Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti Stampa E-mail

Marcello Veneziani

Imperdonabili
Cento ritratti di maestri sconvenienti


Marsilio Editori, pagg.509, € 20,00

 

veneziani imperdonabili  IL LIBRO – Che cosa accomuna Dante e Oriana Fallaci, Walter Benjamin e Yukio Mishima, Julius Evola e Umberto Eco? Ripensando alle voci che più lo hanno influenzato, Marcello Veneziani ha costruito un affascinante itinerario attraverso idee, opere e autori. Gran parte di questi può essere ricondotta a una particolare famiglia definita da Cristina Campo degli «Imperdonabili»: irregolari del pensiero che non si accontentarono del loro tempo, ma lo contraddissero, spesso creando nuove visuali o attingendo a tradizioni più antiche.
  Percorrendo ambiti diversi – dalla filosofia alla letteratura, fino al grande giornalismo –, si raccontano tratti salienti, aspetti intriganti, sguardi e vite di ciascuno di questi maestri. Dai giganti, come Machiavelli e Schopenhauer, alle intelligenze pericolose di Michelstaedter e Heidegger; dagli spiriti inquieti di Wilde e Chatwin a Pirandello e Arendt, sismografi di un'epoca; dalle penne di Kraus e Guareschi, che hanno lasciato il segno, alle presenze oniriche e alle assenze profetiche di Goncarov e Zambrano: un ideario coerente, ma non organico, in cui si riflette la sensibilità di un conservatore curioso, a tratti reazionario, che ama la tradizione e pratica la ribellione, in rivolta contro le dominazioni della contemporaneità. Un atlante di figure, scritture e pensieri.
  Cento ritratti disuguali per taglio, tenore e lunghezza, qualcuno non è poi un ritratto ma uno spicchio della loro vita e della loro opera; un tratto saliente, un aspetto intrigante, una chiave di lettura. Molti ritratti sono inediti, altri rielaborano scritti precedenti, sparsi in pagine culturali di giornali, qualcuno proviene da un libro del 1996, l'"Antinovecento". Gran parte di questi autori visse, scrisse e si contaminò nel Novecento. La sequenza dei ritratti parte in chiave cronologica, però cammin facendo s'intreccia a percorsi tematici o criteri di affinità. Mutano i registri narrativi trattando di autori così diversi. Il viaggio risponde a un itinerario della mente del curatore. Pur nelle differenze, compongono nel giudizio di chi li ha messi insieme un ideario coerente. Riflettono la sensibilità di un conservatore curioso, a tratti reazionario, che ama la Tradizione e pratica la ribellione, ama i maledetti in rivolta contro il proprio tempo e le sue dominazioni, e nel suo percorso spirituale insegue il sacro e il mito.

  DAL TESTO – "Ernst Jünger ha attraversato, senza conciliarli, gli opposti della nostra epoca: fu nazionalista e fautore dello Stato universale, guerriero, bellicista e fautore della pace, individualista sovrumanista e collettivista in senso operaio-militare, fu soldato prussiano e ribelle, aperto alle esperienze estreme della trincea e della droga, appassionato della Macchina e della Natura. E fu mito vivente per Hitler e i nazisti ma anche loro nemico, non solo letterario. Percorse la modernità, descritta come una forbice – a cui dedicò un saggio profetico - compresa tra le lame della Tecnica e della divinità. La Tecnica dominante e la divinità tornante in questo millennio che lui non riuscì a vedere, pur varcando la soglia dei cent'anni."

  L'AUTORE – Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, ha fondato e diretto varie riviste. Ha scritto per diverse testate, tra cui «il Giornale», «Il Messaggero», «la Repubblica», «La Stampa», «L'Espresso» e «Panorama». Attualmente è editorialista de «Il Tempo». Autore di numerosi volumi, con Marsilio ha pubblicato "Lettera agli italiani" (2015), che ha ispirato un format teatrale portato in tour in tutta Italia, e "Alla luce del mito" (2017).

