Autobiografia spirituale |
Nikolaj Berdjaev
IL LIBRO – L'"Autobiografia spirituale" di Nikolaj Berdjaev (1874-1948) non è l'ultimo libro scritto dal grande filosofo russo; cacciato dalla propria patria per decisione diretta di Lenin e stabilitosi a Parigi dal 1924, Berdjaev ne terminò infatti la versione iniziale già nel 1940 e prima della morte vi portò alcuni ritocchi, ma quest'opera resta comunque il suo testamento spirituale per la chiarezza con la quale, ripercorrendo la propria storia personale e quella di un mondo devastato da guerre e rivoluzioni, riscopre la centralità della persona creata da Dio e definita dal rapporto con un Dio che vuole la sua creatura come essere libero e creatore. La libertà e l'infinita creatività umana, continuamente riaffermate da Berdjaev, non sono quindi un gesto di autoaffermazione nichilista, in cui l'uomo nega tutto quanto si trova al di fuori del proprio arbitrio e della propria fantasia, ma sono piuttosto la continua tensione della persona per aderire al mistero dell'esistenza, al mistero degli esseri e delle cose e alla loro infinita e sorprendente bellezza. DAL TESTO – "Al centro del mio interesse religioso c'è sempre stato il problema della teodicea. In questo sono figlio di Dostoevskij. L'unico argomento serio che possa essere addotto a favore dell'ateismo è la difficoltà di conciliare l'esistenza di un Dio buono e onnipotente con l'esistenza del male e delle sofferenze del mondo. Tutte le dottrine teologiche, da questo punto di vista, mi sono sempre sembrate un'inaccettabile razionalizzazione del Mistero. Il problema della teodicea, per me, è stato innanzitutto il problema della libertà, problema fondamentale del mio pensiero filosofico. Sono stato infine costretto ad ammettere l'esistenza di una libertà increata, il che significa in fondo riconoscere l'esistenza di un mistero che non può essere razionalizzato e descrivere il cammino spirituale come un cammino verso questo mistero. Questa filosofia della libertà, legata sia al problema del male sia a quello della creazione, venne da me sviluppata in molti libri." L'AUTORE – Nikolaj Berdjaev (Kiev 1874 - Parigi 1948), deportato a Vologda per la sua appartenenza a un circolo socialista, ben presto abbandonò le simpatie marxiste per una revisione filosofica del pensiero di Marx, che lo portò a elaborare una concezione cristiana del mondo la cui idea dominante era quella della libertà creatrice. Espulso nel 1922 dalla Russia leninista per la sua fede, visse prima in Germana e poi in Francia, dove morì nel 1948. Jaca Book ha pubblicato: "Il senso della storia" (1977), "Autobiografia spirituale" (2006), "Dal profondo. 1918: la rivoluzione vista dalla Russia" (1971, ult. ed. 2017). INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Adriano Dell'Asta - Avvertenza - Prefazione - Capitolo primo. Origini e provenienza. L'io e il mondo. Le prime spinte. Il mondo aristocratico - Capitolo secondo. La solitudine. L'angoscia. La libertà. La ribellione. La pietà. Dubbi e lotte spirituali. Riflessioni sull'eros (La solitudine - L'angoscia - La libertà - La ribellione - La pietà - Dubbi e lotte spirituali - Riflessioni sull'eros) - Capitolo terzo. La prima conversione. La ricerca del senso della vita - Capitolo quarto. Il mondo della conoscenza filosofica. Le fonti filosofiche - Capitolo quinto. La conversione alla rivoluzione e al socialismo. Il marxismo e l'idealismo - Capitolo sesto. La rinascita culturale russa all'inizio del XX secolo. Incontri - Capitolo settimo. La svolta verso il Cristianesimo. Il dramma religioso. Incontri spirituali - Capitolo ottavo. Il mondo dell'attività creatrice. Il senso di questa attività e l'esperienza dell'estasi creatrice - Capitolo nono. La rivoluzione russa e il mondo comunista - Capitolo decimo. Gli anni dell'esilio - Capitolo undicesimo. La mia filosofia definitiva. Professione di fede. Il mondo dell'escatologia. Il tempo e l'eternità - Capitolo dodicesimo. La conoscenza di sé e i suoi limiti. Conclusione su me stesso - Capitolo tredicesimo. Anni difficili (Appendice per gli anni 1940-1946) - Indice dei nomi |