Raffaella Regoli
I padroni dell'OMS Emergenze, trattati pandemici, vaccini, green pass globale
Arianna Editrice, pagg.168, € 17,90
Il rapporto tra la salute globale, la gestione delle emergenze sanitarie e le dinamiche politiche internazionali ha una lunga e complessa storia. La sanità globale, con la sua organizzazione e i suoi trattati, ha visto un'evoluzione progressiva nel corso del Novecento, con l'istituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1948, in un contesto di ricostruzione post-bellica e di emergente cooperazione internazionale. Nel corso dei decenni, l'OMS ha assunto il ruolo di guida per la salute mondiale, cercando di affrontare e prevenire epidemie e pandemie, da quelle locali a quelle globali, come la crisi del vaiolo, l'HIV/AIDS, l'influenza aviaria e, infine, la pandemia di COVID-19.
Tuttavia, negli ultimi anni, l'OMS è diventata oggetto di forti critiche e dibattiti, specialmente in merito alla sua efficienza nella gestione delle crisi sanitarie globali, alla sua indipendenza dalle influenze politiche ed economiche e al suo ruolo nel promuovere politiche sanitarie che alcuni interpretano come imposte a livello globale. Questo tema ha guadagnato ulteriore rilevanza con l'emergere di trattati e regolamenti internazionali, come l'aggiornamento del Regolamento Sanitario Internazionale e il dibattito su un futuro Trattato pandemico, che suscitano preoccupazioni sulla sovranità nazionale e sulle libertà individuali. Le emergenze sanitarie, climatiche e politiche sono diventate strumenti attraverso i quali vengono proposte modifiche radicali nei modelli di governance globali e nelle politiche di salute pubblica.
Nel libro intitolato "I padroni dell'OMS", Raffaella Regoli esamina da un punto di vista critico e investigativo le dinamiche di potere che si celano dietro l'OMS e il sistema globale di gestione delle emergenze sanitarie. Regoli esplora come le crisi, vere o percepite, siano state utilizzate per giustificare politiche sanitarie imposte, da lockdown a vaccinazioni obbligatorie, passando per il controllo delle informazioni e l'introduzione di pass digitali sanitari, mettendo in luce l'influenza di potenti attori economici e politici.
Nelle pagine del testo, l'Autrice offre un'analisi penetrante delle forze che influenzano la politica sanitaria globale, con un particolare focus sull'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il volume si propone come un'inchiesta che vuole decostruire la narrazione ufficiale sulle pandemie e la gestione delle emergenze sanitarie, mettendo in discussione il ruolo degli attori principali coinvolti nella definizione delle politiche sanitarie mondiali.
Il titolo del libro, "I padroni dell'OMS", suggerisce fin da subito la tesi centrale: l'OMS, pur essendo una organizzazione che si presenta come il faro della salute globale, è in realtà sotto il controllo di potenti interessi economici e politici. Regoli traccia una linea netta tra l'apparenza di filantropia di alcune grandi fondazioni (come la Bill & Melinda Gates Foundation) e l'effettivo potere che esse esercitano sulla definizione delle politiche sanitarie mondiali. La sua tesi si basa sull'idea che questi "padroni" economici e politici, attraverso i finanziamenti all'OMS, influenzino direttamente le decisioni prese dall'organizzazione, creando una governance sanitaria che non rispecchia le necessità reali dei popoli, ma piuttosto gli interessi di un'élite economica globale.
La struttura del libro segue un percorso narrativo che si sviluppa attraverso vari capitoli, ognuno dei quali affronta un aspetto cruciale del controllo globale sulla salute. Regoli esplora temi come la modifica dei regolamenti sanitari internazionali, l'introduzione di trattati pandemici, la crescente censura mascherata da "lotta alla disinformazione" e l'imposizione di politiche restrittive come i lockdown e le vaccinazioni di massa. Ogni capitolo è arricchito da un'analisi critica delle politiche adottate e da interrogativi sulle implicazioni per la sovranità degli Stati e le libertà individuali.
Uno degli aspetti più significativi del libro è l'indagine sul cosiddetto "green pass globale", un argomento che ha sollevato un ampio dibattito durante la pandemia di COVID-19. Regoli affronta la questione dal punto di vista della sicurezza sanitaria, ma anche della privacy e della libertà individuale. La sua analisi suggerisce che l'introduzione di questi pass digitali potrebbe costituire un precedente per la creazione di un sistema di controllo globale sulla salute, dove i diritti dei singoli individui vengono subordinati a un modello di governance sanitaria imposta da attori internazionali e privati.
Inoltre, l'Autrice critica l'influenza di gruppi economici, in particolare le grandi fondazioni filantropiche, nella definizione delle politiche sanitarie globali. L'analisi del flusso di denaro che alimenta l'OMS e altre organizzazioni internazionali evidenzia come questi finanziamenti possano influenzare le scelte politiche e scientifiche, ponendo seri interrogativi sulla neutralità e sull'efficacia delle decisioni prese.
Un altro tema centrale del libro è la relazione tra la gestione delle crisi e il controllo delle informazioni. Regoli denuncia la crescente censura delle opinioni e delle voci dissidenti, che sono state etichettate come "disinformazione" durante la pandemia. La sua preoccupazione riguarda il modo in cui le piattaforme digitali e i governi hanno utilizzato la giustificazione della salute pubblica per sopprimere il dibattito scientifico e politico.
"I padroni dell'OMS" si presenta, dunque, come un'inchiesta coraggiosa e approfondita sui meccanismi di potere che regolano la salute globale. Sebbene la tesi dell'Autrice possa risultare controversa e sollevare preoccupazioni riguardo a possibili forze cospirative, l'opera offre un'importante riflessione sulle dinamiche politiche ed economiche che influiscono sulle decisioni sanitarie internazionali.
L'approccio di Regoli, che mescola la critica alle strutture di potere globali con un'analisi concreta delle politiche sanitarie adottate negli ultimi anni, stimola una riflessione fondamentale su come bilanciare la sicurezza sanitaria e le libertà individuali in un mondo globalizzato. Sebbene alcuni possano ritenere che le sue conclusioni siano troppo polarizzate, il libro è un contributo significativo al dibattito su come le crisi globali possano essere sfruttate per modificare in modo radicale le strutture politiche ed economiche esistenti, e su chi effettivamente beneficia da queste trasformazioni.
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