Perché non possiamo essere atei. Il fallimento dell'ideologia che ha rifiutato Dio |
Francesco Agnoli Perché non possiamo essere atei. Il fallimento dell'ideologia che ha rifiutato Dio Piemme, pagg.304, Euro 16,50
IL LIBRO - Nella cultura contemporanea prende sempre più piede l'idea che l'ateismo sia una forma superiore di conoscenza e di moralità, una conseguenza logica delle scoperte scientifiche, del progresso tecnico, delle valutazioni storiche sul passato dell'umanità. In verità, oggi come ieri, rimangono assolutamente intatte le stesse domande di senso, sul mondo, sull'uomo, sul perché della vita e dell'universo. Contrapponendosi all'ideologia ateistica oggi rappresentata da scrittori e opinionisti come Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Umberto Veronesi, Richard Dawkins, Sam Harris, Christopher Hitchens, si esaminano le attuali conoscenze scientifiche sul Big Bang, sull'evoluzione, sull'origine della materia, della vita e della coscienza, muovendosi al confine tra scienza e morale. Si passa quindi all'orizzonte storico, analizzando le radici ideologiche dell'ateismo: quelle passate - il nazionalismo, il razzismo, l'eugenetica e il socialismo comunista - e quelle odierne - l'utopia dell'immortalità biologica tramite manipolazione genetica e clonazione. L'esito di questo articolato percorso d'indagine è uno solo: la storia rivela che ogni ateismo si è sempre rovesciato in una forma di fede assoluta e dogmatica - nell'uomo, nella scienza e nella politica - una fede che, inseguendo vanamente il proprio paradiso, ha invece realizzato il peggiore inferno sulla terra. Dimostrando che la vera libertà non sta nel radicale rifiuto di Dio e che dunque l'uomo non può essere ateo.
DAL TESTO - "Il mondo contemporaneo ha bisogno di questo: tornare a credere che la bellezza e la bontà di Dio «per l'universo penetra e risplende», nelle creature, nel sole, nelle montagne, negli animali e, soprattutto, nell'uomo: «in una parte più, e meno altrove». E risplende, in quest'ultimo, nonostante i suoi limiti, l'esistenza del male fisico e morale, nonostante il dolore e la morte... Perché sono questi, in verità, gli "scandali" che le ideologie materialiste, e le utopie mortifere che esse generano, non riescono a tollerare. Non è la nostra ragione che misconosce l'ordine naturale, la bellezza del creato, la nostra specificità, ma è la nostra volontà, quando si indurisce e si ribella alla fragilità della condizione umana. Anche in questo, nella nostra capacità di ribellarci, siamo unici, perché liberi. Occorre allora, dopo che l'intelligenza ha riconosciuto la razionalità della fede in un Dio creatore, quell'umiltà che ci permetta di accogliere e accettare la nostra natura: spirituali, ma anche carnali; immortali, ma creati; destinati alla felicità eterna, ma dopo le fatiche e le gioei della vita terrena".
L'AUTORE - Classe 1974, bolognese d’origine, Francesco Agnoli risiede a Trento; è sposato e ha una figlia. Collabora con «Il Foglio», «Avvenire», «Il Timone», «Radici Cristiane» e Radio Maria. È autore di diverse pubblicazioni, tra le quali ricordiamo: Storia dell’aborto (Fede & Cultura); Roberto Grossatesta. La filosofia della luce (ESD); Voglio una vita manipolata (Ares); Contro Darwin e i suoi seguaci (Fede & Cultura); Conoscere il Novecento (Edizioni Il Cerchio); Chiesa, sesso e morale (Sugarco); Dio, questo sconosciuto (Sugarco); La liturgia tradizionale (Fede & Cultura).
INDICE DELL'OPERA - Parte prima. L'ateismo alla prova della scienza, dell'evoluzione e della legge morale - 1. Che cos'è l'ateismo - 2. Gli ateologi e il problema dell'origine - 3. Il darwinismo ideologico, scienza e fede - 4. La genesi della morale, la libertà e la coscienza - Parte seconda. L'ateismo alla prova della storia - 5. Quando gli ateologi fanno gli storici. Nazionalismo, razzismo, eugenetica, comunismo - 6. Per un breve bilancio. I presunti orrori della Chiesa - Terza parte. La medicina, la carità e il mito dell'immortailità - 7. Le origini dell'ospedale: il cristianesimo contro il corpo? - 8. L'ultima utopia: la medicina alla ricerca dell'immortalità - Conclusione - Ringraziamenti |