Gli irriducibili Stampa E-mail

Mirella Serri

Gli irriducibili
I giovani ribelli che sfidarono Mussolini


Longanesi, pagg.240, € 19,00

 

serri irriducibili  IL LIBRO – Questo libro intende raccontare la storia della formazione dei primi irriducibili avversari di Mussolini, dei suoi gerarchi e della sua classe dirigente. Furono giovani uomini e donne che non si adagiarono nel consenso all'Italia fascista e che per questo scontarono anni di prigionia, di confino e di esilio. Si trattò di un manipolo di ragazzi assai lungimiranti che, ancor prima dell'ascesa al potere del Duce, intuì i pericoli a cui l'Italia e l'Europa andavano incontro. Erano intellettuali, pensatori e filosofi alle prime armi e accomunati da una medesima provenienza sociale e culturale. Facevano parte delle élite per nulla « conservatrici», con buona pace di Vittorini. Appartenenti a famiglie borghesi e colte, una parte di loro aveva aderito al Partito comunista d'Italia (PCd'I), altri militavano in Giustizia e Libertà, altri ancora erano socialisti riformisti o repubblicani. In comune avevano una fondamentale convinzione: la sconfitta dei fascisti e poi dei nazisti poteva venire solo da un ampio fronte che tenesse assieme tutte le forze cui loro facevano riferimento e magari altre ancora. Rappresentarono la « generazione delle vite difficili», come Nadia Gallico, coraggiosa combattente italo-tunisina, battezzò i suoi compagni italiani.
  Con le loro limitate forze, anni prima dell'inizio della Resistenza, quei giovani si organizzarono e cercarono di colpire una dittatura apparentemente invincibile. Avviarono sabotaggi, attentati e iniziative di propaganda con l'obiettivo di dare un segnale forte: nonostante il massiccio consenso tributato al Duce nella Penisola, vi erano anche italiani che avevano scelto di schierarsi sul fronte dell'antifascismo.
  Sono le storie emozionanti di Giorgio Amendola, Enzo ed Emilio Sereni, Giuseppe Di Vittorio, Maurizio Valenzi, Ada Sereni e molti altri: giovani comunisti, socialisti, seguaci di Giustizia e Libertà, repubblicani e altri ancora. Tutti utopisti, cosmopoliti e ribelli che, rifiutando il compromesso, divennero il volto internazionale della prima opposizione al fascismo e che ancora oggi sono importanti esempi di coraggio e dedizione.
  Tra amori, tradimenti, persecuzioni e speranze, Mirella Serri ripercorre le vite straordinarie dei ragazzi che decisero di resistere alla dittatura anche a costo della vita. E in un libro ricco di spunti, documenti e aneddoti offre una nuova pagina alla storia dell'antifascismo.
  Nel romanzo degli «Irriducibili» la storia politica s'intreccia con quella delle loro amicizie, degli odi, delle speranze, delle rivalità e dei coinvolgimenti sentimentali. Il libro prende le mosse fin dall'inizio dell'opposizione al fascismo, dalla metà degli anni Venti quando il gruppo di questi giovani non ancora ventenni grazie alle proprie storie familiari e alla formazione culturale si ribellò all'avvento della tirannia.

  DAL TESTO – "Perché ricordare e ricostruire proprio oggi il percorso degli irriducibili antifascisti che per primi avevano maturato la loro avversione alla dittatura? L'interpretazione più diffusa del Ventennio, che ebbe gran successo a partire dal dopoguerra a opera di esegeti come Vittorini e Montanelli, ha esaltato il ruolo dei giovani che, rimasti in patria, si cullarono nell'attesa che il fascismo mostrasse il suo volto egualitario e progressista, dedito alle opere pubbliche e al sostegno dei ceti popolari. Solo in un secondo momento, con l'entrata in guerra dell'Italia, scoprirono il connotato guerrafondaio, razzista e liberticida del regime. Il primo fascismo, rievocato nelle successive memorie dei più giovani che non abbandonarono la Penisola, in una narrazione assai vulgata che arriva ai nostri giorni, venne sgravato dalle più pesanti responsabilità. Ancora oggi si apprezza la bonifica delle Paludi Pontine, la costruzione dell'Eur e passano in secondo piano l'esercizio della violenza, la cancellazione delle libertà, il confino, gli arresti, gli omicidi di Stato degli anni Venti e Trenta (da Giacomo Matteotti a Piero Gobetti a Giovanni Amendola ai fratelli Rosselli al ventiduenne italo-tunisino Giuseppe Miceli e tanti altri ancora). Nel dopoguerra si è così sviluppato un senso comune che rivaluta l'operato mussoliniano fino alle leggi razziali e alla dichiarazione di guerra. I primi, irriducibili nemici di Benito invece reagirono alle mani sporche di sangue del fascismo ancor prima che questo andasse al governo."

  L'AUTRICE – Mirella Serri insegna Letteratura e giornalismo all'Università La Sapienza di Roma. Scrive per "La Stampa", "Ttl", "Sette-Corriere della Sera" e collabora con Rai Storia. Tra i suoi libri: "Carlo Dossi e il racconto" (Bulzoni), "Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura" (Edisud), "Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista" (Marsilio), "I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948" (Corbaccio, 2005), "I profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre" (Corbaccio, 2008). Ha curato "Doppio diario. 1936-1943" (Einaudi) di Giaime Pintor e ha partecipato ai volumi collettivi "Donne del Risorgimento" e "Donne nella Grande Guerra" (entrambi per Il Mulino). Con Longanesi ha pubblicato nel 2012 "Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1980)", "Un amore partigiano" (2014) e "Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia" (2015).

  INDICE DELL'OPERA - La generazione delle vite difficili - L'irriducibile avversione - Secchioni in lotta - La Ceka nera in azione - Contro l'attesismo e i « pisciafreddo» - La ribellione dei giovani napoletani - Pionieri nella terra promessa - Segreti e misteri napoletani - In fuga dalla paranoia hitleriana - Il riformismo, peggior nemico - Con gli sbirri alle calcagna - Giorgio, il comunista disciplinato - Fratelli coltelli a Berlino - Fuoriusciti, un'accozzaglia di poveracci - Enzo il traghettatore - Troppo facile dire kibbutz - Una voce per l'unità della sinistra - Contrordine compagni! Mai più divisi - Sotto la lente di Stalin - Una nave-scuola di violenza - Vietato parlar male di Hider - Urrà per la Germania - Da fuoriusciti a naufraghi - La svolta di Natale - La svastica arriva a Tunisi - Contrordine al contrordine - L'Urss baluardo contro Hitler - Tunisine in lotta: tutte casa, famiglia e resistenza - L'unità rinasce a Tolosa - A scuola dal Barone - Da Baghdad a Tunisi il fronte si sposta - L'ultima missione - Gli esuli e la prima resistenza - La ricerca di un porto sicuro - L'ombra lunga degli inglesi - Redenti e antifascisti della prima ora – Ringraziamenti – Bibliografia - Indice dei nomi