Storia di Torino |
Gianni Oliva
IL LIBRO – Per secoli città romana, periferica e modesta, chiusa nel quadrilatero di mura antiche; dal 1563 capitale sabauda, trasformata dagli architetti barocchi nel "più bel villaggio del mondo" (Montesquieu); a metà Ottocento, guida del Risorgimento, in un fervore di presenze nazionali, di dibattiti politici, di energie intellettuali; all'inizio del Novecento capitale dell'imprenditoria, la moda, l'automobile, il cinema, gli aeroplani. DAL TESTO – "Se è vero che nel 1563 Torino nasce come capitale e si avvia ad una storia nuova, è altrettanto vero che esiste una storia precedente, le cui origini affondano nell'età preromana, quando la pianura occidentale del Po era abitata da tribù celtico-liguri. Si trattava di tribù dedite all'agricoltura, che vivevano sparpagliate nelle radure delle foreste, coltivavano segale e granaglie, allevavano pecore e maiali e - mano a mano che la popolazione aumentava - cercavano di sottrarre nuove porzioni di territorio all'insidia delle paludi. Gli studi archeologici indicano che si trattava di popoli con un livello di organizzazione politico-sociale e di cultura molto bassa, di cui sono rimaste pochissime tracce nel linguaggio (le terminazioni onomastiche "-asco", "-asca", ancora diffuse in alcune parti della regione: Beinasco, Piossasco, Osasco, Noasca, Frassasco). Si sa anche che l'area sulla quale sarebbe sorta Torino era abitata da due tribù liguri celtizzate, gli Insubri e i Taurini, spesso in lotta tra loro: l'etimologia del nome di questi ultimi è stata ricondotta al loro animale totemico (taurus, toro), ancora oggi simbolo della città; secondo altri studiosi, il nome risalirebbe invece a taurinus, termine che gli scrittori latini usavano come sinonimi da montanus, ad indicare la natura del luogo, circondato dalle montagne." L'AUTORE – Gianni Oliva, torinese, classe 1952, ha insegnato alla Scuola d'Applicazione d'Arma e all'Università di Torino. Tra i suoi studi, che spaziano dalla storia militare alla storia del Novecento, "La Resistenza alle porte di Torino" (Angeli, 1989), "I Savoia. Novecento anni di una dinastia" (Mondadori, 1997), "Soldati e ufficiali" (Mondadori, 2010). È stato assessore alla Cultura della Regione Piemonte. INDICE DELL'OPERA – Presentazione della collana - Storia di Torino – Introduzione. I giorni delle Olimpiadi - Capitolo I. Sette febbraio 1563, la nascita di una capitale (Il corteo reale da Rivoli a Torino - Emanuele Filiberto "Testa di ferro" - Il Trattato di Cateau-Cambresis, il destino di Torino firmato in Piccardia - Una leggenda risorgimentale da sfatare) - Capitolo II. Dal "castrum" romano alla città del Vescovo ("Augusta Taurinorum", colonia sulla strada delle Gallie - Massimo, il primo Vescovo della Diocesi - Agilulfo, il Duca di Torino diventato Re dei Longobardi - La battaglia delle Chiuse e la dominazione carolingia) - Capitolo III. Tra "Marca" arduinica e "Comune" (Tre generazioni di Marchesi, un secolo di sviluppo - Umberto Biancamano, un nuovo potere al di là delle Alpi - Adelaide di Torino e Oddone di Savoia, un matrimonio premonitore - Il culto di San Giovanni Battista - Il "palazzo imperiale" di Federico Barbarossa) – Capitolo IV. La prima stagione dei Savoia (Maggio 1280, Tommaso III e la "riconquista" sabauda - Il Conte Verde e l'annegamento di Filippo d'Acaia - La costruzione del Duomo - Una decadenza durata cent'anni) – Capitolo V. Il Seicento, secolo delle feste (Dalla "Cittadella" alla Sacra Sindone - La Città oltre le mura romane - Una festa in Piazza del Castello – La cupola del Guarini) - Capitolo VI. La Torino barocca di Vittorio Amedeo II (L'età delle "Madame" reali - Vittorio Emanuele II e la Contessa di Verrua - 1706: Torino assediata dai Francesi - Pietro Micca e la guerra sotterranea – Filippo Juvarra, l'architetto del Re - La morte del grande Re) - Capitolo VII. Le luci e le ombre del Settecento (La battaglia dell'Assietta e l'espressione "bougia nen" - Gli emigrati francesi tra Moncalieri e Contrada Nuova - Il "bicerin" e il "vermouth" - 1798: i Francesi conquistano Torino) - Capitolo VIII. Da Napoleone alla Restaurazione (L'annessione all'Impero francese - Il ritorno dei Savoia e la nascita dei Carabinieri Reali - I viali di circonvallazione e le grandi piazze - I moti costituzionalisti del 1821 - Le (poche) luci della Restaurazione) – Capitolo IX. 1849-1864: la capitale del Risorgimento (Carlo Alberto, il Re che "vuole e disvuole" - Cavour, Vittorio Emanuele II e una élite liberale "italiana" – La coscienza dell'Italia tra giornali, caffè e teatri - I morti del settembre 1864) - Capitolo X. 1864-1914: dalla crisi alla rinascita (L'Esposizione del 1884 al Valentino - La Fiat e il decollo industriale di inizio Secolo - Una città positivista – Il movimento operaio torinese) - Capitolo XI. Gli anni delle guerre e della dittatura (Le manifestazioni di piazza dell'agosto 1917 – L'"Ordine Nuovo" e il "Settembre rosso" - Il Fascismo a Torino: un'anomalia del Ventennio - Una città sotto le bombe - L'antifascismo resistenziale) - Capitolo XII. La capitale del miracolo economico (La ricostruzione del Dopoguerra - La città-fabbrica di Valletta – Dall'"autunno caldo" agli "anni di piombo" - La marcia dei quarantamila) – Conclusione. La ricerca di una nuova identità - Note |