La rivoluzione sotto assedio. Vol. 2 |
Francesco Dei
IL LIBRO – 1919. La guerra civile in pieno svolgimento si è trasformata in guerra totale. Il regime sovietico stretto sotto assedio dalle armate bianche e dagli interventisti stranieri sembra vacillare. Nelle città fame e freddo regnano incontrastati mentre i contadini delle campagne sono arruolati forzatamente dalle parti in lotta. Uno scontro titanico di cui le vittime sono come al solito i civili. Dalla tremenda contesa uscirà solo un vincitore e per gli sconfitti non ci sarà pace. Tuttavia il testo si impone di andare più lontano fino al XXI secolo per comprendere cosa sia rimasto oggi di quegli antagonisti che portarono la Russia sull'orlo della catastrofe. Il lavoro di Francesco Dei rappresenta uno dei primi studi in lingua italiana a ricostruire nel dettaglio le fasi salienti della Guerra civile russa, un evento epocale che cambiò per sempre le sorti geo-politiche d'Europa. Accompagnati da un'ampia sezione con mappe e ricostruzioni delle strategie militari, questi due volumi – frutto di anni di studi, ricerche e viaggi in Russia – sono uno strumento essenziale per inquadrare gli avvenimenti che ebbero luogo nel periodo successivo alla Rivoluzione d'Ottobre. DAL TESTO – "Krasnov, in preda alla disperazione, implorò Denikin affinché gli inviasse al più presto due o tre divisioni dell'Armata dei Volontari per rimpiazzare e sostenere le sue truppe ormai esauste, stanziate davanti a Caricyn. I ritardi, i contrattempi e le scuse addotte da quest'ultimo fecero pensare a Poljakov, il capo di Stato maggiore dell'Armata del Don, che tutto ciò fosse un disegno dettato da "un senso di rabbia e di vendetta personale" nei confronti di Krasnov e della sua cerchia, senza contare che la caduta politica dell'Atamano avrebbe aperto la strada ad un controllo pressoché totalizzante delle risorse cosacche da parte di Denikin. È opportuno riferire che il comandante del VSJUR non intendeva sbarazzarsi dell'Atamano ma modificarne l'attitudine, o piuttosto piegarla ai suoi obbiettivi. Così se Denikin si impegnò a inviare le sue divisioni, egli lo fece nella misura stessa degli interessi generali per il proseguo della campagna. A questo punto, il problema che si pose il Comandante del fronte meridionale era: in quale settore del fronte volgere gli sforzi principali? Le soluzioni erano due; mandare le sue truppe migliori sul fianco destro per rilanciare l'attacco su Caricyn e prendere contatto con l'Esercito russo di Kolčak (che si sapeva avrebbe mosso verso il Volga), o rinforzare il fianco sinistro (occidentale) sul bacino del Donec, per difendere quella regione strategica e ricca." L'AUTORE – Francesco Dei (Siena 1975), laureato in Scienze politiche, si è specializzato in Storia e cultura dell'Estremo Oriente e in Storia e cultura della Russia e dell'Europa slava. Appassionato di storia militare e collezionista di reperti, è autore di "Il sole e il ciliegio" (Hobby & Work, 2011), in cui ha affrontato il tema della riunificazione del Giappone nel XVI secolo. Per questo lavoro ha dedicato sei anni di studio, numerose ricerche e viaggi in Russia. INDICE DELL'OPERA - Capitolo IV. Il 1919 (4.1. I piani strategici per il nuovo anno - 4.2. Fronte ucraino: danza di morte in Ucraina (gennaio-aprile 1919) - 4.3. Fronte del Caucaso: la fine della lotta nel Kuban' (gennaio-marzo 1919) - 4.4. Fronte sud: la Vandea cosacca (gennaio-febbraio 1919) - 4.5. Fronte sud: battaglia per il Donbass (marzo-maggio) - 4.6. Fronte nord: la guerra del gelo - 4.7. Fronte occidentale: la guerra nei Paesi baltici e la nascita dell'Armata nord-occidentale (novembre 1918-agosto 1919) - 4.8. Fronte est: l'offensiva di Kolčak (inverno-primavera 1919) - 4.9. Fronte est: la contromanovra di Frunze (aprile-prima metà di giugno) - 4.10. Fronte est: i rossi varcano gli Urali (giugno-settembre 1919) - 4.11. Fronte est: l'ultima offensiva di Kolčak (settembre-novembre 1919) - 4.12. Fronte est: Kolčak, ultimo atto (dicembre 19'-febbraio '20) - 4.13. Fronte sud: primavera controrivoluzionaria (giugno) - 4.14. Fronte sud: obbiettivo Mosca! (luglio-settembre) - 4.15. Fronte sud: obiettivo Mosca! (fine settembre-metà ottobre) - 4.16. Fronte occidentale: l'Operazione spada bianca (settembre 1919-febbraio 1920) - 4.17. La campagna del principe Bermondt-Avalov e la diplomazia polacca (settembre 1919-novembre 1920) - 4.18. Fronte sud: tutto contro Denikin, battaglie a Orël e Voronež (seconda metà di ottobre 1919) - 4.19. Fronte sud: l'avanzata continua (novembre-dicembre 1919)) - Capitolo V. Il 1920 (5.1. La vittoria turbata - 5.2. Fronte sud: fiamme sul Don e la battaglia di Egorlyskaja (gennaio-marzo 1920) - 5.3. Il disastro di Novorossijsk e la fine di Denikin (marzo-aprile 1920) - 5.4. Vrangel' in Crimea: il Regno del Barone nero (aprile-luglio 1920) - 5.5. Il ritorno nel Kuban' e la fortezza Kachovka (agosto-settembre 1920) - 5.6. L'ultima offensiva di Vrangel': l'operazione Trans-dnepr (ottobre 1920) - 5.7. Assalto al vallo turco (fine ottobre-novembre 1920) - 5.8. Siberia orientale: il castello di carta) - Capitolo VI. La fine della guerra civile 1920-1923 (6.1. Soldati, banditi e carnefici - 6.2. L'ultima battaglia) – Conclusioni (7.1. I costi - 7.2. I vinti - 7.3. E il vincitore - 7.4. Russia oggi) - Appendice II. La lotta nel Turkestan (agosto-settembre 1920) – Carte - Appendice fotografica – Bibliografia - Ringraziamenti |