Io, l'uomo nero. Una vita tra politica, violenza e galera |
Pierluigi Concutelli - Giuseppe Ardica Io, l'uomo nero. Una vita tra politica, violenza e galera Marsilio, pagg.223, Euro 14,00
IL LIBRO - Roma, 10 luglio 1976. Otto e trenta del mattino. Nel quartiere africano di Roma, c’è una Fiat “124” parcheggiata contromano. Dall’auto scende un uomo che impugna un mitra, fa qualche passo e spara. L’obiettivo è un altro uomo che si accascia senza vita. La vittima è Vittorio Occorsio, un giudice. L’assassino si chiama Pierluigi Concutelli. Gli anni di piombo visti da un protagonista, da un “cattivo”. Pierluigi Concutelli, pluriergastolano, ex terrorista nero ed ex comandante militare del Movimento Politico Ordine Nuovo, in questo libro si racconta senza sconti. Spiegando le ragioni di scelte così tragiche e il perché dell’utopia della rivoluzione armata che scaraventò l’Italia in un clima da guerra civile. La vita da clandestino, le rapine, gli omicidi. Dagli anni delle scazzottate in piazza con i comunisti fino alle pistole e al sangue. Infine, l’arresto. Il 13 febbraio del 1977 gli uomini dell’antiterrorismo circondano uno stabile nel centro storico di Roma, in via dei Foraggi. Concutelli è in trappola. In manette davanti alle telecamere della Rai, si dichiara prigioniero politico e da quel giorno conoscerà solo il carcere. Pierluigi Concutelli non si è mai pentito e non si è mai dissociato dalla lotta armata. Ha 63 anni e quattro ergastoli da scontare (per insurrezione e per gli omicidi Occorsio, Buzzi e Palladino).
DAL TESTO - "Nel nostro ambiente c'era comunque anche un dibattito ideologico. Perché essere fascista, in quei giorni, voleva dire stare dentro la dicotomia Evola-Gentile. Io non sono mai caduto in questo tranello, mi consideravo semplicemente un fascista: pronipote di Filippo Corridoni e George Sorel, il profeta del sindacalismo rivoluzionario. Erede di tutto ciò che il Ventennio aveva rappresentato: di Benito Mussolini e del suo pragmatismo politico, di una visione fieramente antiborghese del mondo. Molti camerati, invece, guardavano a Julius Evola quasi come a un messia laico, al filosofo della tradizione, dimenticando che durante il Ventennio il "barone" era un tizio qualsiasi: un pittore, un pensatore, forse qualcos'altro, che viveva tra l'Italia e l'estero. Di certo più vicino al regime tedesco di Adolf Hitler che al fascismo italiano. Clemente Graziani, anni dopo, chiese al mio amico Peppe, che come molti camerati era andato in pellegrinaggio al santuario evoliano di corso Vittorio, le sue impressioni sul "maestro" di almeno tre generazioni di neofascisti. Peppe rispose soltanto: «Mi è sembrato un frocio su una sedie a rotelle con un maglione giallo»."
GLI AUTORI - Giuseppe Ardica (1971), siciliano di Enna, giornalista. Si è occupato di cronaca nera e giudiziaria. Oggi lavora a “Rai Parlamento”. Pierluigi Concutelli (1944), romano, ex terrorista neofascista, condannato a quattro ergastoli. Oggi usufruisce del regime di semilibertà.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Il filo nero - «Si stava meglio quando si stava peggio» - Una mitragliatrice a piazza del Gesù - Le prime scazzottate - Abbasso la Giovane Italia! Viva i fascisti! - Piovono monetine su Almirante. Pescara e le aspettative deluse - Arrivederci Roma. A Palermo - La protesta - «Iti a dari 'u culu!» - Le aspettative deluse. Il Sessantotto - Il Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese - All'Ucciardone. La prima volta in galera - Ordine Nuovo, Fuan, Fronte della Gioventù - Verso la lotta armata - «A piazzale Loreto c'è ancora posto.» Le stragi? Tutte nere - Il nemico - Organizzare la lotta armata? Sudore e fatica - Il finanziamento - Il sequestro Mariano - La riunione di Albano Laziale - All'estero. Tra la Spagna, i Rolling Stones e Clemente Graziani - La lotta armata - A Roma - Il giorno in cui salvai la vita a Giorgio Almirante - Il "mio" Ordine Nuovo - Perché Occorsio - L'azione - Il dopo Occorsio - La rapina al Ministero del Lavoro - La tragedia di Tivoli - "Vacanze" in Francia - L'inizio della fine. I primi arresti e l'isolamento - La crisi - Il tradimento - L'arresto - Prigioniero politico - In prigione - A Porto Azzurro, con Mario Tuti e i falangisti libanesi - La grande fuga mancata - L'isola lager - L'"ultimo treno per Yuma". Due fascisti affamati - Processi e condanne - Pestaggi - Cartoline all'Asinara - L'evasione, un sogno impossibile - Caccia al pentito. La follia entra in galera - L'omicidio Buzzi - A Nuoro, tra i brigatisti, Luciano Liggio e Francis Turatello - L'omicidio di Carmine Palladino - I "braccetti" - Ritorno alla normalità carceraria. Le prime riflessioni - Oggi - Indice dei nomi |