Aa. Vv.
Annali della Fondazione Ugo Spirito XXII-XXIII (2010-2011)
Fus Roma, pagg.328, Euro 20,00
Questo volume degli Annali della Fondazione Ugo Spirito è dedicato alla ricorrenza del 150° della nascita dello Stato unitario, oltre che al trentennale della nascita della Fondazione stessa, avvenuta l'8 settembre 1981, a poco più di due anni dalla scomparsa del filosofo. Scrive il Presidente della Fondazione, Prof. Giuseppe Parlato, nella Presentazione: “Se qualcosa ha caratterizzato l'anniversario - ormai quasi trascorso - del 1861 è stata l'assenza, o la scarsa rilevanza, dei contributi scientifici. Mentre nel 1961, in occasione del centenario, la produzione scientifica fu ottima e gli spunti di discussione seguivano linee di alto profilo (pensiamo solo a personaggi come Romeo e Maturi, Volpe e Ghisalberti o alle discussioni sulle interpretazioni del Risorgimento), il 150° non si è caratterizzato per l'approfondimento scientifico; l'abitudine a considerare la storia come un utile strumento di polemica politica o salottiera ha fatto sì che, a parte pochi indubbi e validi contributi, l'attenzione della opinione pubblica si sia concentrata piuttosto sulle polemiche giornalistiche tese a rivalutare i Borboni, a rivendicare la modernizzazione dello Stato della Chiesa e le oscure congiure massonico-nazionali, ovvero a presentare televisivamente un'interpretazione del processo unitario, affidata a un comico, fatta di bolsa retorica, trasudante di ovvietà, nonché, qua e là, di robusti errori”. La Fondazione Spirito, dal canto suo, a questo centocinquantenario ha dedicato per due anni i corsi frontali nelle scuole a Roma e nel Lazio, coinvolgendo più di mille studenti, nonché i corsi di formazione di storia e filosofia presso il carcere di Rebibbia. Nella sezione monografica che apre il volume e affronta il tema della costituzione dello Stato italiano tra modello centralistico e tradizione municipalistica, troviamo i saggi di Vittorio Mathieu (Risorgimento italiano e rivoluzione francese), Federico Trocini (Il "modello Cavour" tra Realpolitik e liberalismo: Treitschke, Rochau e la pubblicistica tedesca dopo il 1859), Paolo Pasqualucci (L'istanza etica alle origini del Risorgimentoe dell'Unità d'Italia), Mario Aschieri (Dalle città-Stato alla nazione: un'eredità grandiosa e pesante) e Francesco Bonini (Centralismo e autonomie nella storia costituzionale dell'Italia liberale). Segue una sezione di saggi e studi che comprende le ricerche di David Rettura (Parate di carta. Momenti e protagonisti della Grande Guerra nella stampa militare italiana tra le due guerre), Giovanni Tassani (Memoria e fonti delle "destre"), Franco M. Di Sciullo (Libertà individuale come fondamento dell'autorità politica) e di Simone Andreoni ("Guerra rivoluzionaria" nel suo settantennale. Un'indagine). Chiude il volume una trilogia di inediti: una relazione riservata di Edmondo Cione, filosofo crociano che una parte significativa ebbe nella Rsi e nella nascita del Msi, in merito a un avvicinamento ideologico del Movimento sociale al mondo cattolico, curata da Giuseppe Brienza; i saggi inediti di Guido de Giorgio sul sufismo e la meditazione orientale curati da Angelo Iacovella; e infine una lettera di Giovanni Gentile a Elisa Tacchi, una sua amica del periodo universitario pisano, rimasta poi sempre in contatto con il filosofo (tale lettera inedita è presentata da Carlo Vivaldi Forti, nipote della Elisa Tacchi, e da Gaetano Rasi). Come per i precedenti Annali, si tratta – spiega il Prof. Parlato – “di un volume denso di interessanti contributi, che conferma la vivacità culturale della Fondazione e la sua capacità di approfondire tematiche diverse”.
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