Esuli. Dalle foibe ai campi profughi |
Gianni Oliva Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia Mondadori, pagg.181, Euro 22,00
IL LIBRO – Gianni Oliva ripercorre la vicenda degli italiani esuli nel suo insieme, dalla fine della Prima guerra mondiale a oggi, in un libro ricco di immagini inedite. Dall'annessione dell'Istria e della Dalmazia, all'occupazione italo-tedesca della Iugoslavia (1941-43), dai bombardamenti alleati di Zara e di Fiume fino all'occupazione di Trieste nel 1945 da parte delle truppe di Tito e gli infoibamenti. Nella seconda parte, il libro testimonia la successiva esperienza dell'esodo: le partenze da Pola e dall'Istria, lo svuotamento dei villaggi, i documenti relativi alle opzioni di nazionalità, gli incidenti di Trieste del 1953, la "slavizzazione" dell'Istria e della Dalmazia. L'ultima parte illustra i campi profughi e la precaria sistemazione dei giuliano-dalmati in un'Italia impoverita dalla guerra e poco sensibile a un dramma che ne ricordava la sconfitta: immagini di vita famigliare e di vita sociale, sullo sfondo di reticolati e di strutture fatiscenti sparse in ogni regione italiana. Conclude il volume l'immagine del concerto diretto da Riccardo Muti il 13 luglio 2010 in piazza Unità d'Italia a Trieste, alla presenza di Giorgio Napolitano e dei presidenti di Slovenia e Croazia, promessa di una ricomposizione delle diverse "memorie". DAL TESTO – “Ciò che accade nelle settimane successive alla fine della guerra trova in Trieste il suo luogo simbolo, anche se la repressione colpisce in analoga misura Fiume, i centri piccoli e grandi dell'Istria, Gorizia. La città irredenta, che nel 1915-18 ha calamitato le energie di un'intera nazione e che durante il Ventennio è stata proposta dalla propaganda di regime come riferimento esemplare dell'italianità, per quarantacinque giorni diventa «Trst» e viene duramente colpita proprio per la sua italianità, in un susseguirsi di arresti, fucilazioni, rastrellamenti, coprifuoco, deportazioni. E, come in Istria nell'autunno 1943, a completamento delle stragi ricompaiono le foibe, luogo sinistro di occultamento dei cadaveri e di annientamento delle memorie.” L’AUTORE – Gianni Oliva (Torino, 1952), laureato in Lettere, insegnante e preside in aspettativa del Liceo Classico Alfieri di Torino. Giornalista pubblicista e storico, autore di numerosi saggi e libri di storia. Dal 1975 al 1980 assessore presso il Comune di Coazze (TO) e dal 1990 al 1995 capogruppo PCI-PDS al Comune di Giaveno. Dal 1999 è assessore al Sistema educativo e formativo alla Provincia di Torino e coordinatore nazionale degli assessori provinciali all'Istruzione. Nel 2004 è stato confermato assessore e nominato vicepresidente della Provincia di Torino. Dal 2005 è assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Ha pubblicato diversi libri storici che ricostruiscono in particolare, il periodo della resistenza, i crimini di guerra italiani nella Seconda guerra mondiale e il difficile e nebuloso periodo della guerra civile. Tra i molti ricordiamo gli ultimi: L'ombra nera. Le stragi nazifasciste che non ricordiamo più (Mondadori, 2007) e Profughi. Dalle foibe all'esodo: la tragedia degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia (Mondadori, 2006). INDICE DELL’OPERA – Premessa - I segni della presenza veneziana - Il regime fascista e la guerra - Primavera 1945: l'occupazione dell'esercito jugoslavo - I giorni della paura: gli infoiba menti - I giorni dello sconforto: la via dell'esodo - I giorni dell'emergenza: i centri raccolta profughi - I giorni della speranza: la ricerca di normalità - Il territorio libero di Trieste, una realtà mai nata - Trieste ritorna all'Italia - Il trattato di Osimo – Cronologia – Bibliografia - Elenco dei toponimi – Ringraziamenti - Fonti iconografiche
|