma Tre. Si occupa di eretici, censori e inquisitori tra Cinque e Seicento, oltre che di storia degli intellettuali nel Novecento. Su questi temi, oltre a numerosi saggi, ha pubblicato recentemente Forbidden Prayer. Church Censorship and Devotional Literature in Renaissance Italy (Ashgate 2011) e Il profeta disarmato. L’eresia di Francesco Pucci nell’Europa del Cinquecento (il Mulino 2011).

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Da Roma a Madison andata e ritorno, di Lorenzo Benadusi e Giorgio Caravale - Una storia dimenticata: gli studi sull’età moderna, di Giorgio Caravale (Continuità e discontinuità - Tra cultura popolare e storia delle élite - Un’interpretazione) - L’opera di George L. Mosse fra antropologia e storiografia, di Karel Plessini (Alle origini della svolta antropologica - La svolta antropologica della fine degli anni Sessanta - La svolta visuale – Conclusioni) - Una casa ben arredata: la storia della mascolinità, di Lorenzo Benadusi (Il razzismo, la rispettabilità borghese e lo stereotipo maschile - La Grande Guerra e la militarizzazione della mascolinità - Il fascismo come rivoluzione borghese antiborghese - L’ipotesi repressiva) - «The Outsider as Insider»: Mosse tra ebrei tedeschi e italiani, di Simon Levis Sullam (Tra autobiografia e metodo storico - Emancipazione, letteratura popolare e stereotipi antiebraici - Pensiero völkisch, ideologie nazionaliste ed ebrei - Insider e outsider nella Prima guerra mondiale - Intellettuali di Weimar e antifascisti ebrei italiani) - La scomparsa e l’eredità di un grande storico, di Donatello Aramini (Le reazioni - Nuovi filoni di studio - Un’eredità dalle molte contraddizioni) - La particolare fortuna di Mosse in Italia, di Vittorio Vidotto - Mosse, il cultural turn e i nodi della storiografia contemporanea, di Renato Moro - Una lunga amicizia intellettuale. Intervista a Emilio Gentile a cura di Lorenzo Benadusi e Giorgio Caravale - Indice dei nomi