Il senso della creazione Stampa E-mail

Nikolaj Berdjaev

Il senso della creazione
Saggio per una giustificazione dell'uomo


Jaca Book, pagg.LVIII-428, € 35,00

 

berdjaev creazione  IL LIBRO – "L'uomo è disposto a fare a meno della libertà. Ma è Dio, Dio e non l'uomo, che non può e non è disposto a fare a meno della libertà dell'uomo. Dio ha bisogno della libertà dell'uomo e della libertà del mondo". In questa frase è concentrato, in un certo qual modo, tutto il senso della filosofia di Nikolaj Berdjaev. Liberatosi dal marxismo, che lo aveva originariamente attratto, ma di cui ormai non poteva più accettare lo spirito totalizzante e la negazione della verità, Berdjaev non poteva al contempo accettare né la riduzione di questa verità a pura idea né il trionfo di un individualismo che separava indefinitamente spiritualità e giustizia sociale.
  "Il senso della creazione", terminato poco prima dell'inizio della prima guerra mondiale, nasce dall'esigenza di esprimere questo duplice rifiuto. Mentre la Russia e l'Europa stavano per soccombere sotto il peso di questa contraddizione, Berdjaev formulava l'idea secondo cui per l'uomo «il vero amore per gli uomini non è né amore contro la verità e Dio, ma nella verità e in Dio, né pietà che nega la dignità dell'uomo, ma riconoscimento della paterna immagine divina in ogni uomo".
  "Il senso della creazione è – scrive, nella Prefazione, Adriano dell'Asta - un'opera centrale perché in essa viene compiutamente formulato il nucleo portante del pensiero di Berdjaev, quel pensiero che lui stesso avrebbe poi definito come un «personalismo esistenziale cristiano», imperniato, cioè, sulla persona, considerata nella sua realtà concreta e nella sua superiore vocazione alla libertà e alla creatività. Questa vocazione, in particolare, dipendeva dall'immagine divina secondo la quale l'uomo era stato creato; in questo senso, allora, Il senso della creazione è un'opera centrale anche per un altro motivo: perché in esso spicca ormai decisamente che il vero cuore di tutto il discorso sulla persona è la Persona di Cristo, vero Dio e vero Uomo, fatto storico in cui era stata definitivamente superata la contrapposizione tra l'umano e il divino, e grazie alla cui unità, senza confusione e senza separazione, l'uomo poteva ritrovare tutta la propria dignità e la propria centralità nel cosmo e nella storia."

  DAL TESTO – "La terra-sposa ha sete del Cristo-sposo. La natura ha sete del suo re, che è l'Uomo. Nella struttura del mondo, il principio maschile è appunto, per essenza, un principio antropologico e umano, mentre il principio femminile è un principio naturale e cosmico. L'uomo-maschio si unisce al cosmo e alla natura attraverso la donna; al di fuori del suo rapporto col femminile, invece, egli sarebbe definitivamente separato dall'anima del mondo e dalla madre-terra. La donna, dal canto suo, al di fuori del rapporto col maschio, non potrebbe essere pienamente umana, perché in lei sono troppo potenti le oscure forze della natura, così impersonali e inconsce. Nella forza naturale del principio femminile, separato dal maschile, non c'è traccia del principio personale. Il maschio ha coscienza del compito attivo che attende l'anthropos nel suo rapporto col cosmo e ha coscienza della necessità della vittoria su tutti i tempi e tutte le circostanze."

  L'AUTORE – Nikolaj Berdjaev (Kiev 1874 - Parigi 1948), deportato a Vologda per la sua appartenenza a un circolo socialista, ben presto abbandonò le simpatie marxiste per una revisione filosofica del pensiero di Marx, che lo portò a elaborare una concezione cristiana del mondo la cui idea dominante era quella della libertà creatrice. Espulso nel 1922 dalla Russia leninista per la sua fede, visse prima in Germana e poi in Francia, dove morì nel 1948. Jaca Book ha pubblicato: "Il senso della storia" (1977), "Autobiografia spirituale" (2006), "Dal profondo. 1918: la rivoluzione vista dalla Russia" (1971, ult. ed. 2017).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Adriano dell'Asta – Avvertenza – Prefazione all'edizione tedesca del 1927 – Salvezza e creatività. (Due modi di intendere il cristianesimo). In memoria di Vladimir Solov'ëv – Introduzione - Capitolo primo. La filosofia come atto creatore - Capitolo secondo. L'uomo. Microcosmo e macrocosmo - Capitolo terzo. Creatività e redenzione - Capitolo quarto. Creatività e gnoseologia - Capitolo quinto. Creatività ed essere - Capitolo sesto. Creatività e libertà. Individualismo e universalismo - Capitolo settimo. Creatività e ascetismo. Genialità e santità - Capitolo ottavo. Creatività e sessualità. Maschile e femminile. Genere e persona - Capitolo nono. Creatività e amore. Matrimonio e famiglia - Capitolo decimo. Creatività e bellezza. Arte e teurgia - Capitolo undicesimo. Creatività e morale. La nuova etica della creatività - Capitolo dodicesimo. Creatività e società - Capitolo tredicesimo. Creatività e mistica. Occultismo e magia - Capitolo quattordicesimo. Tre epoche. Creatività e cultura. Creatività e Chiesa. Creatività e rinascita cristiana - Appendice. Il problema dell'antropodicea. (Inizio dei «Frammenti») - Variante dell'ultimo capitolo. (Fine dei «Frammenti») - Indice dei nomi