Uno scrittore "amaro" nel paese "dolce" Stampa E-mail

a cura di Michail Talalay

Uno scrittore "amaro" nel paese "dolce"
Maksim Gor'kij fra Capri, Sorrento e Mosca


Editrice Oebalus, pagg.222, € 15,00

 

gorkij oebalus  IL LIBRO – Dopo l'esaltazione da parte della filologia sovietica e la riflessione negativa e polemica degli anni della perestrojka, l'immagine e l'opera di Maksim Gor'kij sono sempre più oggetto di una critica rivolta da più parti a riconoscerne gli aspetti vari e complessi. Questa raccolta di studi da un lato è un tentativo di rivitalizzare l'interesse del pubblico italiano per l'opera gorkiana e dall'altro è espressione di un approccio ampio alla figura dell'uomo, del politico, del letterato; vi confluiscono i contributi di affermati ed emergenti studiosi, italiani e russi, che ripercorrono la vicenda reale e ideale di Gor'kij fra Capri, Sorrento e Mosca, fra l'esperienza artistica e politica nel 'paese dolce' e la memoria della sua terra natale. Con testimonianze inedite di artisti, intellettuali, rivoluzionari dell'epoca, raro materiale iconografico e nuovi saggi di V. Strada, P. Cazzola, N. Primočkina, E. Matevosjan, S. Dëmkina, D. Richter, I. Revjakina, D. Proietti, V. Keidan, Ja. Leont'ev, M. Talalay.

  DAL TESTO – "Nel giorno dell'arrivo di Gor'kij tutti i quotidiani italiani pubblicarono sensazionali materiali sulle elezioni che si erano svolte alla vigilia. Apertamente scrissero della frode, della chiara falsificazione dei risultati delle votazioni, che avevano dato ai deputati del partito fascista di Mussolini la maggioranza dei seggi nel parlamento del paese. E già due mesi dopo tutta la stampa mondiale comunicava la notizia dell'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti.
  "In questo modo, Gor'kij, che aspirava a stabilirsi nella sua da tanto tempo nota e amata Italia, si trovò in un paese con un'atmosfera completamente differente.
  "Tuttavia, la vita a Sorrento, piena di difficoltà quotidiane e disordini politici, non spaventava Gor'kij. Egli sapeva orientarsi nella situazione politica. E inoltre conosceva abbastanza da vicino molti personaggi importanti del governo, noti politici, leggendari rivoluzionari. Il suo sguardo era educato alla valutazione di personalità di alto livello.
  "Fino all'autunno del 1925 Gor'kij vide Mussolini come un personaggio e come un politico. Nelle lettere lo giudicava molto ironicamente e beffardamente: «Mussolini non è un genio, no!» scrive alla prima moglie, E.P. Peškova a Mosca il 17 gennaio 1925. In questo periodo i principali pericoli per Gor'kij derivano dalla possibilità dell'insorgere di conflitti bellici locali con la partecipazione dell'Italia.
  "Tuttavia, a misura della sua 'immedesimazione' nel suolo italiano il rapporto di Gor'kij con Mussolini cambia, assumendo una caratteristica duplicità: il giudizio in pubblico sul duce è, di regola, positivo; mentre lo scrittore si concede la franchezza solo in alcune lettere non numerose (comprendendo che vengono controllate), ma anche nelle annotazioni artistiche e negli appunti personali."

  IL CURATORE – Michail Grigor'evič Talalay (Napoli), dopo i primi viaggi in Italia, negli anni '90, ha indirizzato i suoi interessi al tema dei rapporti culturali italo-russi e si è occupato di traduzioni letterarie, di giornalismo e di ricerche storiche inerenti. Ha pubblicato vari articoli e libri sulla presenza russa in Italia e ha organizzato diverse manifestazioni culturali in Italia, incluse mostre pittoriche e fotografiche, conferenze, convegni. Dal 1997 è ricercatore associato presso l'Istituto di Storia Mondiale dell'Accademia Russa delle Scienze (tesi di dottorato: "La storia delle comunità russe ortodosse in Italia nell'800").

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Dall'ombra del Vesuvio all'ombra di Stalin, di Vittorio Strada - A Capri, fra compatrioti, pescatori e scugnizzi, di Piero Cazzola - Il ritorno in Italia: l'utopia dei «Colloqui» fra le due Russie, di Natalija N. Primočkina - Il Magnifico e l'Amaro: Mussolini nello sguardo di Gor'kij, di Elena R. Matevosjan - Il ritorno a Mosca: reliquie italiane nella casa moscovita di Gor'kij, di Svetlana M. Dëmkina - Gor'kij e Rilke a Capri: un incontro fallito, di Dieter Richter - Gor'kij e un (futuro) Nobel, di Irina A. Revjakina - La tempesta condivisa: Gor'kij e Lucini, di Daniela Proietti - Semënov versus Gorkij?, di Vladimir I. Keidan - Ekaterina P. Peškova: prima moglie, prima attivista per i diritti umani, di Jaroslav V. Leont'ev - Antologia di immagini - La rivincita dei vinti: 'Capri russa' dopo Gor 'kij, di Michail G. Talalay – Testimonianze (Isaak I. Brodskij, Michail M. Ščeglov, Šušanik N. Manučarianc, Vasilij I. Šuchaev, Fëdor S. Bogorodskij, Nikolaj A. Benois, Vasilij N. Jakovlev, Valentina M. Chodasevič, Sergej T. Konenkov, Vjačeslav I. Ivanov, Vladimir V. Majakovskij, Anatolij V. Lunačarskij, Pavel D. Korin, Kornej I. Čukovskij, Boris D. Grigor'ev, Nikolaj N. Aseev, Nina N. Berberova, Mark B. Čarnyj, Jurij P. Annenkov, Vjačeslav M. Molotov) - Profilo degli autori e dei traduttori - Indice dei nomi