A cavallo della tigre |
Aa. Vv. A cavallo della tigre Guerini e Associati, pagg.252, Euro 21,50
IL LIBRO – A cavallo della tigre, il titolo scelto per questo Dodicesimo rapporto sull'economia globale e l'Italia, vuole ricordare l'elemento che più sembra caratterizzare l'anno appena trascorso e quello da non molto iniziato: la vertiginosa accelerazione dell'instabilità e dei processi di mutamento in atto nel mondo, la sensazione che uomini e governi siano spesso sospinti da forze che non riescono a controllare. Gli scenari politico-strategici non sono per conseguenza rassicuranti: il sanguinoso errore della guerra irachena, l'incancrenirsi della guerriglia afghana, i rapporti israelo-palestinesi, fonte continua di attrito e tensione nel mondo arabo, le guerre e i massacri dimenticati in angoli sperduti del mondo come il Darfur, la proliferazione nucleare, le «maniere forti» che tornano a caratterizzare la Russia sono tutti elementi di un'insicurezza profonda che la timida riscoperta di un approccio multilaterale (o forse, meglio, meno rigidamente unilaterale) ai problemi del mondo non basta a dissipare. In questo mondo complicato l'Italia stenta a trovare o a mantenere un ruolo veramente significativo. Parti importanti del sistema hanno però scelto di puntare le loro chances sul merito e sulla competenza anziché sul compromesso e sul patteggiamento in un quadro immobile. E può anche darsi che ci stiano riuscendo, dal momento che l'Italia ha, sia pur timidamente, ripreso a crescere.
DAL TESTO – “Negli ultimi tre-cinque anni si sono verificati mutamenti molto profondi nell’importanza relativa delle componenti di natura geografica-culturale dei grandi mercati globali. Tali mutamenti possono essere appropriatamente illustrati con l’analisi della diffusione di Internet. Nel 1997 sei utenti di Internet su dieci erano nordamericani. Passa soltanto un decennio e il numero degli utenti risulta più che decuplicato: si avvicina infatti a 1.100 milioni di persone, pari a oltre un terrestre su sei […], e gli utenti dell’America del Nord sono solo poco più di due su dieci. È naturale che, mentre Internet si espande, i paesi in cui Internet è nato perdano più o meno rapidamente terreno, ma per chi è culturalmente portato a considerare Internet come una creatura tipicamente americana fa ugualmente un certo effetto scoprire che, agli inizi del 2007, l’Asia è in cima alla lista con oltre un terzo degli utenti, pur essendo la penetrazione di Internet ben inferiore a quella nordamericana. Un modo alla rovescia, si direbbe. La sensazione di un mondo che si sta capovolgendo aumenta se si eseguono alcuni confronti su singoli paesi. In quanto ad allacciamenti, la Corea del Sud, con 33,9 milioni, supera Italia e Francia che entrambe sfiorano i 31 milioni, mentre ci sono più collegamenti Internet in Vietnam (14 milioni) e in Malaysia (11 milioni) che nei Paesi Bassi, nei quali pure il tasso di penetrazione è fortissimo. Le cose cambiano di poco se si limita l’analisi ai siti a banda larga, ossia ai più moderni: i cinesi si confermano al secondo posto dietro agli Stati Uniti e la Corea del Sud supera tutti i paesi europei presi singolarmente”.
GLI AUTORI – Mario Deaglio insegna Economia internazionale all’Università di Torino ed è editorialista economico de La Stampa. Giorgio S. Frankel, giornalista professionista, si occupa di Medio Oriente, petrolio e industria aerospaziale. Collabora a Il Sole 24 Ore. Pier Giuseppe Monateri insegna Diritto civile all’Università di Torino; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Bologna. Anna Caffarena insegna Relazioni internazionali all’Università di Torino. Dirige Biblioteca della libertà, la rivista del Centro Einaudi.
INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Giancarlo Scotti – A cavallo della tigre - 1. Il mondo capovolto, di Mario Deaglio – 1.1. “Insostenibile ma inarrestabile”: la contraddizione di fondo del 2006-2007 – 1.2. Gli scompensi dei mercati finanziari - L’accumularsi degli squilibri – Un pericolo scampato, non un problema risolto – La ricerca delle cause degli squilibri – Come andrà a finire? Gli scenari del Fondo Monetario – 1.3. La nuova geografia economica mondiale - Internet, elettronica, auto: da Occidente a Oriente - Produzione industriale: per i paesi ricchi meno di fifty-fiflty - Chi passerà mai per lo Stretto di Malacca?, di Giovanni B. Andornino – 1.4. Commercio e liberazione internazionali: una strada piena di spie - Il Fondo Monetario Internazionale: crepuscolo o rinascita? - 1.5. Il mutamento degli scenari non economici mondiali - Gli scenari politico-militari - Gli scenari climatici e ambientali – 2. Paesi mercati, di Mario Deaglio – 2.1. Una classifica mondiale della problematicità - 2.2. Stati Uniti, la quiete prima della tempesta - E se il Pil fosse Pid (prodotto interno distorto)? - 2.3. Quattro modelli per il futuro dell’Europa - Il modello nordico e la ridefinizione della libertà - La Germania della Grande Coalizione - Francia, la tentazione dei “campioni nazionali” - Regno Unito, la tentazione di non avere “campioni” - 2.4. I nuovi sentieri dello sviluppo - La pressione dei poveri - Le diverse vie dei grandi paesi emergenti. Cina e India verso il mercato con differente entusiasmo – 2.5. Il mercato? Non gode di ottima salute - L’estensione dell’area del “non mercato” - Wikipedia, la straordinaria enciclopedia “polinesiana” - Le ambiguità del private equity - L’erosione del mercato dell’interno e la caduta di Borsa del marzo 2007 – 3. Il Medio Oriente, il petrolio e il potere globale, di Giorgio S. Frankel - 3.1. Quanti minuti a mezzanotte? - Il mondo è sempre più in pericolo - Verso la “lunga guerra” - Per la potenza e la sicurezza - Guerra e imbarbarimento delle società - Potenza in declino - 2007: guerre concluse, in corso e imminente - Battute fredde tra russi e americani - Tempesta su Washington - Gli Stati Uniti e Iraq: andare? restare? restare, forse… - 3.2 Chi controlla il rubinetto mondiale controlla il mondo - Elementi di petrolio e strategia - Come un tubo di 1.800 km può cambiare la geostrategia d’una regione - Ancora su strategia e petrolio: la guerra dei prezzi contro l’Iraq e il rischio del petrolio radioattivo - Fondamenti della sicurezza: ridondanza e diversificazione, anche col Gnl - Cannoniere e cannoni americani e cinesi sulle vie del petrolio - Happy End: come scoprire un’altra Arabia Saudita – 3.3. Dominare e ridisegnare il Medio Oriente - Guerra all’Iraq: in primavera? L’anno prossimo? Altre opzioni? - La guerra in Libano crea nuovi amici - Un “riallineamento” anti-Iran e anti-sciita - Una corsa araba alla Bomba. O è tutta propaganda? - Colpi di scena a Riad - Ambiguità e rischi - Qual è il vero piano? coi sunniti contro gli sciiti? o con gli sciiti contro i sunniti? – 4. L’ordine Internazionale parlerà cinese? Il valore del multilateralismo nel mondo che cambia, di Anna Caffarena con Giovanni B. Andornino – 4.1. Cinque anni dopo: l’inatteso ritorno del multilateralismo – 4.2. Il valore dell’ordine in un scenario in trasformazione – 4.3. Multilateralismo e ordine à la chinoise - 5. La costruzione giuridica del globale e lo scontro della giustizia, di Pier Giuseppe Monateri - 5.1. Wto: ordine sconfitto e mercatocrazia. La supremazia della Wto. La Wto e la reinvenzione della sovranità – 5.2. Lo scontro delle giustizie - La finanza all’assalto del diritto romano - Come confrontare i sistemi giuridici - La natura duale dell’Occidente - Che fare? – 6. Italia un paese scontento di sé, di Mario Deaglio – 6.1. L’insoddisfazione degli italiani e il “fastidio” estero verso l’Italia – 6.2. La “scivolata” che allontana l’Italia dall’Europa – 6.3. L’Italia riuscirà a rimettersi in piedi? - La ripresa del 2006: recupero o rilancio? - Il riassetto bancario - Il nuovo profilo produttivo italiano – 6.4. Difficile aritmetica del recupero e le sue implicazioni per la politica economica – Cronologia, a cura di Marta Semplici – Elezioni nel mondo, a cura di Marta Semplici - Indice delle figure - Indice delle tabelle – Indice dei nomi – Profilo degli autori – Il Gruppo Lazard – Centro Einaudi |