Julius Evola: "Il Popolo italiano" (1956-1957) Stampa E-mail

Julius Evola

Il Popolo italiano
(1956-1957)


I libri del Borghese, pagg.188, € 17,00

 

evola popoloitaliano  IL LIBRO – Gli anni Cinquanta sono stati essenziali nello sviluppo e nella definizione del sistema di pensiero di Julius Evola. In quel contesto storico il suo interventismo culturale risultò vitale per quanti nel nostro paese, non soltanto volevano rimanere "in piedi tra le rovine" del tragico e lacerante dopoguerra, ma si interrogavano criticamente sulle ragioni profonde che avevano provocato la fine del fascismo e "la morte della Patria". Non casualmente il filosofo, in quel decennio, dette alle stampe opere di grande spessore quali "Gli uomini e le rovine" e "Metafisica del sesso" e scrisse, pubblicandola solo all'inizio degli anni Sessanta, "Cavalcare la tigre".
Con il presente volume la Fondazione Evola mette a disposizione dei lettori gli articoli che il pensatore pubblicò sul quotidiano romano «Il Popolo italiano» tra il 1956 e il 1957, che consentono di contestualizzare appieno la sua azione intellettuale, in relazione alle opere sopra ricordate. L'organo di stampa ebbe vita breve. Sorto quando Almirante decise di spostarsi sulle posizioni della sinistra interna al Msi, con l'appoggio di Franz Turchi, fondatore del «Secolo d'Italia», la sua direzione fu presto assunta da Pino Rornualdi, leader della corrente di destra, che volle il filosofo quale collaboratore. Il contributo evoliano alla testata si è sviluppato secondo quattro snodi teorici fondamentali: 1) ricostruire con una serie di articoli gli anni dell'ultimo fascismo e della RSI, al fine di "fare i conti", una volta per tutte, con l'esperienza mussoliniana; 2) sviluppare un'analisi tematica dei principali fenomeni di costume di quegli anni: dalla sessualità al naturismo, dalla psicoanalisi all'affermazione del Quinto Stato; 3) proporre un'alternativa intellettuale ed etico-politica all'"Italietta" guelfa che si annunciava nelle politiche centriste; 4) costruire una storiografia d'area anti-illuminista.

  DAL TESTO – "[...] non bisogna nemmeno lasciarsi troppo andare nelle simpatie per il «risorgimento» dei popoli arabi. Usiamo a ragion veduta la parola «risorgimento». Si tratta, infatti, di moti di indipendenza nazionale analoghi a quelli del '48 europeo, e che di questi, svoltisi essenzialmente nel segno delle ideologie della Rivoluzione Francese, hanno gli stessi caratteri negativi.
  "Infatti chi vuol considerare la questione da un punto di vista non soltanto politico deve tener ben presente questo: che i popoli islamici oggi in tanto insorgono contro l'Europa e contro il colonialismo e vogliono rendersi assolutamente indipendenti, in quanto in larga misura vengono meno alle loro tradizioni, in quanto subiscono spiritualmente l'influenza occidentale e si europeizzano, ad altro non aspirando che a costituire dei fac-simili degli Stati «moderni» europei significa: Stati materializzati, dove l'economia, la produzione, i problemi «sociali», la centralizzazione livellatrice, la «volontà popolare» e simili sono i veri fattori determinati, e il resto è superstruttura.
  "Vedendo sotto questa luce le cose, è evidente che il movimento dei popoli arabi deve lasciarci abbastanza indifferenti: appunto perché vi manca quella dimensione spirituale che, sola, potrebbe attirare il nostro interesse, di là dai problemi di razza. Gli Arabi anelano a far parte del libero, illuminato mondo «moderno»: vi entrino, con buona pace dei colonialisti, e si troveranno nello stesso pantano degli Europei. Così nei loro riguardi non vi è che da far valere le considerazioni di opportunità puramente politica che, caso per caso, lo sviluppo della situazione internazionale nel Vicino Oriente consiglierà."

