Assassinio di un filosofo Stampa E-mail

Francesco Perfetti

Assassinio di un filosofo
Anatomia di un omicidio politico

Le Lettere, pagg.176, Euro 16,50

 

perfetti_assassinio  IL LIBRO – L'assassinio di Giovanni Gentile il 15 aprile 1944 ad opera di un gruppo di partigiani comunisti è una pagina nera nella storia della resistenza. È un episodio tanto imbarazzante per la sinistra da spingerla a cercare mandanti ed esecutori del delitto in direzioni fantasiose: fascisti estremisti, servizi segreti alleati, massoneria e via dicendo. Tutto ciò con lo scopo di scagionare i comunisti o diminuirne le responsabilità. Si è cercato di creare una vulgata storiografica e di inserire l’assassinio del filosofo nella serie infinita dei "misteri d’Italia". Questo libro, documentato e polemico, dimostra come il delitto sia nato nel quadro di una precisa strategia elaborata da Palmiro Togliatti e dai vertici del Pci per affermare il primato comunista all’interno del Cln mettendo in difficoltà la componente azionista costituita da intellettuali allievi del filosofo. Era una strategia che puntava a consolidare per i comunisti il ruolo di guida della resistenza e a porre le basi dell’egemonia culturale e politica dell’Italia liberata.
  Il volume sottolinea i problemi aperti e tuttora attuali posti dall’assassinio di Gentile. È lecito assassinare un intellettuale per le sue idee? È lecito l’uso del terrorismo come arma politica e quali sono i limiti che lo separano dalla delinquenza comune? Esiste una differenza tra antifascismo e resistenza?
  Un volume importante e atteso, coraggioso e senza tabù, frutto di ricerche archivistiche e di analisi critica della letteratura esistente.

  DAL TESTO – “Nel dopoguerra, per molti decenni, la figura di Giovanni Gentile ha subito una sorta di dura damnatio memoriae dovuta alla egemonia del gramscismo, potenziato da robusti e acrimoniosi innesti azionisti, nella cultura italiana, al punto che la sua stessa filosofia veniva espunta dalla storia del pensiero e liquidata, per usare una espressione di Norberto Bobbio come un «delirio filosofico» in nome di una identificazione del fascismo con l'anticultura. E, ancora di recente, l'ostracismo nei confronti del filosofo ha trovato zelanti sostenitori. Basterà ricordare le sterili - e risibili, se non fossero pietose - polemiche scaturite quando si manifestò l'intenzione di stampare un francobollo commemorativo del filosofo, polemiche di fronte alle quali Montanelli sbottò: «Credevamo che anche i suoi più intransigenti cultori si fossero arresi all'evidenza che il modo migliore di onorare la Resistenza fosse quello di ripudiarne certi episodi più delinquenziali. Illusione ...». Basterà, infine, rammentare, pur senza entrare nel dettaglio, altre polemiche, quelle venute fuori in occasione della proposta di intitolare una strada di Firenze al suo nome o, ancora, quelle legate alla apposizione all'Università di una lapide commemorativa dai toni indecorosi per la presa di distanza che essa proponeva nei confronti del filosofo.”

  L’AUTORE – Francesco Perfetti, professore ordinario di storia contemporanea e di storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche della Luiss-Guido Carli di Roma è anche capo del servizio storico del Ministero degli Affari Esteri. Direttore della rivista «Nuova Storia Contemporanea» è autore di numerosi libri fra i quali, nelle nostre edizioni, Assassinio di un filosofo. Anatomia di un omicidio politico (Premio Hemingway, Premio Tarquinia Cardarelli), Parola di Re (Premio Giosue Carducci-La Versiliana), La repubblica (anti)fascista.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa - I. Un discorso per tutti gli italiani - II. Polemica con Leonardo Severi, un ministro di basso profilo - III. Un filosofo nella bufera della guerra civile - IV. Omicidio premeditato - V. Caccia all'assassino - VI. Ricostruzioni, polemiche, recriminazioni - Appendice - Indice dei nomi