Tempo libero, sport e fascismo |
a cura di Daniele Serapiglia BraDypUS, pagg.252, € 25,00
IL LIBRO – Questo volume prende spunto dal seminario "Tempo Libero, Sport e Fascismo", che si è svolto presso l'Università degli Studi di Siena tra il 16 e il 18 ottobre 2014. In quel contesto, studiosi, provenienti dalle Università di: Siena, Bologna, Coimbra, San Paolo del Brasile e Vigo, si sono interrogati sul valore del tempo libero e dello sport nell'ambito dei regimi di Mussolini, Salazar, Franco e Vargas, ponendo le basi per una teoria comune circa la funzione del loisir nel contesto dei fascismi. IL CURATORE – Daniele Serapiglia è ricercatore integrato dell'Instituto de História Contemporânea dell'Universidade Nova de Lisboa. Nel 2009 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, in regime di co-tutela con l'Universidade de Coimbra, presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna, dove è stato assegnista fino al maggio 2016. Autore di diversi saggi sull'Estado Novo portoghese, nel 2011 ha pubblicato una monografia dal titolo "La via portoghese al corporativismo". Negli ultimi anni si è dedicato alla storia sociale dello sport, pubblicando articoli, capitoli di libro e curando il volume "Tempo libero, sport e fascismo" edito nel 2016. È stato visiting scholar presso il Departamento de Motricidad, Rendimiento Humano y Gestión del Deporte dell'Universidad Europea de Madrid e presso l'International Centre for Sports History and Culture della De Montfort University of Leicester. È membro dell'European Committee for Sports History. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Alberto De Bernardi – Introduzione, di Daniele Serapiglia - Parte I. Sport e culto del corpo nell'ideologia fascista e nazista - Reflexöes sobre uma instituição do Estado Novo corporativo, di Luís Reis Torgal - Esporte e Lazer na Johannes Keller Schulle: A transmissão da ideologia nacional socialista alemã nos anos de 1930, di Priscila F. Perazzo e Mariana Lins Prado - Le olimpiadi di Berlino (1936), di Paolo Capuzzo - Parte II. Architettura di regime e spazi per lo sport - Salazar, o "grande árbitro": a inauguração do Estádio Nacional e a leitura portuguesa da construção do "Homem Novo", di Heloisa Paulo - Estádios como palco de celebração do poder. Os ideais autoritários na arquitetura dos estádios do Pacaembu (São Paulo), do Estádio Olimpico (Berlim) e do Foro Itálico (Roma), di Marcos Guterman - Controlo disciplinar e representação estética do corpo no Estado Novo (1933-1945), di Jorge Pais de Sousa - O desporto nas termas da Curia, di Nuno Rosmaninho - Parte III. Gli sport all'epoca dei fascismi - Sport di squadra, consenso e tempo libero in Italia durante il ventennio fascista: il caso della pallacanestro, di Saverio Battente - La palla al volo in epoca fascista, di Daniele Serapiglia - Discurso, fascismo e esporte: o Brasil e a Copa do mundo de 1938, di Maria das Graças Andrade Ataíde de Almeida - Un'impresa fascista tra sport e propaganda. La trasvolata atlantica Italia-Brasile (1930-1931), di Fabio Caffarena e Federico Croci - Sport e colonialismo in Mozambico durante l'Estado Novo, di Fernando Tavares Pimenta - Parte IV. Sport e propaganda - Periodismo no Estado Novo: os bastidores da revista «Inteligência, mensário de opinião mundial» (1935-1946) e revista «Viver! Mensário de Saude, Força e Beleza» (1938-1941), di Ana Luiza Martins - El intercambio propagandístico del fascismo ibérico: ocio, deporte, cine y turismo (1936-1940), di Alberto Pena-Rodríguez - «Stadium» e uma ideia de desporto no fascismo português, di Francisco Pinheiro – Abstract - Indice dei nomi |