  IL CURATORE – Giovanni Sessa è nato a Milano nel 1957. Già docente di Storia delle Idee presso l'Università di Cassino, insegna storia e filosofia nei licei. È segretario della Scuola Romana di Filosofia Politica, collaboratore della Fondazione J. Evola e portavoce del movimento "Per una Nuova Oggettività". Suoi scritti, saggi e contributi sono apparsi su riviste, periodici e volumi collettanei. È autore di "Oltre la persuasione. Saggio su Carlo Michelstaedter" (Roma, 2008).

  INDICE DELL'OPERA – Nota - Fascismo, società dei consumi e alternativa etico-politica negli scritti evoliani del «Il Popolo italiano», di Giovanni Sessa - Julius Evola. Articoli da: «Il Popolo Italiano» - Natalis invicti. Simbologia di una tradizione (27 dicembre 1956) - L'ultimo Jünger. Il nodo gordiano (30 dicembre 1956) - L'audacia moderna (8 gennaio 1957) - Idee sulla "destra" (12 gennaio 1957) - Idee per la "destra". Rivoluzione dall'alto (17 gennaio 1957) - L'era del sesso (19 gennaio 1957) - Deviazioni psicanalitiche (Firmato F. Evola) (9 febbraio 1957) - Quinto Stato (17 febbraio 1957) - Nel mondo del lavoro. "Capi" e "Gregari" (27 febbraio 1957) - Ebbrezze sane e profane (5 marzo 1957) - Con Mussolini al quartier generale di Hitler-Skorzeny a Roma dopo il 25 luglio (14 marzo 1957) - Con Mussolini al quartier generale di Hitler. Una missione segreta a Berlino (16 marzo 1957) - Con Mussolini al quartier generale di Hitler. Nacque l'8 settembre il Fascismo Repubblicano (19 marzo 1957) - Con Mussolini al quartier generale di Hitler. Il 13 settembre del 1943 il Duce, liberato, telefona da Vienna (21 marzo 1957) - Con Mussolini al quartier generale di Hitler. Roma città aperta e il movimento della rinascita (24 marzo 1957) – Orientamenti. Civiltà e civilizzazione (6 aprile 1957) - Cavalcare la tigre (10 aprile 1957) - Naturismo e ideale animale (20 aprile 1957) - Pudore e puritanismo peggio che corruzione (4 maggio 1957) - I nostalgici. Il fascismo e l'idea di Stato (8 maggio 1957) - Discorso sui problemi di stile. Gerarchia e personalità (15 maggio 1957) - Musica "fisica" e jazz (18 maggio 1957) - Un nemico della donna (8 giugno 1957) - Spirito orientale e occidentale. Volontari della morte (19 giugno 1957) - Revisioni sull'opera di Nietzsche. Morale e superuomo (6 luglio 1957) - Negri americani (12 luglio 1957) - Giovani ieri e oggi (16 luglio 1957) - Per una cultura di destra. Nuova storia (28 luglio 1957) - Illusioni del tempo presente. Scienza ultima (2 agosto 1957) – Orientamenti. Moderno spiritualismo (9 agosto 1957) - Lo Stato "eterno" (20 agosto 1957) - Due diritti. Orientamenti di dottrina (25 agosto 1957) – Il tossico della radio (5 settembre 1957) - Religione e sesso (8 settembre 1957) - Fra mito e storia. Gog e Magog (12 settembre 1957) - Preistoria vivente. Roma e Sparta (20 settembre 1957) - Problemi di ieri e di oggi. Un'etica da combattenti (25 settembre 1957) - Pareri e discussioni. Sui negri e sul razzismo (9 ottobre 1957) - Miti e caratteri del mondo moderno. La "stupidità intelligente" (12 ottobre 1957) - Problemi della destra. Il doppio volto del nazionalismo (24-25 ottobre 1957) - Ricerche dietro le quinte della storia sconosciuta: Una storia segreta della Rivoluzione francese (7 novembre 1957) - Idee e problemi della destra. Stato organico (11-12 novembre 1957) - La marcia delle gonnelle è incominciata e gli uomini stanno a guardare. Evoluzione del costume e rivendicazioni femminili (2-3 dicembre 1957) - Tradizione e vassallaggio intellettuale. Difendersi dall'America (14 dicembre 1957) - Nota biobibliografica: Pino Romualdi, di Giacomo Rossi