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Fratelli Maggiori - Sulle spalle dei giganti (Dante. Visionario e fondatore - Petrarca. La solitudine come ascesi e rifugio - Machiavelli. I mali chiodi della politica - Vico. Una luce oltre la modernità - Leopardi. La verità è dolore ma si fa poesia - Schopenhauer. Il genio è un bambino malinconico - Hegel. Mago e padre putativo del Novecento - Dostoevskij. Bellezza e dolore - Nietzsche. Quel che è vivo e quel che è morto - Stirner. Preludio cinico dell'egoismo - Marx. Fallito a Est trionfa in Occidente) - Le idee che mossero il secolo (Spengler. Tra Faust e il Fato - Bergson. L'energia vitale va in guerra - Sorel. La rivoluzione sorge dal mito - Croce. Gran scrittore di filosofia e varia umanità - Gentile. L'Italia come pensiero in atto - Gramsci. Tra Lenin e Mussolini - Papini. Il furore di farsi dio - Prezzolini. L'antitaliano disincantato - D'Annunzio. La poesia si fa vita e politica - Marinetti. Un grande futuro alle spalle - Mounier. Il cristianesimo antiborghese - Ortega y Gasset. La vitalità è un gioco - Adorno. La chiacchiera sconfisse il pensiero) - Intelligenze pericolose (anche per se stesse) (Michelstaedter. Il mare in una tazza - Rensi. Sempre dalla parte del torto - Martinetti. La coerenza morale di un incoerente - Benjamin. L'angelo fuori posto - Heidegger. Tornare all'Inizio - Jünger. Sentinella sull'orlo del nulla - Schmitt. Il Machiavelli cattolico - Evola. La solitudine stellare del cinabro - Céline. Il genio indecente - Pound. Un poeta contro l'usura - Pasolini. Reazionario senza grazia - Debord. Ceneri di creativa distruzione - Mishima. Tra il Sole e l'Acciaio - Cioran. Nero, cupo e vellutato) - Spiriti inquieti, pensieri inquietanti (Wilde. Il capolavoro fu la sua vita - Yeats. Esoterismo, nazione e aristocrazia - Pessoa. Il poeta che abdicò alla vita - Unamuno. Il sogno è la realtà più profonda - Valéry. La luce mediterranea si fa pensiero e poesia - Chatwin. Un flusso d'animo viaggiante - Pascal. Dannunziano esoterico - Noventa. Poeta socialista, cattolico e nazionale - Pavese. Il mistero di vivere - Camus. Il pensiero in rivolta alla luce del sole - Sciascia. Un Voltaire al limone - Sgalambro. Necrologia del mondo e del pensiero) - Sismografi di un'epoca (Pareto. Le élite sono necessarie - Le Bon. Anche i popoli hanno un'anima - Rolland. L'Europa contro le guerre - Pirandello. Ha ragione la follia - Dumont. Non c'è società senza gerarchia - Jouvenel. La Tradizione come argine al potere - Eliade. Il sacro si traveste - Anders. Tra ciliegie, amore e filosofia - Arendt. La verità fa male - Quadrelli. La solitudine di un italiano nella tradizione - Volpe. Lo storico della Nazione - De Felice. Restituì il fascismo all'Italia - Solženicyn. Morto, risorto e rimosso - Hillman. Il risveglio degli dei) - Maestri veri e controversi (Florenskij. Scienziato, mistico e martire - Guénon. La luce dell'Altrove - Zolla. Gli occhiali magici - Tolkien. Per respirare altri regni - Gómez Dávila. In fuga dalla prigione del tempo - Sciacca. Il Marcuse cristiano - Spirito. La scienza trionferà su tutto - Gadamer. L'importanza dei pregiudizi - Bobbio. Il papa laico e dubbioso - Del Noce. La solitudine della tradizione - Eco. Ideologo e gramsciano - Scruton. Conservare è una virtù - De Benoist. Cinquant'anni di solitudine – Severino. Siamo eterni, a nostra insaputa) - Penne che lasciano il segno (Kraus. Il mondo capovolto dall'ironia - Chesterton. Il riso fa buon santo - Bergamin. Amico di Dio e del Diavolo - Campanile. Il teatrino dell'assurdo - Panfilo Gentile. Reazionario, liberale e giacobino - Guareschi. Maestro elementare di vita italiana - Flaiano. L'ironia ripara da tristezza e noia - Longanesi. Più vivo e inattuale che mai - Malaparte. Il Narciso degli estremi - Montanelli. L'eredità del priore - Ricci. Italiano di carattere - Garrone. Scriveva pensando ai posteri - Fallaci. Milite e cristiana ad honorem) - Presenze oniriche e assenze profetiche (Gončarov. E Oblomov visse da morto - Proust. La scoperta della memoria in pieno futuro - Eliot. L'americano che sognò l'Europa - Weil. La grazia esile di un pensiero forte - Thibon. Il pensiero piantato sulla terra - Zambrano. L'esilio è condizione dell'anima - Borges. La finzione di esistere - Emo. L'opera introversa di un gentiliano tragico - Campo. O dell'autore invisibile) - Post scriptum. La spoon river della sponda sbagliata - Indice dei nomi